Una volta la stazione radio era una ed i ricevitori due: quello casalingo e l’autoradio. Oggi la multicanalità (il brand bouquet) è la logica conseguenza della indispensabile profilazione dell’utenza e l’eterogeneità dei ricevitori quella della multipiattaforma.
Radio evolution
Alla trasmissione radiofonica tradizionale oggi si sono aggiunti servizi come la visual radio e i bouquet di canali digitali verticali (appunto la cosiddetta multicanalità). Come impatta questa evoluzione sui sistemi di playout? Davide Tavolato di RCS Sound Software ci spiega le diverse casistiche di installazione di Zetta, un sistema di playout evoluto.
Multicanalità e multiutenza
(Newslinet) – Perché evoluto?
(Davide Tavolato) – Zetta ha la stessa struttura dati di GSelector, lo scheduler nativamente multi canale di RCS. Le modifiche alla library e ai palinsesti, siano esse fatte su GSelector o Zetta, si riflettono istantaneamente ovunque, consentendo un’esperienza davvero multiutente.Zetta è modulare e composto da più processi che lavorano separatamente, garantendo robustezza, ridondanza e la possibilità di distribuire la filiera di emissione su macchine fisiche o virtuali, su reti locali o in cloud, con la condivisione di risorse in tempo reale tra sedi anche remote.
Prima del lockdown questi prodotti erano considerati dimostrazioni accademiche
La linea 2GO trasferisce su cellulare, tablet o browser le funzioni disponibili in studio. Prima del lockdown questi prodotti venivano considerati alla stregua di una semplice “dimostrazione accademica” ma durante l’emergenza siamo stati inondati di richieste di attivazione dei software 2GO di RCS, che sono stati risolutivi per gestire la programmazione e realizzare le dirette da casa.
Terminali
(NL) – Una volta la radio aveva due terminali: il ricevitore casalingo, la radio FM/AM tradizionale e l’autoradio. Oggi l’ascolto si declina su una varietà elevata di dispositivi: il ricevitore stand-alone, l’autoradio (FM e DAB+), lo smart speaker, il tv (DTT, satellitare e smart), il pc, il tablet e, soprattutto, lo smarphone. Con logiche di fruizione differenti.
(D.T.) – Rispetto alla radio tradizionale, per i dispositivi di ascolto odierni serve un’esperienza utente arricchita, che Zetta supporta ad esempio con la gestione completa dei metadati di testo e immagini associati a ogni materiale trasmesso, con export configurabili. Serve anche un’apertura ai sistemi terzi, per questo Zetta offre un’ampia gamma di API per interazioni con l’esterno.
L’esperimento social di RDS Tv
La Social TV di RDS, ad esempio, si aggancia a Zetta per parte dei contenuti pubblicati in TV e per i trigger che consentono la sincronia della componente video al programma audio. Il team locale di RCS può sviluppare plugin di interfacciamento anche ad hoc: Radio Ticino, in Svizzera, ha realizzato la Visual Radio con i conduttori e i videoclip delle canzoni in primo piano, basando tutto sul database e sul motore di GSelector e Zetta.
Visual automation
(NL) – Ecco parliamo di visual radio…
(D.T.) – In tema di Visual Radio, RCS permette di gestire il playout dei file video, le grafiche, le coperture, le automazioni per le telecamere ecc., in simulcasting con il programma solo audio, grazie ad una soluzione completa sviluppata in collaborazione con Open Radio e Media Stream.
Ex post + ex novo
(NL) – Le piattaforme IP favoriscono, oltre alla multicanalità, lo sfruttamento ex post di contenuti, attraverso le soluzioni catch-up ed ex novo con i podcast…
(D.T.) – Certamente: l’on demand è una delle aree di sviluppo più promettenti per la Radio. Spesso le emittenti radio hanno materiali audio che possono essere valorizzati pubblicando online le registrazioni dei programmi trasmessi, i “catch-up”, come fa tra i nostri clienti Radio Popolare, o i podcast originali realizzati dalla redazione, o una via di mezzo. Zetta ha registratori automatici in grado di catturare in background segmenti di palinsesto eliminando giornali radio, break pubblicitari ecc.
Multitraccia
Ha anche un’altra funzione utile: un editor multitraccia che permette di assemblare porzioni di palinsesto già programmato ed altri elementi presi dell’archivio audio. Il risultato finale è la pubblicazione del podcast, con audio processato, in un feed RSS. È anche possibile automatizzare la creazione di questi “mixdown” di segmenti di palinsesto in base a data e ora, prima o dopo l’effettiva emissione in diretta. È il caso di Vibra FM del gruppo Klasseuno, o di Radio Marte a Napoli. (E.G. per NL)