Radio Aldebaran di Chiavari è in onda dal 1979 e, al contrario di altre emittenti, non ha per niente intenzione di abbandonare la scena. Il prestigioso anniversario è stato anzi l’occasione di organizzare una lunga (ma lunga per davvero) serie di iniziative esterne (partecipazione a convegni, serate, eventi vari) che hanno portato anche a ritrovare tanti compagni di strada di questi quarant’anni e a far intravedere una strada per il futuro. Ne abbiamo parlato, continuando a seguire con attenzione il mondo delle Radio liguri, con il direttore di Radio Aldebaran Salvo (Salvatore) Agosta (è pure insegnante in una scuola media), che abbiamo intervistato.
La storia
(Newslinet) – Radio Aldebaran festeggia i suoi 40 anni. Vogliamo raccontarne in breve la storia?
(Salvo Agosta) – Radio Aldebaran nasce nel marzo del 1979 presso il Convento dei Frati Cappuccini di Viale Tappani a Chiavari grazie all’incontro fortunato tra un giovane frate, Padre Lorenzo, appena trasferitosi da Genova Quarto, e il gruppo di giovani che frequenta il convento chiavarese.
Si chiacchiera, si fanno progetti, si parla di un qualcosa da poter creare per l’attività giovanile afferente al convento. Sono gli anni del boom delle prime “Radio libere” e il discorso cade proprio sull’argomento comunicazione e sulla possibilità di far nascere proprio una Radio, con l’intento di tenere unito un gruppo di giovani e di farli crescere, non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto nella sfera personale, tenendo ben salda l’ottica cristiana della vita.
Bastano pochi incontri ed il sogno ha inizio, con un viaggio che ricordo ancora benissimo: destinazione Noventa Padovana per l’acquisto del primo trasmettitore presso la società DB Elettronica. Nel giro di poco tempo passiamo dalle due ore di trasmissione giornaliera solo pomeridiana alle sei ore e poi all’intera giornata, fino a coprire, con l’acquisto del primo registratore a bobine, le intere 24 ore.
La Radio inizia ad entrare nelle case e a farsi strada. Gli ascoltatori iniziano a telefonare, fioccano le indimenticabili “dediche e richieste” ed il pubblico comincia ad affezionarsi ai nostri ragazzi.
In quegli anni c’era una disponibilità di giovani elevata! Eravamo tutti studenti: universitari, liceali e qualche giovanissimo della media inferiore. La Radio era diventata una grande palestra, dove qualcuno poteva davvero mettere in mostra i propri talenti o iniziare una strada che avrebbe potuto dargli degli sbocchi professionali nella vita a venire.
Il radicamento sul territorio
(NL) – Voi siete una specie di istituzione nel Levante ligure. Come lo siete diventati?
(SA) – È stato un cammino lungo, sempre guidato dalla voglia di essere una voce credibile del territorio e di essere al servizio di esso. Abbiamo organizzato da subito delle belle manifestazioni, i “Festival Estate”, dove si esibivano i giovani talenti locali. Un occhio di riguardo lo abbiamo sempre dedicato al calcio, seguendo con “La Vostra Domenica” le partite dei campionati dilettantistici. Dal 1984 ci fu affidata da alcuni impresari nazionali l’organizzazione locale di più di cinquanta concerti con i big della musica italiana, da Vasco a Eros, da Paolo Conte a Gino Paoli, da Renato Zero ai Pooh.
Un altro fiore all’occhiello è rappresentato dallo stretto rapporto con i nostri ascoltatori, che trovano nei nostri speakers quel contatto e quella vicinanza che non possono trovare in strutture più blasonate.
Il palinsesto
(NL) – Vogliamo spiegare come è strutturato il vostro palinsesto e come siete organizzati in particolare nel campo strategico dell’informazione locale?
(SA) – Ogni mattina andiamo in diretta alle 7.30 con “RadioAzione”, un’ora curata dalla nostra redazione giornalistica dedicata all’informazione in tempo reale con viabilità, treni, meteo, ultime della notte. La programmazione poi continua con “Laura Mattutina”, un contenitore frizzante di musica, notizie e consigli. Alle 10.30 scatta per due ore “Vista Mare” con Marco Revello: un occhio speciale sulla cultura che prevede interviste con musicisti e attori, approfondimenti con la redazione.
La mattina del sabato ha uno sviluppo particolare con ospiti, giochi, rubriche, sketch divertenti. Alle 12 si alza il sipario su “Ciak si Cinema”, due ore dedicate al grande schermo con analisi dei film, rilettura dei grandi capolavori, interviste e approfondimenti curati da Massimo Santimone.
I notiziari locali vanno in onda alle 9.30, 11.30, 13.35, 16.30, 18.30, 19.50.
Il personale
(NL) – Il vostro staff, in breve. Quante persone lavorano per voi e con voi?
(SA) – Siamo in nove: cinque giornalisti, di cui due professionisti, e quattro speaker.
I festeggiamenti
(NL) – Ma veniamo alla parte forse più intrigante di questa intervista. Avete organizzato una quantità di iniziative per festeggiare il quarantennale e siete anche riusciti nell’impresa di radunare e far risentire le vostre voci storiche. Che cosa avete organizzato di preciso?
(SA) – È vero, ci siamo dedicati molto ai festeggiamenti per i 40 anni di Radio Aldebaran. Siamo partiti con “La Radio in Vetrina”. I titolari delle attività commerciali della Riviera sono stati invitati a preparare un allestimento dedicato al compleanno della Radio. Più di 250 vetrine hanno esposto il nostro striscione in compagnia di dischi, piatti, registratori, radio d’epoca e moderne, strumenti musicali. Un grande spettacolo. Poi siamo andati a Santa Margherita Ligure, per omaggiare, in nome di tutte le emittenti che hanno solcato l’etere della nostra zona, Radio Tigullio. Abbiamo trasmesso dalla sede storica del Castello sul lungomare.
Abbiamo poi realizzato un video, grazie ad un amico come Lorenzo Battilana, al Teatro Cantero di Chiavari. Quaranta apparecchi radiofonici sul palco con il sottofondo delle più belle canzoni dei 40 anni e i nostri jingles.
Il grande “clou” ha preso forma sulla passeggiata di Chiavari la sera del 31 agosto con “Aldebaran Village”, una festa di sei ore in cui abbiamo cantato con il nostro pubblico le più belle canzoni di queste quattro decadi, con una passerella sul palco che ha visto protagonisti gli storici speakers e dee jay dell’emittente. Una serata indimenticabile, preparata con la consulenza e l’abilissima regia del grande amico Marco Pinat, editore di Entella Tv, che ci ha fatto un regalo speciale.
Non paghi, abbiamo continuato la tournée trasferendoci a Sestri Levante al Grand Hotel dei Castelli per omaggiare Guglielmo Marconi che proprio nelle acque del golfo condusse alcuni esperimenti sulla radiofrequenza. A Natale la diretta sarà dalle vetrine di alcuni dei negozi che hanno partecipato all’iniziativa del compleanno.
Per concludere, rimane il sogno di pubblicare un volume su questi primi quarant’anni e ci stiamo lavorando.
Un possibile futuro
(NL) – Infine una vostra opinione su un tema magari un po’ spinoso: quale futuro vedete per le Radio prettamente locali come la vostra?
(SA) – “Tomorrow never Knows” dicevano i Beatles… Non sappiamo dove ci porteranno i progetti che il nostro Paese sta mettendo in campo per la radiofonia, abbiamo però la voglia di continuare ad essere una voce libera. Noi possiamo mettere in campo i consueti ingredienti: la credibilità e l’amore per il nostro territorio e la nostra gente. Le Radio e le Televisioni locali rappresentano oggi più che mai un grande valore aggiunto per il territorio su cui agiscono. (M.R. per NL)