“Il decreto Crescita all’esame della Commissioni Bilancio e Finanze della Camera rappresenta un’occasione irripetibile per evitare l’interruzione del servizio. Un’occasione irripetibile per impedire lo spegnimento di Radio Radicale“.
Così l’appello lanciato dall’emittente mentre a Montecitorio di discutono gli emendamenti che confluiranno nel testo finale del DL Crescita atteso in aula nei prossimi giorni.
“Le prossime ore sono determinanti per la vita del servizio di trasmissione delle sedute del Parlamento svolto da 43 anni. L’approvazione della mozione al Senato con l’impegno da parte della maggioranza di presentare nelle prossime settimane un disegno di legge per demandare ad una bando di gara l’assegnazione del servizio per i prossimi anni è da salutare con favore, noi lo chiediamo dal 1998.
Deve essere chiaro a tutti, però, che senza un intervento urgente da parte del governo e della maggioranza non sarà possibile nel frattempo scongiurare l’interruzione del servizio di interesse generale svolto da Radio Radicale, interruzione che l’Autorità delle Comunicazioni ha paventato nella segnalazione urgente inviata all’esecutivo oltre un mese fa”, continua la nota dell’emittente.
L’appello di Radio Radicale è supportato dalla Federazione nazionale della Stampa italiana (FNSI) che condivide l’appello di Radio Radicale e chiede che gli emendamenti al Decreto Crescita relativi al salvataggio dell’emittente e alla moratoria ai tagli del fondo per l’editoria siano inseriti nel dl Crescita, “così che finalmente tutti gli attestati di solidarietà, arrivati anche non pochi esponenti della maggioranza, possano trasformarsi in atti concreti e voti, impedendo un ulteriore colpo alle voci della diversità e delle differenze e dando ascolto alle parole del presidente Mattarella, che più volte ha richiamato il valore dell’articolo 21 della Costituzione come presidio di democrazia”.
La FNSI sarà presente oggi, alle 16, alla conferenza stampa convocata nella sala stampa della Camera dei Deputati subito dopo la consegna delle oltre 167mila firme raccolte tramite la piattaforma change.org per chiedere di non spegnere Radio Radicale. (E.G. per NL)