“Spazio Radio, emittente ambientalista romana nata nel 1978, sospenderà le proprie trasmissioni a partire dal 1° agosto 2018 se MISE e Ispettorato Territoriale del Lazio nel frattempo non adotteranno quei provvedimenti attesi da anni per porre fine all’oscuramento totale del proprio segnale. Finora, infatti, nulla è stato fatto di concreto per consentire all’emittente radiofonica di operare a causa delle numerose interferenze sulla propria frequenza cittadina 92,900 MHz e quindi la direzione della radio ha preso questa grave decisione per non continuare ad essere gravata di spese ingenti per il mantenimento dell’impianto di trasmissione”, si legge in una nota dell’emittente inviata a questo periodico a firma del direttore Claudio Patrizi.
“E’ la testimonianza di come il rilascio delle concessioni previsto della cosiddetta Legge Mammì sia avvenuto nella totale illegalità, senza assegnare frequenze certe ad ogni singola emittente. Ciò ha favorito la concorrenza sleale di grandi gruppi editoriali locali e nazionali che in tale situazione hanno potuto crescere fagocitando quasi del tutto i segnali dell’autentica emittenza locale il cui diritto ad esistere era stato sancito nel 1976 dalla Suprema Corte con la memorabile sentenza n. 202, oggi messa addirittura in discussione dall’Agcom in campo televisivo”, conclude Claudio Patrizi. (E.G. per NL)