Il TG3 Puglia della RAI presta attenzione al fenomeno di Radio Popizz, cui anche noi abbiamo dedicato più di un articolo.
L’intervista raccolta all’editore Lorenzo Belviso ed al conduttore Michele Fanelli, che riportiamo qui in video, spiega le ragioni del grande riscontro raggiunto in pochi anni da questa stazione locale che, in controtendenza con la maggior parte delle emittenti areali omologate ai network nazionali, ha saputo distinguersi attraverso la costruzione di una profonda identità che, nel suo caso, sono le radici del dialetto barese.
L’emittente diffonde quotidianamente appuntamenti ormai rituali, come le ricette di Finella (personaggio indubbiamente sui generis che raccoglie ed esalta le tradizioni locali), il notiziario in lingua barese (“che – ha spiegato Fanelli – spesso arriva un po’ prima degli altri sul territorio”) e la rassegna dei detti popolari.
Un successo che ha superato i non solo i confini della provincia di Bari, ma anche della regione Puglia (dove pure è diffusa capillarmente attraverso il digitale televisivo terrestre su LCN 990 in audiografica dinamica), posto che, come conferma Belviso al TG3, la visual radio ospitata sul mux di Telemilano (sempre sul canale 990) “ha raccolto il consenso di tutti i pugliesi e comunque della gente del sud che trova in questa radio un filo, un cordone ombelicale con la propria terra”.
Il successo di Radio Popizz dimostra che nel 2018 è ancora possibile realizzare un prodotto locale di grande appeal con importanti sbocchi commerciali (la stazione oltre ai classici cluster pubblicitari gestisce un ampio carnet di eventi sul territorio). (E.G. per NL)