A distanza di 30 anni dalla sua nascita torna Radio Stand By, indimenticata emittente locale laziale, che riproporrà la programmazione originaria (70/80) opportunatamente digitalizzata, oltre alla sessione reunion di tutti gli speaker e gli addetti del tempo.
Radio Stand By sarà veicolata sulla rete FM di Radio Web Italia. Le frequenze interessate sono: 94.0 Frosinone, 90.7 Segni (Rm), 97.3 Sora (Fr), 90.7 Carsoli (Rm), 89.5 Rocca Canterano (Rm), 93.5 Arsoli (Rm), 90.7 Altipiani di Arcinazzo (Fr), 106.6 Fiuggi (Rm), 106.0 Subiaco (Rm), 99.6 Fondi e San Felice Circeo (Lt), 93.1 Sabaudia (Lt) e 105.2 Prossedi (Lt). La stazione sarà anche inserita nel bouquet digitale di Media DAB e sarà ascoltabile in streaming su www.radiostandby.com. Il ritorno è fissato alle 19.00 del 1° luglio 2009. Questa la storia della prima Radio Stand By raccontata da Emilio Pappagallo, storico operatore radiofonico romano. "L’idea nasce da Giorgio Di Marco e Claudio Sabatini, due studenti ventenni appassionati di elettronica e …di radio. Era il 28 febbraio 1979 e pur con limitate risorse economiche le idee furono subito chiare: fare un format di radio dinamica ed innovativa per andare oltre la programmazione fatta di dediche e richieste musicali che all’epoca erano il fulcro del palinsesto di ogni emittente. Così, mentre da una parte si cercava di migliorare tecnicamente la copertura ed il suono, si identificò subito nello sport un valido strumento di comunicazione: con l’aiuto di giornalisti sportivi come Guido de Angelis e Mimmo Ferretti venne inaugurata la redazione sportiva, novità per l’epoca, che vide il realizzarsi programmi innovativi, dedicati ai tifosi come “Curva Nord” e “Ultrà Roma”. Nel 1982 l’apice fu comunque il “Mundial Ensamble” a cura di Raffaele Pace e Marco Meletti, un programma di sport e humor che grazie alle vittorie della Nazionale italiana di calcio nel mondiale spagnolo proiettò gli ascolti della radio al loro massimo storico; non vennero trascurati gli sport minori, curati da Sandro Jacobini e Piergiorgio Cotza, che con Stefano Sbarra (player della Virtus Bancoroma) nel 1983 realizzarono il primo programma radiofonico di esclusivo basket e la fortuna li premiò facendo sì che il Bancoroma conquistasse contestualmente la sua prima Coppa dei Campioni. I successi ottenuti nello sport locale indussero Raffaele Pace, nel frattempo divenuto responsabile della redazione sportiva con collaborazione esterna di Claudio Rosi, a creare un circuito di emittenti collegate in tutta Italia per trasmettere in diretta un torneo calcistico dilettantistico, ma di risonanza Mondiale: “il torneo di Viareggio”. Fu probabilmente tra i primi tentativi di unificare, secondo la definizione classica di network, diverse emittenti con diversa programmazione ma con un programma comune in diretta in tutta Italia. Nel frattempo la conduzione tecnica di Claudio Sabatini procedeva spedita con l’attivazione di ripetitori che consentivano al segnale dell’emittente di raggiungere gran parte della regione Lazio. Giorgio Di Marco si occupava dell’organizzazione musicale, del coordinamento artistico e della parte commerciale, realizzando con Pietro Conti un agenzia pubblicitaria interna (Publiesse). Conduzioni, intrattenimento e classifiche vennero affidate a speaker già noti nell’ambito della radiofonia come Max Coletta, Roberto Fragomeno e Silvia Sciamplicotti che diedero il tocco professionalizzante alla radio. L’area Dance era di competenza di Luca Cucchetti e Filippo Clary, che se pur adolescenti mostravano un talento innato da DJ (ed il secondo anche da vocalist). Voci ffficiali erano Silvia Sciamplicotti ed Ivano Guidoni; anima rock Alberto Naviglio (la Fortezza della musica), mentre l’apertura delle trasmissioni era affidata alla freschezza della voce di Katia Di Marco. E ancora: Mr Tecnotop era Bibi Giancarli, alias Umberto Barberio che nel 1982 con un T99/4 della Texas ed un sintetizzatore di voce riuscì a condurre una trasmissione dialogando con un computer; DJ residents (mitiche selezioni su bobina) erano Andrea Burla (DJ per sempre ed… a tutti i costi!), Patrik Correa de Olivera e un Franco Sciampli esordiente che divideva il suo tempo tra i dischi mix ed il suo “Ciao” ultramodificato. La colonna della bassa frequenza era comunque Stefano Sellan, mentre il signor relazioni esterne ed interviste era Andrea Olimpi, con tanto di chioma corvina. Ed Infine il….Maestro Umberto Improta, un vero “one man band”, ideatore realizzatore e precursore della radio Varietà, musica e gag". (M.L. per NL)
Radio Stand By sarà veicolata sulla rete FM di Radio Web Italia. Le frequenze interessate sono: 94.0 Frosinone, 90.7 Segni (Rm), 97.3 Sora (Fr), 90.7 Carsoli (Rm), 89.5 Rocca Canterano (Rm), 93.5 Arsoli (Rm), 90.7 Altipiani di Arcinazzo (Fr), 106.6 Fiuggi (Rm), 106.0 Subiaco (Rm), 99.6 Fondi e San Felice Circeo (Lt), 93.1 Sabaudia (Lt) e 105.2 Prossedi (Lt). La stazione sarà anche inserita nel bouquet digitale di Media DAB e sarà ascoltabile in streaming su www.radiostandby.com. Il ritorno è fissato alle 19.00 del 1° luglio 2009. Questa la storia della prima Radio Stand By raccontata da Emilio Pappagallo, storico operatore radiofonico romano. "L’idea nasce da Giorgio Di Marco e Claudio Sabatini, due studenti ventenni appassionati di elettronica e …di radio. Era il 28 febbraio 1979 e pur con limitate risorse economiche le idee furono subito chiare: fare un format di radio dinamica ed innovativa per andare oltre la programmazione fatta di dediche e richieste musicali che all’epoca erano il fulcro del palinsesto di ogni emittente. Così, mentre da una parte si cercava di migliorare tecnicamente la copertura ed il suono, si identificò subito nello sport un valido strumento di comunicazione: con l’aiuto di giornalisti sportivi come Guido de Angelis e Mimmo Ferretti venne inaugurata la redazione sportiva, novità per l’epoca, che vide il realizzarsi programmi innovativi, dedicati ai tifosi come “Curva Nord” e “Ultrà Roma”. Nel 1982 l’apice fu comunque il “Mundial Ensamble” a cura di Raffaele Pace e Marco Meletti, un programma di sport e humor che grazie alle vittorie della Nazionale italiana di calcio nel mondiale spagnolo proiettò gli ascolti della radio al loro massimo storico; non vennero trascurati gli sport minori, curati da Sandro Jacobini e Piergiorgio Cotza, che con Stefano Sbarra (player della Virtus Bancoroma) nel 1983 realizzarono il primo programma radiofonico di esclusivo basket e la fortuna li premiò facendo sì che il Bancoroma conquistasse contestualmente la sua prima Coppa dei Campioni. I successi ottenuti nello sport locale indussero Raffaele Pace, nel frattempo divenuto responsabile della redazione sportiva con collaborazione esterna di Claudio Rosi, a creare un circuito di emittenti collegate in tutta Italia per trasmettere in diretta un torneo calcistico dilettantistico, ma di risonanza Mondiale: “il torneo di Viareggio”. Fu probabilmente tra i primi tentativi di unificare, secondo la definizione classica di network, diverse emittenti con diversa programmazione ma con un programma comune in diretta in tutta Italia. Nel frattempo la conduzione tecnica di Claudio Sabatini procedeva spedita con l’attivazione di ripetitori che consentivano al segnale dell’emittente di raggiungere gran parte della regione Lazio. Giorgio Di Marco si occupava dell’organizzazione musicale, del coordinamento artistico e della parte commerciale, realizzando con Pietro Conti un agenzia pubblicitaria interna (Publiesse). Conduzioni, intrattenimento e classifiche vennero affidate a speaker già noti nell’ambito della radiofonia come Max Coletta, Roberto Fragomeno e Silvia Sciamplicotti che diedero il tocco professionalizzante alla radio. L’area Dance era di competenza di Luca Cucchetti e Filippo Clary, che se pur adolescenti mostravano un talento innato da DJ (ed il secondo anche da vocalist). Voci ffficiali erano Silvia Sciamplicotti ed Ivano Guidoni; anima rock Alberto Naviglio (la Fortezza della musica), mentre l’apertura delle trasmissioni era affidata alla freschezza della voce di Katia Di Marco. E ancora: Mr Tecnotop era Bibi Giancarli, alias Umberto Barberio che nel 1982 con un T99/4 della Texas ed un sintetizzatore di voce riuscì a condurre una trasmissione dialogando con un computer; DJ residents (mitiche selezioni su bobina) erano Andrea Burla (DJ per sempre ed… a tutti i costi!), Patrik Correa de Olivera e un Franco Sciampli esordiente che divideva il suo tempo tra i dischi mix ed il suo “Ciao” ultramodificato. La colonna della bassa frequenza era comunque Stefano Sellan, mentre il signor relazioni esterne ed interviste era Andrea Olimpi, con tanto di chioma corvina. Ed Infine il….Maestro Umberto Improta, un vero “one man band”, ideatore realizzatore e precursore della radio Varietà, musica e gag". (M.L. per NL)