Lorenzo Suraci, presidente ed editore di RTL 102,5, di RadioFreccia e di Radio Zeta, commenta a ruota libera su NL le performance multipiattaforma dell’ammiraglia del suo gruppo editoriale, le nuove strategie pubblicitarie multidevice recentemente promosse, l’avvio dell’aggregatore Radio Player Italia, i rapporti (o meglio l’assenza di rapporti) con TuneIn e – soprattutto – anticipa, in esclusiva, una novità assoluta.
(Newslinet) – Dunque Suraci, i volumi 2018 dell’indagine TER assegnano l’ennesimo primato a RTL. E’ l’emittente più performante sulla multipiattaforma: crescete dappertutto sul digitale ed in particolare attraverso l’ascolto in tv…
(Lorenzo Suraci) – RTL 102.5 cresce dappertutto ed è una radio che, grazie a un incessante lavoro fatto negli anni, è ascoltabile ovunque. Con il tempo ha saputo investire su tutte le piattaforme native digitali sfruttando al massimo tutte le caratteristiche offerte da mezzo radio arrivando persino all’emissione simulcast in radiovisione. Il nostro è un prodotto editoriale unico che utilizza tutti i device conosciuti per arrivare in qualsiasi angolo della Terra.
(NL) – Per questo avete deciso di diversificare la pubblicità per piattaforma?
(LS) – Assolutamente no; anzi il contrario: abbiamo allineato il simulcast pubblicitario a quello editoriale su tutte le piattaforme.
(NL) – In occasione della presentazione dell’iniziativa della pubblicità multidevice era stato fornito uno spaccato dell’ascolto per device di RTL (autoradio 4,7 mln, ricevitore indoor e DAB+ 1,3 mln, IP 350.000 utenti, radiovisione quasi 2 milioni, smart speaker 8/10.000) che è risultato poi molto vicino ai dati dei volumi TER. Un processo virtuoso che vi proietta nel futuro digitale in prima fila….
(LS) – Proprio per la specificità del simulcast in tutte le nostri emissioni, i dati ufficiali TER sono da prendere in modo diverso da come è posta la domanda. Nel senso che noi abbiamo 8 milioni di ascoltatori radiofonici, che ci seguono su tutte le nostre piattaforme.
(NL) – A febbraio avrebbe dovuto partire Radio Player Italia, l’aggregatore captive delle radio italiane. Siamo ad aprile, come mai questo ritardo?
(LS) – Per il progetto Radio Player Italia abbiamo cercato di procedere nella maniera più rapida possibile, il progetto coinvolge la totalità della radiofonia Nazionale e Locale, pubblica e privata, motivo per il quale i tempi si sono allungati leggermente; ma contiamo entro pochi giorni di partire con il progetto all’unanimità della radiofonia italiana.
(NL) – A proposito di aggregatori: quale è la vostra posizione nei confronti di TuneIn, che sembra destinato ad avere un ruolo centrale sia sugli smart speaker che sulle auto interconnesse, ma che drena pubblicità radiofonica senza retrocedere alcunché?
(LS) – La nostra posizione con TuneIn è molto chiara: non possono approfittare dei contenuti altrui per raggiungere i propri fatturati senza produrre nulla, motivo per cui sta partendo Radio Player. TuneIn non ha nessun accordo con noi e fa business con i nostri contenuti. L’impegno comune di tutte le radio è tutelare i propri contenuti digitali e combattere ogni forma di uso illegittimo.
(NL) – Spotify sta puntando al presidio dell’automotive fornendo anche contenuti (podcast) in parte sovrapponibili alle Radio. E’ un pericolo?
(LS) – Sono oltre 15 anni che investiamo sulla radio digitale e riteniamo di essere pronti alla tutela dei nostri contenuti anche in movimento, tra l’altro Spotify non è una piattaforma free ma è a pagamento. La radio è live, e un aspetto che RTL 102.5 non ha mai abbandonato dalla sua nascita è esserlo 24 ore al giorno per 365 l’anno. Anche i nuovi canali RadioFreccia e Radio Zeta hanno la stessa caratteristica. La radio è viva, la radio è fatta dalle persone, la radio è uno strumento che tiene compagnia. L’integrazione dei podcast è un modo per alternare nelle playlist musica e intrattenimento audio, stiamo però sempre parlando di un ascolto personale. Per noi è importante che la nostra comunità di ascoltatori possa emozionarsi nello stesso momento e la loro interattività accrescere il contenuto stesso.
(NL) – Molti player internazionali (ed anche qualche nazionale) stanno reagendo a Spotify con i brand bouquet IP, declinazioni del brand principale su radio verticali che intercettano i gusti singolari dell’utenza. In Francia il fenomeno è esploso: NRJ ha un bouquet di 150 radio tematiche… RTL 102.5 ha in programma un proprio brand bouquet IP esteso?
(LS) – RTL 102.5 ha da circa dieci anni esteso la propria offerta proponendo dei nuovi contenuti disponibili ad oggi in otto prodotti radiofonici di grande qualità e con differenti stili: RTL 102.5 Radio Best, RTL 102.5 Radio Bro&Sis, RTL 102.5 Radio Romeo & Juliet, RTL 102.5 Via Radio Digital, RTL 102.5 Radio Groove, RTL 102.5 Radio Rewind e RTL 102.5 Radio DOC by Humanitas. Alcune delle radio sono in multicast analogico e digitale, altre native digitali (DAB e IP), naturalmente tutte saranno in radiovisione per consentire ai nostri ascoltatori di accedere ai contenuti nella forma a loro più gradita.
L’anticipazione che Lorenzo Suraci ha fornito a NL è quindi ancora una volta profondamente destabilizzante per i competitor: un nutrito gruppo di nuovi prodotti in “radiovisione” in arrivo! (E.G. per NL)