Mediaset continua l’organizzazione del proprio polo radiofonico (Radio Mediaset), cui fanno riferimento a livello proprietario le radio di Finelco Radio 105 e Virgin (RMC è rimasta ad Alberto Hazan, che però ha affidato la gestione commerciale al Biscione), che si aggiungono alla già controllata R 101 ed al relay nazionale della portoghese Radio Orbital (ex Voice of America attraverso la società GBR spa).
Gli ultimi movimenti riguardano l’affidamento della direzione generale della Divisione Radio della concessionaria Mediamond (50% tra Mediaset e Mondadori, con a.d. Paolo Salvaderi) a Cesare Sordi, che dovrà massimizzare la raccolta del polo radio della famiglia Berlusconi, che commercializza, oltre alle radio di proprietà, anche Radio Italia, Radio Kiss Kiss, Radio Subasio e Radio Norba, anche se le prime due dovranno essere abbandonate rispettivamente a fine 2016 e fine 2017 per vincoli Antitrust. Ed è proprio sui 30 mln di raccolta di Radio Italia che si discute di più in termini di successione: esclusa l’ipotesi di una concessionaria captive (troppo lunghi i tempi di start-up, complessa la gestione e impossibile la commercializzazione in pacchetto strategico con altri mezzi), posta in secondo piano quella di Manzoni (gruppo L’Espresso, editore di DeeJay, Capital e m2o), tramontata quella di Urbano Cairo (ormai troppo preso col gravoso impegno di RCS) rimane in pista quella di Discovery Media. “Non abbiamo ancora deciso nulla: stiamo valutando tutte le ipotesi; abbiamo ancora tempo fino al 31/12", ha commentato l’editore di RISMI Mario Volanti. L’ingresso degli americani di Discovery Media nel mercato radiofonico italiano, peraltro, con ogni probabilità, non avverrebbe solo in relazione a RISMI, sicché sono in molti a ritenere che tale eventualità segnerebbe la nascita di un ulteriore polo di raccolta nel quale potrebbero confluire altri player indipendenti o collaborare reti nazionali dotate di concessionaria captive monoemittente in difficoltà davanti alla potenza di fuoco di Mediaset. Infine, pare che gli organi di controllo della P.A. stiano verificando, su sollecitazione di alcuni operatori, la legittimità di alcune importanti operazioni attuate recentemente nel comparto radiofonico. (M.L. per NL)