Radio Meeting, Jan Müller: “Le auto sono poi un campo di battaglia interessante, in quanto i produttori vogliono controllare l’intero sistema di intrattenimento. L’industria radiofonica deve adattarsi rapidamente: con la perdita del suo ambiente esclusivo, la radio dovrà rivedere i suoi modelli di business, specialmente in termini di pubblicità.
I prezzi pubblicitari dovranno basarsi sulla portata effettiva piuttosto che sul tempo di trasmissione. Inoltre, la competizione online richiede che le stazioni radio sviluppino contenuti On Demand e modelli di monetizzazione diversificati”.
Piero Rigolone: “L’era della radio, intesa come monolite granitico, è finita. L’attività si è talmente allargata e ramificata oltre il broadcast in FM, organizzata in modo diverso secondo le caratteristiche specifiche di ciascuna emittente, che non esiste più la soluzione universale, né sul piano editoriale e commerciale, né per il software e l’hardware a supporto”.
Sintesi
Come già evidenziato nel primo articolo della serie di tre dedicati agli argomenti discussi al Radio Meeting del 22 maggio scorso a Milano, che ha messo a confronto oltre 20 tra editori, manager o i loro delegati, la radio sta perdendo il suo dispositivo esclusivo di ricezione. E ciò accade in forma più o meno rilevante in tutte le nazioni europee (ma anche negli Stati Uniti).
Processi di trasformazione
Le più importanti trasformazioni in corso riguardano le modalità di fruizione dei contenuti da parte del pubblico, il modello di business collegato e la tecnologia a supporto.
Distribuzione
Jan Müller, CEO di Brands Are Live AG di Zurigo, che ha realizzato la piattaforma Audio.One offrendo mobile app e web app in modalità SaaS (software as a service), ha ripreso al Radio Meeting i concetti dello studio svizzero VSP Perspektiven 2035+.
La nuova demografia dell’audio
«Nella fascia d’età 35-54 anni, l’uso della radio o dell’audio online è aumentato dal 22% al 40% nel decennio 2012 – 2022, con dispositivi connessi a Internet che offrono una varietà di contenuti oltre alla radio lineare – ha spiegato il manager di Brand Are Live -.
I produttori delle auto vogliono controllare il car entertainment
Le auto sono poi un campo di battaglia interessante, in quanto i produttori vogliono controllare l’intero sistema di intrattenimento.
Modelli di business
L’industria radiofonica deve adattarsi rapidamente. Con la perdita del suo ambiente esclusivo, la radio dovrà rivedere i suoi modelli di business.
ADV
Specialmente in termini di pubblicità.
Effettività del listino
I prezzi pubblicitari dovranno basarsi sulla portata effettiva piuttosto che sul tempo di trasmissione.
Monetizzazione
Inoltre, la competizione online richiede che le stazioni radio sviluppino contenuti on demand e modelli di monetizzazione diversificati.
Gli strumenti
Per questo servono strumenti per automatizzare i processi, come la pubblicazione dei catch-up radiofonici, o gli AdServer per gestire le campagne digital audio targettizzando e rendicontando milioni di impression, a differenza del singolo passaggio di spot in broadcast, pagato a forfait.
Nuovo modello di business
Si tratta a tutti gli effetti di un nuovo modello di business, che deve crescere a fianco di quello tradizionale, e che comprende una varietà di altri servizi oltre la pubblicità audio, fra cui la produzione di contenuti su commissione».
Oltre al digital audio
Jan Müller ha sottolineato come «Oltre alla pubblicità digitale tradizionale come banner e spot video, i clienti delle nostre app utilizzano funzioni come quelle per inserire in modo dinamico il logo dello sponsor sulle icone dei podcast.
Offerte promozionali ed eventi
Ma anche ottenere coupon per offerte promozionali o ingressi a eventi; attivare contest, sincroni o asincroni rispetto alla trasmissione in corso; gestire contenuti premium su abbonamento, che sono già realtà in alcune parti del mondo e per cui possiamo integrare sistemi terzi di acquisto e pagamento.
Engagement
Per implementare questi modelli è necessario raccogliere dati sugli utenti, offrendo in cambio benefici tangibili come contenuti esclusivi o esperienze interattive, ad esempio le “stanze” dove gli ascoltatori interagiscono con gli ospiti famosi della radio, al di fuori del programma via etere.
Stratagemmi
Ma anche per i formati pubblicitari digitali tradizionali vanno considerati degli stratagemmi: va incentivata l’interazione.
Banner interstitial o minispot
Ad esempio, i contenuti brevi da sfogliare, siano essi immagini statiche o reel con immagini riprese in radio o audio snacks, offrono molte opportunità di inserire banner interstitial o minispot».
Evoluzione in digitale condizione necessaria
Piero Rigolone, consulente radio e digital audio e ideatore del Radio Meeting, si è così espresso sul tema: «Dal punto di vista dell’editore è ormai condizione necessaria l’evoluzione in digitale, per incrementare o almeno salvaguardare sul lungo termine le proprie entrate economiche e allo stesso tempo mantenerne efficienza.
Soluzioni aperte e standardizzate
Gli stessi catch-up di rubriche o interi programmi radiofonici, che chiamiamo Radio On Demand e su cui OpenRadio.eu e Audio.One sono perfettamente integrati, sono occasioni per erogare minispot in pre-roll e post-roll.
Pre-post-mid roll
Va precisato che li inseriamo server-side, quindi l’editore può valorizzarli non solo sulle sue proprietà, come la mobile app, la web app o il sito web tradizionale, ma anche su tutte le altre piattaforme di ascolto, e questo vale anche per gli stream e i loro mid-roll.
Touchpoint
La connessione con tutti i touchpoint deve essere agevolata dall’uso di soluzioni standard, come i feed RSS, le API pubbliche ben documentate e la compatibilità VAST in campo advertising.
Radio come ecosistema
L’era della radio intesa come monolite granitico è finita. L’attività si è talmente allargata e ramificata oltre il broadcast in FM, organizzata in modo diverso secondo le caratteristiche specifiche di ciascuna emittente, che non esiste più la soluzione universale, né sul piano editoriale e commerciale, né per il software e l’hardware a supporto.
Audio al centro
Mantenendo al centro l’Audio, le relazioni tra umani e il dialogo in tempo reale, che sono caratteristiche indissolubili dal concetto di Radio, penso che l’uso integrato di più sistemi, ma anche l’adozione di standard e metriche del comparto digital, siano prerogative necessarie per l’estensione online della radio.
Dialogo di base
Alla base servono un dialogo aperto fra professionisti ed aziende, anche concorrenti, e tanto pragmatismo», ha concluso Piero Rigolone. (M.R. per NL)