Radio locali. Campania: Vincenzo Gazzillo ci parla di Radio Primarete di Caserta, un’emittente molto legata al territorio. Dopo 30 anni, resiste alle molte difficolta’ e vuol continuare a essere un’autentica stazione locale

Radio Primarete

Esaminando di recente la situazione radiofonica della Campania, soprattutto in riferimento ai dati TER 2018, non abbiamo citato, fra le altre, Radio Primarete di Caserta, l’unica stazione in Fm che abbia ancora sede nel capoluogo campano (fatta salva la provincia, naturalmente).
Ci è sembrato quindi giusto colmare la lacuna e andare a conoscere direttamente il responsabile dell’emittente, farlo parlare e capire quale sia la realtà di questa antenna, che vuol essere fedele al modello originario della radiofonia locale.
Una scelta complicata e difficile, oggi, come forse è un po’ scontato dire, ma c’è ancora qualcuno che accetta con decisione la sfida.

Alle nostre domande ha cortesemente risposto Vincenzo Gazzillo (lo vedete anche nelle foto di questo articolo), che è, per singolare abbinamento professionale, medico-chirurgo e giornalista e speaker radiofonico (a Primarete, naturalmente). “Sono quel che resta di quella ventina di persone che formarono l’attuale srl che gestisce la Radio: quindi editore, direttore, responsabile commerciale, redattore, insomma “tuttofare! – ci ha detto – . Per tutti in Radio sono “il direttore” (così mi definiscono soprattutto quando vogliono farmi arrabbiare, perché sanno che non amo essere chiamato così), ma anche il ‘boss’, il ‘patron’, il ‘papà’, ecc. Ho cominciato a fare Radio il 1° maggio del 1976 e sono stato anche, dal 2000 al 2008, vicepresidente del Corecom Campania (che esperienza!)”.primarete - Radio locali. Campania: Vincenzo Gazzillo ci parla di Radio Primarete di Caserta, un’emittente molto legata al territorio. Dopo 30 anni, resiste alle molte difficolta' e vuol continuare a essere un’autentica stazione locale

Primarete, quotidiano radiofonico di Caserta, trasmette sui 95.000 e 95.100 MHz in Fm e tutti gli interessati possono approfondirne la conoscenza sul sito Radioprimarete.it.
(Newslinet) – Quando è nata Radio Primarete, dove trasmette e come è evoluta nel tempo?
(Vincenzo Gazzillo) – È ‘legalmente’ nata il 16 maggio del 1989 a Caserta e, da allora, ha sempre avuto nel capoluogo di Terra di Lavoro la sua sede operativa. In realtà, già un anno prima, una quarantina di giornalisti e speaker, provenienti da diverse esperienze radiofoniche, si riunirono per formare una ‘società di servizi’ per i mass-media locali. Ma, viste le risposte insoddisfacenti del mercato, una parte del gruppo decise di dare vita ad un’esperienza autonoma, con l’obiettivo di creare a livello provinciale casertano una ‘rete di aggregazione’ di tutte le altre realtà radiofoniche esistenti.

Di qui, Prima Rete (la cui denominazione ab origine era proprio ‘Radio Prima Rete Stereo Network’). ‘Col senno di poi’, possiamo dire che non siamo riusciti ad aggregare gli editori (troppe ‘stupide gelosie’), ma siamo invece riusciti a creare ed a consolidare nel tempo le giuste sinergie tra gli operatori culturali e dell’informazione.
(NL) – Le caratteristiche dell’emittente, la programmazione e le scelte musicali e giornalistiche…
(VG) – Oggi si affermerebbe: ‘emittente radiofonica commerciale generalista, prettamente locale, a spiccato carattere informativo’. Alla luce del vissuto trentennale, posso dire – permettendomi un pizzico di presunzione! – che è stata ed è un vero e proprio laboratorio professionale, che ha visto e vede alternare ai suoi microfoni quanto di meglio e più ‘frizzante’ potesse esprimere la realtà territoriale casertana.Vincenzo Gazzillo - Radio locali. Campania: Vincenzo Gazzillo ci parla di Radio Primarete di Caserta, un’emittente molto legata al territorio. Dopo 30 anni, resiste alle molte difficolta' e vuol continuare a essere un’autentica stazione locale

Volevamo trasmettere nell’etere un messaggio positivo del nostro territorio. Ci siamo riusciti? Sia pure con i prevedibili alti e bassi, forse sì, considerato che da qualche anno gli stessi ascoltatori ci hanno definito ‘la Radio dei casertani sparsi nel mondo’, il che davvero ci rende orgogliosi!
(NL) – Come è composto il vostro staff e quante persone ruotano attorno a Radio Primarete?
(VG) – Una premessa: chi vuole fare business, non fa una Radio locale! Ossia, se avessimo dovuto seguire solo ed esclusivamente la logica del profitto, allora Primarete avrebbe chiuso i battenti da anni ed anni, come fatto purtroppo da altre emittenti. Precisato ciò, viviamo e progrediamo invece sul lavoro, svolto seriamente e con estrema professionalità, di una trentina di collaboratori che danno vita a Gr locali, programmi di informazione e/o di intrattenimento, articoli per il web e tanto altro ancora. Ma usufruiamo anche della collaborazione volontaria e spontanea di tutti quelli che, nel nostro territorio, si occupano di informazione e cultura.

Faccio fatica a dirvi chi ‘non’ è stato parte della nostra Radio: oggi abbiamo redattori dei quotidiani locali e nazionali, di alcune sedi Rai, dei gruppi Mediaset e La7, gli addetti stampa di enti ed associazioni che sono nati giornalisticamente in Radio Primarete e/o con essa hanno attivamente collaborato: l’ultimo in ordine di tempo, che abbiamo festeggiato, è il neo-addetto stampa dell’Università di Torino, che è stato, è e rimarrà sempre ‘dei nostri’ (come tutti gli altri!). Ma non posso proprio non ricordare uno dei nostri più affezionati supporter, l’indimenticato Fausto Mesolella…

E qui mi fermo, in memoria di un amico fraterno che non c’è più, ma che continua a vivere nei nostri cuori. Ma anche perché, se dovessi aprire la pagina della musica e della cultura di Radio Primarete, correrei davvero il rischio di farmi qualche ‘nemico’, qualora dovessi colpevolmente dimenticare di citare qualcuno dei tanti che si sono alternati ai nostri microfoni.
(NL) – Qual è il vostro posizionamento nell’etere radiofonico campano e come giudicate la situazione generale della Fm regionale?
(VG) – Ricordate il brano ‘La Radio’ di Finardi? Ecco, con gli anni Finardi è cambiato, ma il nostro concetto di Radio è sempre quello, sia pure con i dovuti ‘aggiustamenti’ imposti dal cambiamento delle condizioni socio-ambientali.primarete 2 - Radio locali. Campania: Vincenzo Gazzillo ci parla di Radio Primarete di Caserta, un’emittente molto legata al territorio. Dopo 30 anni, resiste alle molte difficolta' e vuol continuare a essere un’autentica stazione locale

Siamo e ci sentiamo una Radio locale! Siamo e ci sentiamo la Radio di Caserta e provincia! Niente di più, niente di meno! Ed aggiungo: nel bene e nel male! Ma questa è la nostra caratteristica e la nostra forza!
Il tutto in un etere regionale che davvero ‘non gode di buona salute’. Basti solo dire, ad esempio, che nel territorio casertano esistono ormai solo 4 emittenti radiofoniche: noi a Caserta, una a San Nicola la Strada, un’altra a Maddaloni ed un’altra ancora a Sessa Aurunca…
E, da quel che sappiamo, non è detto che prossimamente questo numero non diminuisca ulteriormente.
(NL) – Ascolti: quanti vi seguono e perché non siete iscritti a TER? (VG) – Per quanto riguarda le indagini di ascolto, ci è bastata – ed avanza ancora! – la storiaccia di Audiradio, per cui – senza offesa per nessuno! – preferiamo impiegare i nostri ‘soldi+tempo’ in altro, molto più produttivo. Oltretutto, a livello locale, le indagini per i nostri partners contano davvero poco, per non dire nulla…Per sapere quanti ci seguono, basta vedere in un evento (per esempio, la radiocronaca di una partita della JuveCaserta) quanti ci telefonano, ci messaggiano, ci scrivono (anche sulla nostra pagina ufficiale FB), addirittura ci fermano il giorno dopo, se siamo a lavoro o in strada, per chiederci questo o quello, un giudizio o una indiscrezione.

E non si tratta solo di ‘popolarità’, ma anche di essere diventati ‘opinion leader’, laddove non è infrequente nei commenti della gente sentire frasi del tipo “Oh, l’ha detto Primarete!” oppure “L’ho sentito a Primarete”…
Siamo e ci sentiamo davvero ‘parte attiva’ della nostra comunità, del nostro territorio.
(NL) – Avete altre cose che volete aggiungere sulla vostra Radio? (VG) – Vorrei aggiungere che oggi la Radio locale quasi non esiste più, come se fosse un ‘oggetto di antiquariato’. E questo è un male per lo sviluppo della nostra democrazia, per la libertà collettiva.  Mentre si fanno le collette per salvare Radio Radicale (su cui sono stati versati in questi anni migliaia e migliaia di ‘soldi pubblici’), lo Stato sta affossando nel silenzio generale queste voci di libertà in una marea di tasse, decreti, norme e gabelle. All’inizio di questo secolo in Italia vi erano circa 4.000 emittenti radiofoniche; oggi ve ne sono meno di 800… Ed ultimamente un solerte sottosegretario ci ha persino confidato: “Siete troppe!” (sic!).

Così le norme vengono ingiustamente interpretate nel modo più restrittivo possibile al fine di sottrarre alle emittenti locali anche quei quattro spiccioli della Legge 448 che sono serviti finora a pagare qualche bolletta o un rimborso spese. Noi comunque abbiamo deciso di resistere e non mollare!
Nonostante le ristrettezze finanziarie, abbiamo varato un progetto economico-aziendale, per cui ci siamo dotati di una nuova e definitiva sede, stiamo ammodernando a livello tecnologico gli impianti, impegnando nuove risorse per il DAB+, sviluppando una diversa attività commerciale che possa servire anche a sostenere economicamente l’emittente. E lo facciamo così come abbiamo fatto in questi 30 anni: con ‘i microfoni sempre aperti’, ma mantenendo ben saldi ‘i piedi per terra’! (M.R. per NL)

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