Dopo il martellamento mediatico di questi giorni innescato dallo scoop di NL sui rischi delle formulazioni delle novelle al TUSMAR (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici), il Ministero dello sviluppo economico scende in campo per rassicurare i radiofonici.
Ma intanto gli operatori vogliono giocare in prima persona. RTL 102.5: associazioni non più rappresentative.
Mise calma gli animi radiofonici: parliamone
Nessun colpo di testa: concerteremo regole e tempi per passaggio a DAB+. Nessuno switch-off dall’alto su FM. E per dimostrarlo, il dicastero convoca per il 9/9 una riunione. Questa volta facendolo sapere a tutti e non solo alle associazioni di categoria, in un cortocircuito informativo che ha creato forti e diffusi malumori, ripresi da NL ed oggi rilanciati da RTL 102,5 nel notiziario delle 19.00.
Gli argomenti caldi
Tra gli argomenti che andranno sul tavolo per la definizione delle nuove regole ci saranno la pianificazione delle frequenze per il DAB+, inchiodata per le questioni adriatiche e il coordinamento delle frequenze FM oggetto di situazioni interferenziali estere (sembra per fortuna accantonata l’ipotesi allarmante di quelle potenziali). Ma anche le soluzioni di switch-over analogico/digitale in luogo di preoccupanti switch-off ravvicinati.
Indennizzi
Regole, inoltre, dovranno essere previste in caso di dismissioni delle frequenze FM – sulle quali sono stati investiti dai privati centinaia di milioni di euro per surrogarsi alla mancata pianificazione da parte delle istituzioni (sebbene una legge del 1990 lo stabilisse) – attraverso soluzioni di indennizzo per gli operatori, come avvenuto per le tv.
Attacco alla Radio
“Oggi il Consiglio dei ministri ha affrontato anche una questione spinosa, quella del possibile spegnimento di tutte le frequenze radiofoniche FM a favore del DAB. Che rappresenterebbe un vero e proprio attacco alla Radio commerciale ed indipendente e che ne decreterebbe la morte. Una questione che riguarda milioni di persone e che il governo non deve sottovalutare. L’esecutivo ha convocato le radio per il 9 settembre al Mise”, spiega on air il player RTL 102.5 in prima fila in questi giorni a denunciare il dossier TUSMAR.
Le regole le scrivano gli operatori non fantomatiche associazioni non più rappresentative
Ci auguriamo che le istanze del nostro settore possano essere prese seriamente in considerazione e che le regole del sistema radiofonico possano essere riscritte dagli operatori che nella radio hanno investito e che mirano a crescere e non da associazioni non più rappresentative”, ha concluso RTL 102.5. (M.L. per NL)
foto antenne di Floriano Fornasiero