Radio Anaunia di Cles (Trento) resiste imperterrita in Fm da quarant’anni, operando oltretutto in un’area ‘complicata’ da servire proprio a livello tecnico, trattandosi di una zona completamente alpina, e quindi di montagna, dove installare e gestire i ripetitori è, almeno in teoria, tutt’altro che facile. Se ci aggiungiamo poi che il tutto si svolge, senza litigi di sorta, in cooperativa e che il presidente di quest’ultima qui è in carica da qualcosa come 38 anni, la questione diventa davvero intrigante.
Radio Anaunia (nome che fa riferimento alla Val di Non) non è ‘la norma’ delle emittenti locali italiane in Modulazione di Frequenza – questo è chiaro già a prima vista – ma una virtuosa eccezione sì e allora è forse opportuna conoscerla un po’ più da vicino, specie per un periodico come questo, attento a quel che succede nell’emittenza radiofonica trentina.
A farci conoscere meglio Radio Anaunia ci ha pensato ladige.it, il sito del noto quotidiano trentino ‘L’Adige’, che ha dedicato un suo articolo proprio a questa stazione alpina. Eccone una parte: “Era il 15 febbraio del 1978, quando grazie ad un gruppo di persone, prevalentemente dell’area di sinistra, in buona parte residenti a Tassullo, veniva fondata Radio Anaunia.Era l’epoca delle Radio libere; sorgevano come i funghi, in tutto il Paese, un respiro nuovo per la comunicazione, una voce diversa da quella ufficiale di mamma Rai. Molte antenne, da allora, si sono spente; in Trentino ne resistono pochissime, la più anziana è Radio Dolomiti, a seguire Radio Anaunia, nata un anno dopo, che ancora naviga bene nell’etere, nonostante la grande crisi che ha costituito il colpo di grazia per molte ‘libere’.
Quel lontano 15 febbraio 1978 veniva nominato presidente Enrico Valentini, a capo di un gruppetto di entusiasti alle prese con tecnologie preistoriche, e un trasmettitore che ‘copriva’ la sola Cles (e neppure tutta), addirittura autocostruito. Ma la sfida era iniziata; due anni dopo veniva nominato presidente della cooperativa Claudio Gabos, ormai al timone da 38 anni (da poco riconfermato, lo rimarrà fino al 2021), oggi affiancato dalla vicepresidente Luciana Agostini, una delle prime disc-jockey anni ’80, anche lei in Radio e nel Cda da una vita”.
Le sorprese non sono finite, perché, sulla base delle dichiarazioni di Gabos, si apprende anche che nell’emittente c’è una pluridecennale concordia, situazione anche questa abbastanza inconsueta nell’emittenza radiofonica locale italiana. «Una cosa estremamente positiva – dichiara infatti il presidente di Radio Anaunia – è che in tutti questi anni le delibere sono state sempre approvate all’unanimità, segno che da sempre c’è massima concordia tra i consiglieri».
Dal 2013 Radio Anaunia trasmette anche in tecnica digitale Dab+ e riesce a coprire con efficacia le province di Trento e Bolzano e parzialmente l’area del lago di Garda. Le frequenze in Fm sono invece quelle dei 91.300 per Val di Non, Val di Cembra e Valsugana, dei 103.900 per Val di Non e Val di Sole, dei 99.600 per la Val di Sole, dei 91.600 per la Piana Rotaliana. «Chiaramente qualche difficoltà c’è – aggiunge Gabos. – . La nostra Radio si finanzia esclusivamente con le entrate pubblicitarie. Che sono calate, negli ultimi anni: dopo la crisi hanno chiuso molte attività, altre versano tuttora in difficoltà. Ora abbiamo un ‘abbonamento info’ per i Comuni, si pubblicizza ogni loro manifestazione, si dà spazio alla loro informazione, ma per ora ne hanno aderito solo una decina. In ogni modo, riusciamo a proseguire, aggiornando le tecnologie, garantendo lavoro a due dipendenti (part time), dando spazio a numerosi collaboratori, mettendo in onda, oltre a musica e rubriche varie, 12 notiziari al giorno, di cui 5 locali, ed una rubrica appuntamenti tre volte al giorno».
Fra le trasmissioni di Radio Anaunia, scomparsa (per raggiunti limiti di età dei suoi animatori) la nota ‘Doi ciacole drè al Nos’, ricordiamo: ‘Tempo reale’ con Alessandra Demagri e Giulia Stringari, con ospiti di rilievo; ‘Salute e benessere’, curata da Giovanni Corrà, con la partecipazione di specialisti in medicina e psicologia; ‘Un libro in quindici minuti’, curata da Maria Pia Flaim. Inoltre, ci sono programmi su agricoltura, autonomia, cooperazione e molto altro, oltre alla musica, ovviamente.
Da qualche anno insediata nella nuova sede di via Martini 3 a Cles, Radio Anaunia ha quale prossimo impegnativo obiettivo quello di raggiungere il mezzo secolo di vita, fra un’altra decina d’anni. Sarebbe un ulteriore piccolo miracolo, visto che si tratta di un’emittente che fa capo a una cooperativa con 34 soci e che va avanti contando esclusivamente sulle proprie forze. (M.R. per NL)