Radio locali, Lazio: la guerra del pallone in FM entra nel vivo

Addio 100.7, Lazio Style Radio si prepara a salutare la frequenza che l’ha ospitata sin dal gennaio del 2011. Sì, perché come riportato dal Messaggero, il 15 luglio è la data che segnerà la fine del matrimonio tra il club capitolino e l’ex Voxson Vintage Radio, prenotata proprio dagli antagonisti della Roma.

La Lazio – il cui contratto di trasporto radiofonico sarebbe scaduto ben più in là, ma presunti inadempimenti del content provider ne avrebbero favorito il recesso – si guarda intorno, valuta altre due radio (pare) su base regionale, ma ammette il rischio che la radio ufficiale dell’Aquila resti in silenzio, almeno per qualche giorno. “Dalla prossima settimana ci saranno novità che non voglio anticipare riguardo aspetti della comunicazione biancoceleste”, aveva dichiarato il 5 giugno scorso il Responsabile della Comunicazione, Stefano De Martino. La questione era esplosa il 5 giugno, allorquando il quotidiano Il Tempo titolava: "Un nuovo derby infiamma l’etere. Il club giallorosso punta forte sul progetto «media» e, mentre ultima i lavori per gli studi all’interno di Trigoria, dopo aver valutato una decina di proposte ha raggiunto l’intesa per l’acquisto della frequenza: sui 100.7 MHz dell’ex Voxson Vintage Radio, sostituita da un paio d’anni dalle trasmissioni laziali, si parlerà di Roma". Dando conto della curiosa lotta sportiva in modulazione di frequenza in corso sui 100,7 MHz della Capitale, il giornale spiegava: "Lotito sembra essersi arreso all’idea, visto che non gestisce la proprietà delle «onde», ma ha affittato gli spazi: nonostante un contratto fino al 2016 con tanto di penali, al momento non è dato sapere dove si sposteranno i programmi di Lazio Style. Intanto sui 100.7 si cambia musica". A riguardo dello switch off, Il Tempo stimava una data "presumibilmente da fine luglio in concomitanza con la tournée negli Usa. Oppure subito dopo. L’intento della Roma americana è di creare un network d’intrattenimento sul modello delle emittenti inglesi". Secondo il quotidiano, non si sarebbe tratteto di una «talk radio», "come quelle che affollano già l’etere della regione – alcune delle quali finite in disgrazia – ma una stazione dai contenuti variegati. Della squadra si parlerà eccome, ci mancherebbe: in arrivo un gruppetto di speaker già «addestrati» al mondo delle radio locali . Inizialmente alla proprietà interessava creare un canale mondiale in streaming su internet per raggiungere i tifosi sparsi fra i vari continenti che non riescono a seguire le partite: il campionato italiano all’estero arriva con sempre più difficoltà. I romanisti delle legioni straniere saranno accontentati ugualmente, perché la nuova radio verrà accesa anche in rete e, molto presto, racconterà le partite in diretta con cronache in sei lingue diverse. Ma nel frattempo il responsabile del «progetto media» Guido Fienga ha studiato il mercato locale, scoprendo gli interessanti margini di guadagno grazie a un bacino molto grande. Lo scopo principale della Roma americana è fare soldi con i media. E una radio che trasmette anche in modulazione di frequenza può farlo più velocemente grazie a sponsor di grande respiro. Senza contare l’utilità di un canale ufficiale in più, che ospiterà i giocatori e i protagonisti presenti tutti i giorni a Trigoria. In parallelo alla radio, partirà la rivoluzione di Roma Channel con studi e sale montaggio rinnovate. Non sarà più la Rai a occuparsi della produzione, ma la società stessa affidandosi alla redazione attuale. Il canale rimane almeno per la prossima stagione sul 234 di Sky, quindi criptato e a pagamento, ma la Roma ha chiesto di trasmettere in Alta Definizione e promette un netto miglioramento dei contenuti che verranno distribuiti anche sui vari canali «digitali» del club. Un settore in espansione e a cui Pallotta tiene particolarmente. La Roma Channel di oggi ha raccolto e mantenuto circa 18mila abbonamenti che bastano appena a pagare le spese: l’obiettivo di Fienga & Co. è migliorare in fretta questi numeri. In futuro non è escluso il passaggio della tv in «chiaro». Per quest’anno, con la Champions trasmessa in esclusiva da Sky, alla Roma va bene restare sul satellite". Pronta era stata la risposta del responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, che ha voluto chiarire proprio ai microfoni dell’interessata Lazio Style Radio l’articolo uscito su Il Tempo, riguardante la sovrapposizione della appena nata emittente radiofonica giallorossa con quella già esistente dei biancocelesti. Queste le sue parole: ”Intanto mi viene da sorridere, se penso a come venne accompagnata due anni fa l’idea di creare una radio ufficiale di un club. La Lazio è stata la prima in Italia. Da una parte ripenso a ciò che mi dissero, e dall’altra leggo questa volontà, di chi poi arriva secondo in un aspetto come questo. Mi fa pensare quanto sia importante un certo tipo di percorso, che la Lazio ha anticipato“. Alla richiesta di ulteriori informazioni su quanto già letto sul quotidiano aveva così risposto: “Non aggiungo nulla su quanto letto dal Tempo, non aggiungo nulla a queste indiscrezioni, né riguardo aspetti formali, proprio perché ci sono aspetti contrattuali che non mi permettono di farlo. Ma sicuramente ci saranno delle novità importanti. Se abbiamo fatto un gradino, c’è la volontà di farne altri due. Dalla prossima settimana ci saranno novità che non voglio anticipare, riguardo aspetti di comunicazione. Poi, beh, immagino che dopo la sconfitta di ieri del derby, vengano usate delle sfumature giornalistiche particolari" (R.R. per NL)
 

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