Suraci (RTL 102.5) su limite copertura radio locali: “È comprensibile che a non volere far crescere la Radio siano editori con interessi prevalenti in altri segmenti. Non lo è che il nanismo sia l’ideale dei radiofonici”.
Montrone (Radio Norba): “Siamo favorevoli al superamento di un assetto normativo ormai obsoleto ed anacronistico. Con lo sviluppo digitale, al quale assistiamo, il confinamento territoriale è già stato abbattuto”.
Ferrara (Number One): “Anche noi d’accordo su limite più ampio. Ciò darebbe nuovo ossigeno agli editori areali, oggi compressi in un ambito che non consente progettualità più ambiziose”.
Tutte le imprese vitali aspirano a crescere
“Tutte le imprese vitali aspirano a crescere. Chi va in direzione opposta ha solo trovato la rendita in una nicchia. È comprensibile che a non volere far crescere la Radio siano editori con interessi prevalenti in altri segmenti, temendone la forza nel raccogliere ascolti e pubblicità, non lo è che il nanismo sia l’ideale dei rediofonici“.
Chi si oppone all’ampliamento del limite di copertura?
Questo il commento di Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5 alla notizia data in anteprima oggi da NL dell’opposizione di una serie di radio locali alla proposta di estendere l’ambito diffusivo previsto dall’attuale formulazione del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici Digitali nell’ambito dell’audizione pubblica sul progetto di riordino in attuazione della direttiva UE 2018/1808.
Nel digitale non esistono confini
“Ma c’è un aspetto che supera ogni possibile obiezione: nel mondo del digitale non è che non esistano confini di copertura, locale o nazionale, proprio non esistono confini. Non sono neanche pensabili. Se li facciamo valere, arretrando anziché avanzando tecnologicamente, otterremo un solo risultato: condanneremo tutte le aziende italiane del settore a perdere in partenza la concorrenza nel mercato aperto, preparandoci a cedere mercato verso piattaforme che già abbondantemente approfittano dell’assenza di confini”, continua Suraci.
Enorme e velenoso errore
“È questo che si vuole? Se così è lo capiamo, ma da cittadini italiani e da imprenditori ci opponiamo e lo condanniamo. Se così non è, meglio, ma allora vuol dire che ci si deve in fretta accorgere dell’enorme e velenoso errore che ci si appresta a commettere tornando, in digitale, a far valere limiti e confini dell’analogico e del secolo scorso”, conclude il presidente di RTL 102.5.
Montrone: siamo assolutamente favorevoli
Sulla stessa linea Marco Montrone, editore della superstation Radio Norba: “Siamo assolutamente favorevoli alla proposta di modifica del TUSMAR relativamente all’ ampliamento dell’ambito diffusivo locale. Tale modifica, a parere nostro, rappresenterebbe un evidente adeguamento di un assetto normativo ormai obsoleto ed anacronistico e risulterebbe, altrettanto evidentemente, coerente con lo sviluppo riconosciuto a tutti gli altri settori delle comunicazioni elettroniche dove, con lo sviluppo digitale al quale assistiamo, il confinamento territoriale è già stato abbattuto.
I veri competitor sono gli OTT
L’intero comparto radiofonico, nazionale e locale, è oggi chiamato a fronteggiare nuovi competitor, i cosidetti Over The Top e questo inevitabilmente non può non passare anche da un tempestivo e ragionevole adeguamento regolamentare che restituirebbe indistintamente una valorizzazione complessiva degli asset di tutta l’emittenza locale, ovvero sia di quella che, pur nella propria dimensione locale, intendesse legittimamente proiettarsi a raccogliere le sfide di un mercato più globale, sia quella che, altrettanto legittimamente, intendesse invece continuare ad operare in ambiti territoriali più strettamente affini alla propria proposta editoriale.
Ampliamento deve essere una libera scelta
L’ampliamento dell’ambito diffusivo locale può e deve rappresentare la libera scelta di ciascuno e non essere inibito da un vincolo normativo come detto anacronistico”, conclude Montrone.
Number One: ossigeno per editori areali
“Il Gruppo Radio Lagouno, editore tra le altre testate di Radio Numberone, Radio Nostalgia e One Dance, è assolutamente favorevole all’allargamento del bacino di ascoltatori a 30 milioni di individui, in quanto ciò darebbe nuovo ossigeno agli editori areali, oggi compressi in un ambito che non consente progettualità più ambiziose per il progressivo depauperamento del mercato locale e lo schiacciamento del mercato pubblicitario nazionale sulle emittenti nazionali”. Così invece Pierangelo Ferrara, del cda del gruppo Radio Lagouno.
Con ampliamento limite maggiore possibilità di trading di frequenze eccedenti
“Tutto ciò senza nulla togliere alle radio locali che potrebbero continuare a svolgere la loro funzione sul territorio senza contraccolpi e nello stesso tempo offrirebbe agli editori locali che ne avessero interesse di collocare sul mercato eventuali frequenze eccedenti il loro progetto“. (E.G. per NL)