Giusto un paio di settimane fa scrivevamo su queste pagine come gli ottimi risultati commerciali del gruppo Finelco suggerissero l’opportunità di una più attenta valutazione da parte del socio di minoranza (44,45%) RCS (la maggioranza è in mano alla famiglia Hazan) sulla decisione di alienare la propria partecipazione.
Ora l’a.d. del gruppo cui fa riferimento il Corriere della Sera, Pietro Scott Jovane, ricordato di avere "tre dossier aperti" sulle alienazioni di asset "non strategici", di cui "quello piu’ noto e’ quello che riguarda le radio di Finelco, ma poi c’e’ anche la cartellonistica, Igp Decaux e la parte televisiva in Spagna (Veo Tv, ndr)", ha confermato a margine della presentazione del Giro d’Italia 2015, che il timing è stato spostato al "30 settembre 2015". "Puo’ darsi che il tempo in piu’ ci permetta di vendere negli stessi tempi ma meglio. Comunque non ci sono novita’. Posso dire che ci sono diversi interlocutori per le radio del gruppo", ha affermato Jovane. La decisione di RCS di rallentare la corsa in una vendita che rischiava di tradursi in svendita è la conseguenza della positiva negoziazione, avvenuta questa estate, con le banche creditrici di spostare a settembre 2015 il termine per cedere asset non strategici per altri 100 milioni rispetto ai già realizzati 150 (e arrivare così ai 250 milioni indicati nel piano industriale). In realtà, ad aver fatto riflettere RCS sull’opportunità di attendere per l’alienazione, come scritto, potrebbero essere stati anche i positivi risultati del gruppo radiofonico italiano che, in un anno tragico come il 2013, ha incassato dal mercato ben 78,7 milioni di euro, registrando una crescita del 6,3% sull’anno precedente (l’emittente regina, Radio 105, una vera e propria macchina per far soldi, ha generato 584.000 euro di utile). Il complesso aziendale cui appartengono le emittenti nazionali Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio è poi riuscito con successo a contenere le perdite sul 2012, che si sono ridotte a 6,2 mln di euro, rispetto ai precedenti 8,9 mln di rosso. Ed una ulteriore conferma della buona salute delle attività radiofoniche di Finelco viene del resto dall’esame del trend della raccolta pubblicitaria: la concessionaria captive del gruppo guidato da Alberto Hazan, 99 Pubblicità, ha registrato nel primo trimestre 2014 uno straordinario +11,7%, ancorché poi eroso dagli effetti dei terribili tre mesi successivi, permeati trasversalmente da una recrudescenza della crisi economica e dall’incertezza politica. Una riduzione comunque inferiore alla media settoriale, posto che ha permesso di segnare un +2,5% su un anno comunque positivo per Largo Donegani come quello scorso (fatturato complessivo 78,9 mln di euro, pari a +5,5% rispetto al 2012). (M.L. per NL)