L’amico Teo Gildone sostiene (da sempre) che le prime trasmissioni radiofoniche private in FM nell’area milanese siano state effettuate da lui, attraverso i test della sua Radio Palmanova Milano (88,1, al tempo) sul finire del 1974 (l’emittente cessò la lunga attività nel 1998, cedendo gli impianti a RAI). E non vi è nessun motivo per contestargli tale primato meneghino, così come ormai è assodato che le prime trasmissioni in assoluto in Lombardia siano state quelle di Radio Valle Camonica. Tuttavia, è noto che per gli storici del medium radiofonico l’inizio dei programmi regolari delle radio libere a Milano viene fissato al 10 marzo 1975, quando i fratteli Angelo e (Cate)Rino Borra insieme ai fratelli (e cognati) Nino e Piero Cozzi, fondarono Radio Milano International, la mitica One O One nel cuore di tutti i radiofonici romantici. La frequenza d’esercizio era 100,880 MHz, cioè quella del trasmettitore americano montato sui veicoli corrazzati della seconda guerra mondiale, venduto, come quasi tutti quelli della prima ora, come residuato bellico a Livorno (questo spiega perché la gran parte delle prime emittenti locali operava su tale frequenza…). Inutile qui attaccare il solito bottone sul percorso storico del primo quinquennio della “prima” (cfr. sopra) radio privata italiana: dall’incredibile iniziale successo, che fece scuola in tutta Italia, al fallimento del 1980, causato dalla cattiva gestione (cui, pare, concorse la costosa iniziativa “Tele Milano International”). No, preferiamo, questa volta, ricordare l’ultimo periodo della vecchia gestione: prima che gli infausti eventi giudiziari che interessarono i fratelli Borra conducessero al sequestro giudiziario e, successivamente, alla vendita giudiziale alla Mondadori, attuale editore di riferimento di R 101 con Monradio. Qualcuno ricorderà (perché poi venne reso noto) che dal 2002 l’editore di Radio 101 stava valutando (nel massimo riserbo) il ritorno in FM del mitico marchio Radio Milano International, con un progetto locale metropolitano su una frequenza ridondante del gruppo. A curare i preparativi per il remake di R.M.I. era stato chiamato Gianluca Costella, noto consulente artistico che aveva sottoposto ad Angelo Borra una playlist di brani musicali altamente selezionati (in linea con il primo format), intervallati dai jingles originali rimasterizzati, come base per il lancio del nuovo prodotto (previsto per il novembre/dicembre 2003). In sostanza, si trattava della riproposizione in chiave “nuovo millennio” della stessa emittente del 1975, mirata proprio a quei ventenni che si avvicinavano ai cinquanta (molto appetibili, a livello commerciale, su una piazza come quella milanese). Si era veramente ad un passo dal lancio (settembre 2003), quando, come dicevamo, gli eventi precipitarono e, ovviamente, il progetto si arenò. Qualcuno dice che sia stato meglio così: i remake (come spesso accade) rovinano il ricordo dell’originale, che è, e rimarrà, sempre irriproducibile. Sarà; ma il successo che ebbe il sito www.fm101.it (chiuso l’anno scorso nel periodo di massimo riscontro, pare per dissapori tra i curatori), dedicato a R.M.I. e a quanto ad essa girava intorno, fa dubitare di ciò… Ad ogni modo, seppur sia difficile rinvenire il DNA di R.M.I. nell’attuale R 101, la possiamo considerare tuttora in vita. Sicché, auguri sinceri a Radio Milano International e a tutti coloro che parteciparono e concorsero a quella straordinaria avventura.