La ricerca Westwood One 2021 Audioscape ha fotografato un trend ormai evidente in tutto il mondo e su cui abbiamo più volte posto l’accento: l’aumento dell’età media dell’ascoltatore radiofonico. Che negli USA ha raggiunto i 48 anni: meno dei 54 del telespettatore, ma anche di 14 anni superiore alla età del fruitore di podcast. La Radio è quindi sempre più un medium da adulti. Poco male, anzi.
Età e spesa
Secondo recenti studi di Confindustria, in Italia, gli over 65 si caratterizzano per un consumo pro-capite medio annuo più elevato, 15,7mila euro (contro i 12,5 per gli under 35).
Tale fascia ha un reddito medio più alto, 20mila euro (a fronte di 16mila degli under 35); una maggiore ricchezza reale pro-capite, 232mila euro (vs 110mila); una solidità finanziaria superiore, con un over 65 su 10 indebitato (a fronte di quasi 1 su 3 tra gli under 40).
65enni vs 35enni 2:1
E ancora, gli over 65 hanno un’incidenza della povertà inferiore della metà rispetto agli under 35 (13% vs 30%); una resilienza al ciclo economico in quanto il reddito medio annuo degli over 65, tra le diverse fasce d’età, è l’unico ad avere superato i livelli pre-crisi.
Valenza del podcasting
Tuttavia, se il target adulto è commercialmente interessante per una maggiore capacità di spesa, non va trascurata la valenza dell’utenza dei podcast, soprattutto se integrata nell’offerta commerciale radiofonica.
Chi sono gli ascoltatori di podcast?
Secondo la citata rilevazione Westwood One 2021 Audioscape, il pubblico del podcast è giovane (ma non giovanissimo), impiegato, istruito e di alto livello. A 34 anni, l’età media del pubblico dei podcast è di 14 anni più giovane del pubblico della radio via etere e molto più giovane del pubblico delle reti televisive.
Target
Il profilo del pubblico del podcast, secondo Westwood, “è eccezionalmente attraente. Gli ascoltatori di podcast sono di alto livello e istruiti. Il 53% delle persone 18+ che hanno ascoltato un podcast audio negli ultimi 30 giorni è impiegato in un’occupazione da colletto bianco. Il 39% detiene posizioni dirigenziali e il 55% ha un reddito familiare di oltre $ 75.000, rendendo questo gruppo un pubblico che gli inserzionisti vogliono raggiungere”.
Non Broadcasting vs Podcasting, ma Radio + Podcast
Insomma, semmai ce ne fosse bisogno, si tratta dell’ennesima conferma della fortissima sinergia editoriale e commerciale esistente tra Broadcasting e Podcasting. Una integrazione su cui gli editori radiofonici italiani hanno però, almeno finora, mostrato poca consapevolezza. (E.L. per NL)