"RDF 102.7 evolution project", secondo gli ideatori "è un’iniziativa originale per dare spazio agli ascoltatori e alle loro idee, per sentire i loro pareri e far emergere le personalità più creative e interessanti".
La storica stazione fiorentina RDF 102.7 promuove un concorso rivolto a tutti, per una proposta creativa sul nuovo nome della radio. Una scelta decisamente ardita, in un momento in cui le radio locali faticano a far quadrare i conti per via della crisi economica e del progressivo distacco dai media locali delle nuove generazioni. Una decisione coraggiosa su cui pesa l’incognita degli effetti di un grande rilancio che potrebbe però spazzare via il valore immenso dato dal fatto di essere sulla piazza di Firenze con lo stesso marchio da 34 anni. Ma a Firenze sono certi dell’esito positivo dell’operazione, che attraverso un ricco concorso otterrà ampia risonanza. "L’idea migliore può vincere, a scelta, uno dei premi messi a disposizione da RDF e dagli sponsor dell’iniziativa: un anno di lavoro presso la radio (sei mesi full time o dodici mesi part time), una Fiat 500 (la stessa adoperata per promuovere l’iniziativa) oppure buoni acquisto per 10.000 euro da usare nelle attività e nei negozi convenzionati con il progetto", spiegano da RDF. Come ricordano i siti www.storiaradiotv.it e www.firenzemedia.com (da cui è prelevato il promo pubblicitario a fianco), l’emittente nasce a Firenze nel 1976 per iniziativa dell’editore Anglari, cui succederà, qualche anno dopo, David Zannoni. L’acronimo sta per: Radio Diffusione Firenze. La prima sede è in via Montebello 36 e la frequenza, oggi come allora, è 102,700 MHz (l’altra frequenza a 102,400 MHz verrà più avanti ceduta a RTL 102,5). Fra i primi collaboratori di RDF ci sono Rinaldo, Graziana Vitti, Gianni Taddei, Francesco, Walter Santillo e l’attuale presentatore tv Carlo Conti, creativo e direttore di fatto della stazione. Nel 1985 l’emittente viene rilevata dal giovanissimo (22 anni) Pierluigi Picerno (attuale amministratore), che la rilancia dopo un momento difficile in cui i nomi più noti l’avevano abbandonata. Oggi l’emittente toscana, che fa riferimento ad un complesso societario al quale appartiene anche un’altra storica stazione fiorentina, Lady Radio, ha una dimensione diffusiva di carattere regionale.