Radio. KFNS (St. Louis) (s)venduta a 250.000 dollari. 25 anni valeva 11 milioni. Nuovi proprietari: idea di un solo contenuto H24 è obsoleta

KFNS-AM 590 The fan

Allargare, scoprire, integrare. Questi paiono essere i nuovi comandamenti degli editori radiofonici americani, che tentano di uscire dalla crisi che sta affrontando il settore abbandonando antichi retaggi, come quello del less is more.
Nuovo mantra: al cospetto della concorrenza dello streaming on demand, che offre la massima verticalità possibile in termini di contenuti, la radio deve tornare ad ampliare la propria proposta lineare, considerato che non ha più alcun senso stringerla.
Il caso della più famosa (ed al tempo più quotata: ben 11 mln di dollari ad inizio millennio) stazione di St. Louis, KFNS, svenduta ora per 250.000 dollari ed in procinto di essere rivoltata come un calzino, è indiziario dei cambiamenti in corso. Un po’ ovunque, non solo in America.

Sintesi

Negli Stati Uniti, la radio si sta adattando a una crisi profonda abbandonando i vecchi dogmi editoriali e cercando nuovi modelli di programmazione.
Emblematica è la vicenda di KFNS-AM (590 The Fan) di St. Louis (illinois), venduta per soli 250.000 dollari dopo essere stata valutata oltre 11 milioni all’inizio degli anni 2000.
Il nuovo proprietario, la casa di produzione Big Toe Media, intende abbandonare il format sportivo h24 per aprirsi a contenuti più orizzontali: cultura, economia, gastronomia, eventi locali.
La scelta riflette un trend più ampio: i format radiofonici troppo verticali risultano superati, sostituiti nelle preferenze del pubblico da podcast e piattaforme on demand.
La crisi della radio analogica americana, soprattutto in modulazione di ampiezza, ricorda quella italiana in FM (negli Stati Uniti la modulazione di frequenza ha una destinazione anche digitale con lo standard HD Radio).
Non a caso, anche il colosso Cumulus Media ha chiuso o sta riformando varie stazioni locali, considerate ormai disallineate dai gusti dell’ascolto contemporaneo.
KFNS, stazione di St. Louis di cui ci occupiamo in questo articolo come case history, ha una storia lunga, iniziata nel 1961, con numerosi cambi di identità, format e proprietari.
Dopo varie sperimentazioni, la premiante svolta sportiva degli anni ’90 non è riuscita a reggere la saturazione del mercato maturata dal secondo decennio del nuovo millennio.
Problemi economici e gestionali ne hanno segnato il declino, culminato con lo stop alla programmazione locale nel 2024. Big Toe Media confida in una rinascita digitale ed in sinergie con la piattaforma captive Sports Hub STL.
Per i nuovi editori, contrari all’obsoleta formula dell’unico prodotto H24, la radio deve tornare a essere uno specchio dinamico ed eterogeneo della quotidiana vita cittadina.

Chi ha detto che il crollo dei valori delle reti analogiche riguarda solo l’Italia?

Dopo la notizia della chiusura di numerose stazioni FM e AM (accompagnata da diversi cambi di format di altre emittenti) da parte del supergruppo americano Cumulus, è rimbalzata anche da noi la news che la più longeva stazione radiofonica sportiva di St. Louis, KFNS-AM (590 The Fan, da non confondere con Sportsnet 590 The Fan, riconducibile alla omonima stazione canadese CJCL), una volta ottenuta l’approvazione della Federal Communications Commission (FCC, agenzia governativa – con carattere di autorità amministrativa indipendente – degli Stati Uniti, equivalente della nostra Agcom) passerà di proprietà dalla Zobrist Media alla Big Toe Media – una casa di produzione video che, sin qui, ha operato prevalentemente tra cinema, tecnologia e formazione – ad un valore di mercato mai così basso.

Svalutazione del 97,73% in 25 anni

Valutata oltre 11 milioni di dollari all’inizio degli anni 2000, la stazione è, infatti, stata (s)venduta al prezzo di circa 250.000 dollari.

Meno sport

Ma non è solo il prezzo a saldo e stralcio a far notizia. Il deal conferma un’altra tendenza posta in risalto da Newslinet nei mesi scorsi: il calo di gradimento dei formati radiofonici sportivi, in parte per la saturazione del mercato e per altro verso a causa della sostituzione nelle preferenze degli ascoltatori degli imperanti (negli USA) podcast.

Più approfondimenti orizzontali

Con la successione di Big Toe Media, la stazione di St. Louis ridurrà, infatti, notevolmente la sua attenzione a tempo pieno allo sport, sebbene i dibattiti sportivi continueranno a far parte di un format radiofonico più orizzontale.
Il nuovo layout, decisamente più largo, si fonderà su economia, intrattenimento, gastronomia e cultura, con esclusione della politica.

Troppo verticale non paga più

Un trend nel trend, visto che, in più occasioni, abbiamo sottolineato come, un po’ dappertutto (Italia compresa, quindi), i formati radiofonici troppo verticali non sembrano più pagare, considerato che il pubblico può rinvenire playlist di nicchia ed in genere contenuti tematici, senza problemi nella vastissima offerta on demand delle piattaforme streaming.

Il trend di riduzione dei valori degli asset analogici

In questa ottica, le vicende commerciali, economiche e finanziarie di KFNS (590 KHz) – nota come 590 The Fan – interessano in quanto paiono essere componenti di una tendenza più diffusa di quanto si parli, che segue per certi versi quella italiana di riduzione progressiva (e rapida) dei valori di asset radiofonici analogici e di rivisitazione di concetti editoriali anacronistici.

Asset non assestati

Relativamente al primo fattore (i valori degli asset broadcast) ci riferiamo, nel caso italiano, alla FM, mentre, in quello USA, prevalentemente alla AM, perchè la modulazione di frequenza lì trova un utilizzo anche digitale col formato HD Radio (viceversa, le onde medie digitali non rivestono particolare valore strategico nel broadcast USA).

Sulla scia di Cumulus…

D’altra parte i fatti di KFNS seguono, in un certo senso, quelli di Cumulus Media, il secondo player radiofonico statunitense, che nei mesi scorsi ha deciso di spegnere diverse stazioni locali, anche di peso (attuando immediatamente l’intendimento, posto che esse sono già inattive), ma considerate non più in linea con i gusti del pubblico.

… ed iHeartMedia

Una crisi generalizzata del settore che, del resto, non aveva mandato indenne nemmeno il primo gruppo radio, iHeartMedia, con la chiusura dell’esercizio 2024 con un buco miliardario.

KFNS

Ma, come sempre, per acquisire un quadro completo della questione, mettiamo in fila i tasselli del caso specifico.
KFNS
è una stazione radiofonica sportiva commerciale, autorizzata a servire in onde medie Wood River, nell’Illinois.

Zobrist Media

Fino a qualche settimana fa, l’emittente era di proprietà della Zobrist Media LLC, che l’aveva rivelata nel 2021 per servire la Greater St. Louis con un palinsesto sportivo, in gran parte (e da luglio 2024 completamente) prodotto da Fox Sports Radio, cui la radio era affiliata.

Le radici nel 1961

Autorizzata dalla FCC il 5 ottobre 1961, l’emittente aveva iniziato ad operare nel 1964 come WBBY sotto la proprietà della Madison County Broadcasting Company, con un formato incentrato sull’informazione locale. L’anno successivo la stazione aveva cambiato ID Call (in WRTH) e formato (spostandosi su un easy listening), includendo nel palinsesto personalità di spicco quali Grant Horton, Paul Warner, Frank Akers, Jim Scanlan ed Ed Goodman.

Il cambio di formato dei primi anni ’80 ed il ritorno alle origine alla fine del decennio

Negli anni ’80, WRTH era passata ad un formato Adult Contemporary, andato in onda fino al settembre 1988, quando la stazione era tornata alle origini con la sigla WKLL Kool 590, salvo poi virare su un layout news & talk con focus sull’economia solo un anno dopo, con le lettere di chiamata WCEO (richiamo ovvio a Chief Executive Officer, posto il target di riferimento).

L’insoddisfacente formato economy

Il nuovo formato economy non aveva evidentemente dato i risultati sperati, considerato che, a gennaio 1991, la stazione aveva adottato nuovamente un layout easy listening con l’ID Call KEZK.

L’attuale formato sportivo e la parentesi The Man

Ancora due anni dopo, iI 5 aprile 1993, KEZK passava ad un formato radiofonico sportivo col fortuna claim 590 The Fan, cambiando l’ID nell’attuale KFNS, salvo una breve parentesi di un anno tra il 2013 ed il 2014 quando aveva sperimentato il formato talk/comedy, sotto il marchio 590 The Man, in concomitanza col passaggio della stazione gemella KXFN-AM ad un formato talk incentrato sulle donne col brand 1380 The Woman.

L’inizio della crisi

Scelta, anche in questo caso, doppiamente infelice, visto che nel 2014, KFNS, in un mercato locale ormai inflazionato da stazioni sportive (WXOS , WGNU e WQQX), era tornata a dedicarsi allo sport (mantenendo però il marchio The Man, passando il formato precedente a KXFN, che aveva assunto la denominazione 1380 The X).

Bollette non pagate

Le cose andarono così di male in peggio, tanto che il 31/10/2014, a seguito di mancati pagamenti delle bollette delle utenze elettriche del sito di trasmissione, KFNS fu spenta.

La mancata cessione ad un gruppo religioso

Dopo un infruttuoso tentativo di cedere la stazione ad un gruppo religioso (la società editrice Grand Slam Sports intendeva concentrarsi sulla più promettente KXFN, poi ceduta alla Chiesa Luterana – Sinodo del Missouri), KFNS tornò in onda ad un anno di distanza, in affiliazione con NBC Sports Radio, mentre la proprietà passò, nei dodici mesi successivi, alla McKernan Radio Group LLC, che, nel 2021, l’alienò alla Zobrist Media LLC.

Stop alla programmazione locale da luglio 2024

A tre anni di distanza dall’acquisizione (a luglio 2024), il ceo di Zobrist Media LLC, Dave Zobrist, aveva già interrotto tutta la programmazione locale, coprendo il palinsesto esclusivamente coi contenuti della syndication Fox Sports Radio, in attesa di un acquirente, poi individuato nella Big Toe Media dei podcaster Dave Greene and Conrad Thompson, che hanno acquisito l’emittente alla modesta cifra (per il mercato USA) di 250.000 dollari.

Sports Hub STL

E’ ora probabile che i contenuti di Sports Hub STL, la piattaforma digitale sportiva lanciata da Greene e Thompson all’inizio di quest’anno con Mike Claiborne, saranno integrati, anche se KFNS dovrebbe mantenere una propria identità.

Colmare le lacune

Quel che è certo è che i nuovi proprietari investiranno il denaro risparmiato nell’acquisto per integrare gli elementi incomprensibilmente mancati nella KFNS della Zobrist Media: un sito web, un’app, un canale YouTube ed un’offerta on demand, con conseguente popolamento delle principali piattaforme di podcast.

L’idea di un palinsesto H24 dedicato ad un solo tema è obsoleta

“L’idea di un unico argomento lungo 24 ore è obsoleta”, ha spiegato Dave Greene. “Su KFNS (che cambierà ID Call col nuovo formato, ndr) parleremo di ciò di cui parla a St. Louis: tanto sport, ma anche notizie locali, cultura, cibo, economia, eventi. Ci saranno ovviamente sinergie con Sports Hub STL ed utilizzeremo la piattaforma e tutte le nostre risorse per promuovere tutto ciò che facciamo”. (G.M. per NL)

 

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