I ricevitori radio sono praticamente scomparsi nei centri commerciali (anche in quelli specializzati in elettronica). Non interessano più al pubblico. A prescindere dalla piattaforma: FM, AM, DAB+, IP.
Non hanno più appeal.
La motivazione
Perché, è semplice: nelle case la radio si ascolta col pc, col tablet, con gli smart speaker, con la tv, con lo smartphone. Un ricevitore stand alone è ingombrante e ridondante. Totalmente inutile, quindi.
Nella migliore delle ipotesi ci sono ricevitori FM in 1/3 delle case
In Italia ormai solo in meno di 1/3 delle abitazioni c’è un ricevitore FM (il che, beninteso, non significa che sia utilizzato). Immaginarsi quanti siano quelli DAB+ o IP. Una percentuale insignificante.
Con la scomparsa dei ricevitori chiudono anche le piattaforme aggregatrici di flussi per radio Wi-Fi
E così, col tramonto definitivo ed irreversibile dei ricevitori radio, perdono di senso anche le grandi piattaforme di aggregazione nate per organizzare l’ascolto IP Wi-Fi. Aggregatori specifici, ovviamente.
Da non confondere con gli aggregatori multipiattaforma IP
Quelli IP generici, come TuneIn, Radio.net, FM World, MyTuner, ecc., non hanno alcun problema in quanto sono finalizzati all’ascolto multipiattaforma web (quindi per smartphone, carplay, smart speaker, smart tv, tablet, pc).
Shutdown per Reciva
E’ notizia di questi giorni che la nota piattaforma di aggregazione di Internet radio Reciva, che fornisce i sistemi di sintonizzazione per alcune radio Internet/Wi-Fi realizzate da produttori come C. Crane, Grace Digital e Tangent, chiuderà entro il 30/04/2021. Originariamente la chiusura doveva avvenire il 31/01/2021, ma tale termine era stato prorogato. Ora però la data è definitiva.
Laconico annuncio
Sul sito web radios.reciva.com viene visualizzato il seguente laconico messaggio: “Con effetto dal 30/04/2021 questo sito Web verrà disattivato”.
Ricevitori Wi-Fi da buttare
Con la chiusura dell’aggregatore Reciva le radio IP/Wi-Fi che si fondavano esclusivamente sullo stesso divengono totalmente inservibili (se non adatti a ricevere altre piattaforme diverse da IP), in quanto non è possibile sostituirlo.
Stesso problema con l’aggregatore delle radio Pure
Non è la prima volta che accade: anche con i ricevitori Pure era successo un problema analogo.
Le singoli posizioni dei produttori di internet radio: C. Crane
Il produttore C. Crane ha pubblicato un avviso sul proprio sito web. “Siamo stati una delle prime aziende a offrire radio su Internet senza pubblicità perché consentiva a chiunque di ascoltare gratuitamente le stazioni di tutto il mondo.
Senza software Reciva non c’è nulla da fare
Quindici anni fa, Ben [Terrell], il fondatore di Reciva, aveva un piccolo staff per creare il software e volontari in tutto il mondo per aiutare a gestire i flussi delle stazioni. Siamo spiacenti, ma il software di Reciva presto non funzionerà più”.
Supporto (oneroso)
Per supportare gli utenti di ricevitori radio Wi-Fi (fuori garanzia) con flussi inibiti, C. Crane offre una serie di offerte sostitutive. Inclusa una vendita a metà prezzo (US $ 60 più spese di spedizione, fino al 1 giugno).
Ricevitori Grace Digital
Anche Grace Digital sta aiutando i proprietari delle sue vecchie radio Wi-Fi (prodotte dal 2007 al 2017) basate su Reciva. “Se disponi di una radio Internet legacy, per aiutarti con la transizione, Grace Digital offrirà sconti speciali una tantum“, afferma la pagina di aggiornamento dell’azienda.
Ricevitori Tangent
Infine, Tangent ha pubblicato un elenco di radio Internet interessate dalla chiusura della piattaforma Reciva. “Come produttori di radio non abbiamo la possibilità di offrire un software alternativo poiché il modulo e il software sono realizzati da Reciva“, è il lapidario annuncio sul sito Tangent-Audio.com (M.L. per NL)