Nei giorni scorsi l’intera città di Verona e in specifico la sua ‘prima’ squadra di calcio sono state colpite da un pesante lutto a causa della scomparsa di Roberto Puliero, che della squadra scaligera era stato fino all’ultimo storico radiocronista. Puliero aveva 73 anni ed era malato da tempo ma non aveva certo rinunciato alle sue passioni, una delle quali, la più nota al grande pubblico, era proprio quella della radiocronaca delle partite di campionato del Verona, quest’anno di nuovo in serie A.
La faceva da una vita, con qualche interruzione negli anni, in particolare prima a Radio Adige e poi a Radio Verona, dove era tornato ‘trionfalmente’ nella stagione 2018-2019, dopo un periodo di ‘silenzio’.
La morte di Puliero arriva, con singolare contemporaneità, pochi giorni dopo quella di Gianfranco Civolani, ‘cantore’ invece del Bologna calcio, anche se Civolani non faceva esattamente radiocronache ma era un commentatore conosciutissimo e apprezzatissimo sulla carta stampata e in Radio e Televisione.
L’attività teatrale
La voce di Puliero era naturalmente popolarissima a Verona e nella sua provincia, anche perché aveva accompagnato anche gli esaltanti anni dell’era Bagnoli, che erano culminati nel 1985 con lo storico scudetto del Verona calcio. Il suo celebre grido ‘Reteee!’ risuonava in tutta la città quando la squadra gialloblù segnava e il suo stile era impagabile, accompagnato non di rado da punte d’ironia.
Sportivo da sempre, Roberto Puliero aveva giocato sui campetti della Valdonega e di Borgo Trento, in gioventù, poi aveva iniziato a fare le radiocronache, raccontando naturalmente non solo i successi ma anche le fasi più negative del Verona, come quella della discesa in serie C.
Ma Puliero era anche e soprattutto un attore brillante e eclettico e anche un regista teatrale. Aveva dimostrato le sue doti in Tv, negli anni d’oro, interpretando personaggi folcloristici che sono rimasti impressi nella memoria della città, come Gustavo La Pearà tifoso del Brà, oppure Gedeone tifoso del Bovolone o ancora Gennaro Caputon, veronese teron.
La compagnia ‘La Barcaccia’
Non parlava solo di calcio, in realtà, come attore brillante, ma era stato protagonista pure di una satira tagliente che non disdegnava i personaggi politici locali, anche se sempre con misura e un certo garbo.
Al di là della Tv, era stato anche il fondatore e l’animatore della compagnia teatrale scaligera ‘La Barcaccia’, che lo scorso maggio ha festeggiato i suoi 50 anni. Aveva portato in tutta la provincia anche le celebri commedie di Goldoni, di cui era grande ammiratore, oltre alle poesie dei più noti poeti dialettali veronesi.
La sua ultima uscita pubblica era stata quella del 17 settembre, quando erano stati festeggiati i 40 anni di Telearena, del cui gruppo fa parte proprio Radio Verona.
Due fratelli altrettanto noti
Come se tutto questo non bastasse, Roberto Puliero era solo uno dei ‘talenti di famiglia’. I fratelli Puliero sono infatti tutti affermati nelle loro attività, in particolare nel campo giornalistico vero e proprio.
Ciò vale per il fratello Mario Puliero, che di Telearena è anzi l’attuale direttore, e anche per Renzo, affermato giornalista sportivo della carta stampata, per molti anni proprio a ‘L’Arena’, la principale testata (veronese) del Gruppo Athesis di Telearena e Radio Verona. (M.R. per NL)