A regime, cioè dopo l’attribuzione dei diritti d’uso DAB ai consorzi locali in esito alle procedure avviate dal Ministero delle imprese e del made in Italy, si stima saranno ricevibili stabilmente, con sostanziale pari intensità, in bacini come Milano, tra 150 e 180 stazioni. Una condizione di competitività che impone, evidentemente, contromisure.
Il livellamento della distribuzione dei contenuti tipico delle piattaforme digitali (DAB , DTT, Sat e IP) comporta lo spostamento della competizione dalla potenza del segnale (tipica, almeno in Italia, dell’era analogica) a quella del contenuto.
Normalizzazione
Infatti, in una situazione ideale (come con lo streaming, con un mux DAB e DTT o con un bouquet satellitare), tutti i prodotti sono ricevibili allo stesso modo e, pertanto, la differenza la fanno brand e contenuto.
La filiera
Consegue, da ciò, la necessità di affinare al massimo ogni elemento della filiera contenutistica, dotando il personale di strumenti di ultima generazione per la gestione della programmazione.
Soluzioni innovative e dimensionabili
MusicMaster è considerato dagli operatori di tutto il mondo come una soluzione completa (e per certi versi unica) per la programmazione musicale di stazioni radio-tv (a prescindere dalle dimensioni imprenditoriali, considerato che è adattabile ad ogni stazione, dal grande network alla piccola webradio).
Cloud based e gestione remota
Disponibile anche con soluzione cloud based o in gestione remota, MusicMaster ha tra i suoi punti di forza la semplicità di interazione con i software di programmazione pubblicitaria, di ricerca o sistemi di automazione, con i quali comunica direttamente scambiando informazioni senza soluzione di continuità e in real-time.
Il plus-valore dell’integrazione
“L’adattabilità di MusicMaster a sistemi esistenti è sicuramente un plus-valore particolarmente gradito all’utenza, che non deve stravolgere le proprie architetture di messa in onda”, ci spiega Roberto Bellotti, di BVMedia, distributore esclusivo in Italia del famoso software.
User friendly
“Un’altra feature particolarmente gradita è la semplicità di impiego, attraverso una rappresentazione grafica estremamente intuitiva“, continua Bellotti.
Il test con Nemedia
“All’apertura del programma si ha la possibilità immediata di visualizzare e gestire il database attraverso le categorizzazione dei file (canzoni, jingle, promo, ecc.), consentendo la divisione dei contenuti musicali e non musicali, così da poter avere un diverso utilizzo delle regole”, interviene Patrizia Cavallin, station manager radiofonica che recentemente ha seguito un processo di integrazione di MusicMaster con il playout Morpheus di Nemedia, in uso nella visual radio 70-80.it.
Comunicazione semplice ed efficace
“La comunicazione tra i due sistemi è stata relativamente semplice (si tratta pur sempre di far dialogare sistemi eterogenei e quindi qualsiasi integrazione comporta criticità) ed il risultato è, letteralmente, sorprendente.
Tutto su una pagina
“In una sola schermata, si ha la possibilità di controllare, ascoltare ed inserire dati funzionali per la gestione del palinsesto, utilizzando, a seconda della necessità, regole differenti nei diversi clock orari di riferimento”, continua Patrizia Cavallin.
Flessibile
“La flessibilità nella gestione del palinsesto giornaliero ne consente la riprogrammazione giorno per giorno.
Ri-scheduling day by day
Ma c’è anche la possibilità di ri-schedulare una singola categoria (esempio: si può pensare di generare i palinsesti di tutta la settimana e aggiornare la categoria “new hit” in prossimità del radio date)”, sottolinea invece Daniele D’Abrosca, che impiega MusicMaster anche nell’ecosistema della all-news Giornale Radio.
Alternative di programmazione
“Altra feature che abbiamo apprezzato è l’opportunità di visualizzare, come alternative di schedulazione, brani e jingle incolonnati in ordine da quelli più “rispettosi” delle regole a quelli che potenzialmente le violano; inoltre la possibilità di associare al brano delle keywords, come autore e titolo, permette anche ai programmi “contenitore” di seguire le regole di separazione musicale”, continua Patrizia Cavallin.
Scheduling completo
La sezione di scheduling, oltre ad essere funzionale, è anche personalizzabile per layout: è infatti possibile visualizzare tutti i dati presenti nella libreria sulla pagina di schedulazione, ma anche di visualizzare per verificare o riconciliare dati anagrafici o tecnici, a seconda dell’utilizzatore”.
Visivamente evidente
“Ad esempio, l’impostazione di una regola sul mood dei brani permette, istantaneamente, di verificare eventuali anomalie nella rotazione, poiché visivamente evidenti”, riprende la parola D’Abrosca.
Turnover Analysis
“Di pregio ci è apparsa anche la funzione turnover analysis, che consente di calcolare il tempo minimo necessario ad esaurire i brani di una determinata categoria in onda, in base a tutti i parametri numerici e di limitazione dati dalle regole impostate e dall’affluenza delle categorie.
Intervalli
“Una volta selezionata una categoria da esaminare, il calcolatore presente in questa sezione permette di determinare l’intervallo di tempo minimo necessario ad effettuare il turnover di tutti i record presenti nella lista in base al numero di passaggi medi giornalieri dei brani di quella categoria”, evidenzia per parte propria Patrizia Cavallin.
Controllo istantaneo
“Inoltre, la schermata principale mostra in tempo reale i passaggi per settimana, per ora e le varie possibilità di turnover per ogni categoria (corto, medio e lungo)”, rimarca D’Abrosca.
Integrazione NeMedia – MusicMaster
“Nell’utilizzo combinato della suite NeMedia – MusicMaster e, in generale, con le integrazioni di sistemi ibridi, l’aspetto fondamentale è stabilire il database di riferimento (a nostro avviso è consigliato optare per il software di messa in onda).
Categorie native
In questo modo è possibile apportare modifiche alle categorie “native” senza compromettere il funzionamento del playout”, è invece il parere di Alessandro Monfroglio, che ha partecipato al processo di integrazione.
Integrazione ed interazioni perfette
MusicMaster riesce perfettamente ad interagire con i sistemi di emissione, senza dover ricorrere ad interventi lunghi ed invasivi come la clonazione del database o lo sviluppo di patch che rischiano di compromettere la libreria madre”, conclude Monfroglio. (M.R. per NL)