Montefusco (RDS): Entercom diventa Audacy? La trasformazione da radio ad audio è un percorso naturale.
Noi da anni ci siamo trasformati in entertainment company. L’audio è il linguaggio “mobile” per eccellenza.
In RDS stiamo sempre più sviluppando un catalogo di contenuti audio e storie originali.
Il DTT era l’ultimo tassello per lo sviluppo della multipiattaforma.
L’abbiamo fatto quando abbiamo potuto sfruttare la tecnologia HBBTV.
Campagna “Dimentica la Radio” di Spotify?
Da anni sta cercando di porsi come antagonista del mezzo radio nell’arena dell’audio consumption.
L’ingresso di Sky nella radiofonia porta alla valorizzazione anche del digital audio.
In TER auspico laboratorio continuo anche con attori esterni per Open Innovation.
Automotive: il futuro è dell’Hybrid radio.
Dab strategico e sempre più integrato in mobilità con Fm e Ip.
IP: per Stellantis sarebbe controproducente non far fruire contenuto preferito a 34 mln di ascoltatori di 17 radio nazionali e 250 locali.
Con OTT come TuneIn accordo o azioni legali.
Sul nostro circuito di radio locali vogliamo favorire strategie di comunicazione glocal.
Massimiliano Montefusco: intervista esclusiva con NL
Abbiamo raccolto un’intervista esclusiva da Massimiliano Montefusco, General Manager RDS 100% Grandi Successi su tutti gli argomenti più attuali che riguardano il medium radiofonico.
Entercom diventa Audacy? La trasformazione da radio ad audio è un percorso naturale sia per affinità che per strategia. Noi da anni ci siamo trasformati in entertainment company
(Newslinet) – Il medium radiofonico sta vivendo una rapida trasformazione. Negli USA il secondo gruppo radiofonico, Entercom, ha deciso dopo oltre 50 anni di cambiare nome in Audacy. Il target è superare il concetto di (solo) radio a favore del più vasto di “audio”. Una tendenza che non coglie certo impreparata RDS, impegnata da anni nella digital transformation…
(Massimiliano Montefusco) – La trasformazione da radio ad “audio” è un percorso naturale sia per affinità che per strategia. I brand prendono sempre più spesso in considerazione l’adozione del linguaggio audio per la costruzione della propria content strategy.
Vocazione della radio allo storytelling audio
La fisiologica vocazione della radio allo storytelling audio la rende di fatto estremamente efficace per creare una forte connessione con i consumatori e questa è una competenza e un sapere da trasferire sempre più in progettualità ai partner commerciali.
Da anni abbiamo cambiato posizionamento da radio broadcast a Entertainment Company
Noi da anni abbiamo cambiato posizionamento da radio broadcast a Entertainment Company per rispondere sempre più ad esigenze di produzione audio e anche audiovisive.
Anche l’osservatorio branded content ha evidenziato come il consumo di contenuti audio sia in continuo e costante aumento, richiamando quindi l’interesse di molti così come la maggior disponibilità di dispositivi connessi alla rete, unita alla nascita di nuovi servizi audio-based e all’adozione di nuovi stili di vita da parte dei consumatori.
Audio è linguaggio “mobile” per eccellenza
L’audio è il linguaggio “mobile” per eccellenza, l’unico fruibile mentre si guida, si cammina per strada, si lavora o si fa jogging perché non richiede attenzione visiva esclusiva.
La fruizione di un branded podcast è una scelta voluta da parte degli utenti così come l’ascolto in app della radio, un “ascolto attivo” ed “esclusivo” è, inoltre, un ascolto che avviene prevalentemente in cuffia.
Radio è ineguagliabile intimità
Tutto questo stimola l’ascoltatore a usare la propria immaginazione, creando un’ineguagliabile intimità capace di connettere profondamente i contenuti e i valori distintivi del brand con la sua personale esperienza di vita, permettendo di sfruttare anche la cosiddetta “coda lunga”.
Questa coda lunga è generata sia dalle repliche di ascolto on demand di trasmissioni radiofoniche oppure grazie all’ascolto di storie originali.
In RDS stiamo sempre più sviluppando un catalogo di contenuti audio e storie originali
In RDS stiamo sempre più sviluppando un catalogo di contenuti audio e storie originali che possano svilupparsi verticalmente per genere ed essere amplificati grazie alla nostra piattaforma, oltre alla distribuzione ramificata sui diversi canali digitali.
Nella ricerca Ipsos di luglio scorso si evidenzia che in Italia circa 8,5 mio di italiani hanno ascoltato podcast nell’ultimo mese, sono consumatori attenti e ricettivi, sensibili a innovazione e premiumness. La fruizione per il 78% è tramite smartphone, il 15% tramite Smart speaker con concentrazione d’ascolto nella fasce pomeridiane e pre serali dalle 18.00 alle 22.00 con una durata media di quasi 30 minuti.
Ping pong tra diretta live e piattaforme on demand
Pertanto la sfida di RDS è creazione di un ecosistema di contenuti con un ping pong tra diretta live e piattaforme on demand per massimizzare la fruizione del contenuto e l’amplificazione dello stesso.
Il DTT era l’ultimo tassello per lo sviluppo della multipiattaforma. L’abbiamo fatto quando abbiamo potuto sfruttare la tecnologia HBBTV
(Newslinet) – Dopo molti anni di resistenza, avete deciso di sbarcare sul digitale televisivo terrestre con la vostra visual radio. Colpa del Covid (che ha limitato la mobilità) e dell’assenza di ricevitori dell’indoor? O un ripensamento più vasto?
(Massimiliano Montefusco) – Il nostro percorso di capacità distributiva è strettamente correlata al ROI e alla coerenza della strategia ed azione, in qualità di entertainment company, siamo sempre più concentrati allo sviluppo dei contenuti audio e audiovisivi.
DVB T2
Da anni eravamo già sulla piattaforma satellitare sia Sky che di tv sat, l’ultimo naturale tassello era anche la piattaforma del ddt, ma sfruttando la nuova tecnologia DVB T2, ovvero la possibilità di poter interagire con i pulsanti del telecomando (HBBTV, ndr) per dare sempre più servizi e protagonismo attivo agli utenti ed anche una nuova opportunità in chiave commerciale.
Stiamo assistendo ad una forte crescita del canale 265
Stiamo assistendo ad una forte crescita del canale 265 del dtt confermata anche da ricerche interne, pertanto siamo fiduciosi in una progressiva crescita di ascolto ed interazione.
Spotify da anni sta cercando di porsi come antagonista del mezzo radio nell’arena dell’audio consumption
(Newslinet) – Spotify ha lanciato una campagna per la piattaforma Studio AD per pianificazioni pubblicitarie locali low cost col copy “Dimenticate la radio”…
(Massimiliano Montefusco) – La piattaforma di streaming da anni sta cercando di porsi come antagonista del mezzo radio nell’arena dell’audio consumption, la radio ha però la capacità di creare una forte relazione su diverse comunità locali e anche a carattere nazionale.
Interazione
Immaginiamo ad esempio a quanto sia importante oggi la possibilità di partecipare in diretta e poter dialogare grazie a diversi strumenti quali gli sms, i whatsapp vocali, le call e video call on air così come il fatto di poter partecipare ai diversi concorsi radiofonici così come poter partecipare ad un evento ed incontrarsi con i propri talent in piena sicurezza e distanziamento o con i propri artisti preferiti. Queste sono tutte le caratteristiche del mezzo radio che poi si riflettono nella capacità progettuale e di offerta per i partner commerciali, peculiarità uniche. Per noi è sempre più un’offerta crossmediale su fm, dab, tv, social, sito, app e btl e integrazione tra virtuale e reale che completa l’offerta e l’efficacia.
Ingresso Sky nella radiofonia processo di digital transformation che porta a valorizzazione del digital audio
(Newslinet) – Sky entra nel settore radiofonico. La nostra chiave di lettura è che non sia interessata ad alterare gli equilibri, puntando piuttosto alle piattaforme audio in generale e rimanendo con una presenza limitata in ambito radiofonico…
(Massimiliano Montefusco) – Da quello che c’è stato come annuncio la loro digital transformation porta alla valorizzazione anche del digital audio, questo è anche evidenziato a livello organizzativo, esplicitato dalla responsabilità della raccolta pubblicitaria da parte della divisione digital, anche se penso che possa essere un primo step…
TER: auspico laboratorio continuo anche con attori esterni che possa sviluppare un sistema di Open Innovation
(Newslinet) – Parliamo di indagini di ascolto. Condividete le istanze di aggiornamento della metodologia di Roberto Sergio di RAI o ritenete valido il sistema attuale?
(Massimiliano Montefusco) – Il sistema di rilevazione TER è affidabile, 120.000 interviste annue sono uniche a livello di grandezza campionaria in Europa, sicuramente è perfettibile ma sta agli attori sviluppare un percorso di R&D conforme alle esigenze del mercato. Auspico un laboratorio continuo con anche attori esterni a TER che possa sviluppare un sistema di Open Innovation così come facciamo noi in RDS costantemente con il mondo delle Startup con gli acceleratori, così si avrà la possibilità di trovare nuove soluzioni ed essere tracciatori di nuovi percorsi.
A prescindere dal controllo della piattaforma, il futuro è dell’Hybrid radio
(Newslinet) – Il DAB è sulle auto, finalmente. Ma ormai si divide la fruizione con l’IP sulle connected car. La guerra è sul controllo del dashboard: i vostri concorrenti si dividono tra chi ritiene gli aggregatori indipendenti come TuneIn dei parassiti e la soluzione ideale i collettori captive (come PER) e quelli per cui l’importante è esserci comunque.
(Massimiliano Montefusco) – A prescindere dal controllo della piattaforma, il futuro è dell’Hybrid radio, ovvero dare una continuità di fruizione del contenuto a seconda del contesto, ovvero: luogo, device, tempo.
Trasmissione digitale Dab è strategica per ogni editore ed è sempre più integrata in mobilità nell’ibridazione anche con Fm e Ip
Poiché il Presidente di Dab Italia lo è anche di RDS, posso dire che la trasmissione digitale Dab è strategica per ogni editore e che oggi è sempre più integrata in mobilità nell’ibridazione anche con Fm e Ip. Il nostro approccio in RDS è quello essere in ogni interfaccia e piattaforma però avendo una regolamentazione.
Non escludo accordo con piattaforme come TuneIn, pena azioni legali
Non escludo che in futuro ci possa essere un accordo con le piattaforme OTT quali Tunein, pena la diffida e risarcimento dell’eventuale danno.
Accordo GEDI/Stellantis: per il gruppo automobilistico sarebbe controproducente non far fruire il contenuto preferito a 34 mln di ascoltatori di 17 radio nazionali e 250 locali
(Newslinet) – Accordo GEDI e Stellantis per le sole emittenti Elemedia sulle auto del gruppo automobilistico. Ognuno per sé, come al solito, tra i radiofonici?
(Massimiliano Montefusco) – Immagino che sia un accordo anche per un fine tuning di piattaforma e poi un’apertura anche agli altri editori. La radio, in qualità di produttori di contenuti si basa su 17 soggetti in ambito Nazionale e circa 250 soggetti in ambito locale (mi riferisco a coloro che sono iscritti all’indagine principale di TER). Per il gruppo stesso Stellantis sarebbe controproducente non poter far fruire, seppur nell’interfaccia, il contenuto preferito a 34 mio di ascoltatori giornalieri.
Sul nostro circuito di radio locali vogliamo favorire strategie di comunicazione glocal
(Newslinet) – Parliamo del circuito di radio locali commercializzato da RDS Adv…
(Massimiliano Montefusco) – Noi siamo partiti come editori locali, sappiamo che ci sono grandi e qualificati editori a livello territoriale, sono una ricchezza, pertanto il nostro obiettivo è quello di condividere la strategia di crescita e sviluppo grazie a contenuti premium sui loro canali e la valorizzazione in ambito advertising, dove sempre più partner commerciali necessitano di strategie di comunicazione glocal.
L’esperienza dei colori
Pensiamo ad esempio all’importanza in questi mesi di colori diversi dell’Italia di poter comunicare a livello areale per i servizi – prodotti differenziati in funzione degli esercizi commerciali. Questo sarà fondamentale anche in futuro, quando le promozioni potranno tornare con zone diverse. (E.G. per NL)