E’ stato perfezionato il 30/09 il closing dell’accordo con cui Mediaset S.p.A. (tramite la propria controllata R.T.I. S.p.A.) ha acquisito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. l’80% del capitale di Monradio S.r.l., a cui fa capo l’emittente radiofonica R101, per un corrispettivo di 36,8 milioni di euro.
L’operazione, che si integra a quella conclusa con il gruppo Finelco (editore di Radio 105, RMC e Virgin Radio), conferma il forte interesse per il Biscione al mercato radiofonico italiano. E proprio a riguardo, al centro dell’attenzione vi è la gestione commerciale del nuovo superpolo radiofonico. In particolare, ci si chiede se sarà 99 Pubblicità (la concessionaria captive di Finelco) a gestire il business radiofonico di Mediaset, ovvero una specifica nuova divisione di Publitalia, anche se le ottime performance commerciali dell’aggressiva concessionaria di Largo Donegani confrontate con i nient’affatto brillanti risultati dell’Area Radio di Mediamond la concessionaria di Mondadori, nella galassia del Biscione (ricavi nel 2014 per complessivi 11,7 mln, con un mol di -4,4 mln rispetto ai -4,3 del 2013), potrebbero far propendere per una gestione da parte degli uomini di Hazan. Comunque sia (cioè che sia 99 Pubblicità il successore di Mediamond negli affari radiofonici ovvero che Mediamond sia collettore della raccolta della concessionaria di Finelco, o, ancora, che entrambi i soggetti operino sul mercato con opportuni paletti anticoncorrenziali), il gruppo (nel senso ampio del termine) gestirà un business di oltre 100 mln di euro su un mercato che ne vale 360. Si tratta di una cifra rilevante, anche se poco significativa sul complesso del volume d’affari di Mediaset (che nel 2014 ha registrato ricavi netti per 3.414,4 mln), ma che assicura il presidio in un comparto con margini di crescita ben più importanti di quelli televisivi (sia nella free che nella pay tv) e soprattutto con implicazioni strategiche significative in relazione al consolidamento dell’audience, considerato che, comprensivo dei dati di R 101, il neogruppo totalizzerà 10 mln di utenti (o 20 in una diversa prospettiva, come diremo innanzi). D’altra parte, il volume pubblicitario radiofonico complessivo rappresenta solo il 5-6% del monte investimenti totali attesi per quest’anno, pari a 6 miliardi di euro ed ha territori di colonizzazione inesplorati (soprattutto su imprese – in particolare online – che non possono ancora accedere ai grandi volumi d’investimento ma hanno fame di pubblicità). E, secondo il quotidiano MF, questo sarebbe il vero e forse unico interesse del Biscione, che ha gia’ in mano quasi il 60% della spesa destinata dalle aziende all’advertising televisivo, che equivale al 33% dell’intero mercato. Nel frattempo, si è avuta maggior chiarezza sui profili tecnici del deal: Mediaset ha acquisito per 19 mln di euro il 19% delle azioni con diritto di voto, oltre al 50% senza diritti di voto, della neocostituita holding Rb1, partecipata al 31% dalla famiglia Hazan (nella foto Alberto Hazan). La Rb1, a sua volta, partecipa il vettore portoghese Unibas, che controlla il 73% del capitale di Finelco (cui fanno capo le s.r.l. Radio Studio 105, RMC Italia e Virgin Radio Italy), mentre il 19,8% è di nuovo nell’orbita degli Hazan. Tornando ai riflessi commerciali dell’operazione, non è ancora chiaro il destino dell’Area Radio di Mediamond quanto a concessionaria di terzi: tenuto conto che essa è esclusivista di Radio Italia – che realizza 4.527.000 ascolti (giorno medio, fonte ultima indagine Radio Monitor by Eurisko) -, Kiss Kiss – 1.835.000 teste -, Radio Subasio – 1.508.000 utenti – e Radio Norba – 670.000 ascoltatori – (queste ultime due superstation del centro-sud di peso), significa discutere della collocazione degli spazi pubblicitari di mezzi che valgono 8.270.000, che se sommati ai 10 mln (9.646.000) di Radio 105 (4.585.000), RMC (1.162.000), Virgin (2.331.000) e R 101 (1.568.000), danno quasi 20.000.000 di utenti, su un universo complessivo di 34.927.000 utenti che ascoltano giornalmente la radio in Italia. (M.L. per NL)