Nell’estate del 2016 abbiamo avuto l’opportunità di approfondire la storia di RMC – Radio Monte Carlo con un’intervista esclusiva a uno dei suoi protagonisti, lo storico conduttore di questa emittente Awana Gana (1949).
L’occasione: la trasmissione “Vintage Radio Show” dell’emittente toscana Radio3 Network.
L’esperienza di Awana Gana a Radio Dimensione Suono
Abbiamo trovato una persona disponibile e affabile che ha condiviso con noi tanti ricordi e gustosi aneddoti, non solo relativi a RMC, ma anche alla prima Radio Dimensione Suono. Siamo venuti così a sapere che fu proprio lui a convincere Eduardo Montefusco ad abbreviare il nome della sua radio creando l’acronimo di tre lettere. Come per RMC.
Awana Gana oggi
Abbiamo appreso anche molti dettagli riguardanti il suo attuale impegno a supporto del prossimo nell’ambito di un’organizzazione sorprendente.
Radio3 Network
L’intervista è stata realizzata per Radio3 Network, un’emittente locale che opera in una delle zone più belle d’Italia, quella di Siena e dell’area del Chianti.
L’editore Mirco Roppolo è un vero appassionato del mezzo da lunga data (primi anni ’80) e la sua passione per la radio è evidente.
Vintage Radio Show
Per anni su questa emittente è andato in onda un programma di nome “Vintage Radio Show”. Il programma comprende una selezione ragionata di brani storici, spesso proposti in numerose versioni con relativi approfondimenti. Presenti inoltre importanti contributi da parte di Roberto Scaglione, che ci ha fornito il file originale della trasmissione. L’emissione è prodotta interamente in analogico con brani trasmessi direttamente da vinili a 45 giri e persino da cassette stereo8. Il programma è tutt’ora in onda su Controradio.
L’intervista a Awana Gana
L’intervista ha luogo in un caldissimo 10 agosto, sulle terrazze sovrastanti la spiaggia di Monte-Carlo al Larvotto. L’intervistatore invisibile è Mirco Roppolo, in collegamento diretto Skype da Poggibonsi.
La prima RMC
Awana Gana ci racconta la prima RMC e di quanto abbia contribuito a dare una svolta al vecchio modo di fare radio “insieme ad un manipolo di ragazzacci quali Robertino Liliana e Luisella,” provenendo da un’esperienza come dj negli anni ‘60. Un’epoca eroica in cui non si utilizzava neppure la cuffia.
Epatite Virale
Il suo rapporto con RMC nasce bizzarramente in seguito a un’epatite virale che lo costringe a interrompere la sua precedente attività di animatore in un villaggio vacanze. Venuto a sapere che la nascente RMC italiana cerca conduttori, contatta Annalena Limentani (assistente di Roberto Rossellini e manager di Herbert Pagani) e chiede un colloquio con il leggendario Noel Coutisson.
Noel Coutisson
Due giorni di provini e Noel, fumando l’inseparabile pipa, gli comunica: “Bene, della sua vita faccia quello che vuole fino alle 17 di lunedì. Dalle 17 lei sarà in diretta qui”. Inizia quindi un’avventura durata vent’anni, fino al cambio di proprietà della radio (che diviene milanese con il take over da parte di Studio 105). Awana lavorerà poi per RDS ed altre emittenti, come spiega lui stesso durante l’intervista.
Awana Gana Templare
Awana Gana risiede ancora oggi a Monte Carlo dove dedica gran parte del suo tempo agli aiuti alle persone in stato di necessità nella sua veste di Segretario Generale e Coordinatore Dipartimentale dell’Ordine Templare (Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis).
Le iniziative
Molteplici le iniziative dell’ordine: dal semplice portare viveri ai bisognosi, al supporto alle attività di aiuto ai soggetti affetti da patologie respiratorie e cardiache. Fino a iniziative specifiche legate al Covid-19.
L’importanza di essere un Cavaliere
L’appartenenza all’Ordine è per Awana una missione: al termine della diretta su Radio3 Network, mentre sorbivamo il nostro café gourmand, Awana ci ha raccontato come essere Cavalieri dell’Ordine voglia dire dedicare la propria vita al prossimo, fornendo assistenza alle persone bisognose con lo scopo di restituire dignità umana agli ultimi.
Awana Gana a Sanremo
Nel 2017 in occasione del Festival di Sanremo incontriamo nuovamente Awana Gana. Appuntamento al Grand Hotel des Anglais, un magnifico edificio dal fascino belle époque, in sintonia con l’atmosfera generale della città ligure. Appena incontrati, alzando il sopracciglio, Awana ci fa indirizzare lo sguardo a destra, verso una discreta placca che indica la proprietà della struttura.
I simboli
Negli anni successivi, visitando l’Occitania, la vasta zona che va dal Piemonte fino a parte della Spagna, avremmo poi scoperto numerosi altri simboli simili, più o meno evidenti, a testimonianza di una storia che unisce i popoli mediterranei in modo discreto ma potente, trascendendo ogni frontiera politica. (M.H.B per NL)