Radio. Interferenze internazionali e Piano FM. Agcom: proseguiremo coordinamento con stati esteri per FM/DAB. Tra le righe del rapporto 2023

Media progress, FM/DAB

Nella recente Relazione annuale 2023, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha fornito aggiornamenti sul tema del coordinamento delle frequenze radiofoniche analogiche e digitali (FM/DAB) con gli stati esteri. Ed è tornata a parlare, anche se in maniera sottile, del controverso (ma normativamente previsto) Piano FM, per il quale è istituito il tavolo interistituzionale Banda FM (che si occuperà anche delle questioni interferenziali internazionali FM/DAB).

Con cautela…

Un problema, quello della FM, su cui il ministro delle Imprese e del made in Italy aveva fornito nei mesi scorsi rassicurazioni in ordine alla sua preservazione.

…ma il problema va risolto

Ma che, evidentemente, in un modo o nell’altro, va affrontato e risolto, considerata la presenza di norme cogenti di caratura internazionale.

Le intenzioni del MIMIT

Non è intenzione di questo Ministero avviare un piano di dismissione della radiodiffusione in tecnica analogica FM, concetto che ho già avuto modo di ribadire durante l’audizione alla Camera e al Senato sulle linee programmatiche per le telecomunicazioni.

Nella casa delle imprese non si parla di dismissioni

Questo Ministero è la casa delle Imprese e per tale motivo vogliamo rafforzare e sostenere le imprese del settore radio e ovviamente anche gli investimenti fatti”, aveva dichiarato il ministro Adolfo Urso in occasione del primo Tavolo permanente sulle comunicazioni elettroniche – settore radio tenutosi a Roma il 1° febbraio scorso.

tavolo comunicazioni elettroniche settore radio ministro urso - Radio. Interferenze internazionali e Piano FM. Agcom: proseguiremo coordinamento con stati esteri per FM/DAB. Tra le righe del rapporto 2023
Tavolo tecnico radiofonia presso MIMIT febbraio 2023

Sfondi FM/DAB

Un tema che però rimane sullo sfondo (anche più che sullo sfondo, a dire il vero), come ha spiegato Agcom nel suo rapporto, ribadendo che proseguirà “nell’azione di supporto e assistenza tecnica al MIMIT nell’ambito delle attività di cooperazione con gli Stati confinanti (good offices) in materia di coordinamento dell’uso delle frequenze per servizi di diffusione televisiva, radio FM e DAB”.

Gruppo Nazionale a valle della Conferenza WRC-23

Agcom, quindi, assicurerà la propria partecipazione “alle attività del Gruppo Nazionale, e ai nuovi gruppi e sottogruppi che saranno avviati, come di consueto, a valle della Conferenza WRC-23“.

PNAF-DAB

Per quanto riguarda l’adozione del PNAF-DAB (Piano Nazionale Assegnazione Frequenze per la radio digitale), l’Autorità, nel suo documento, evidenzia “che tale intervento regolamentare risulta di fondamentale importanza per lo sviluppo della piattaforma radiofonica digitale”.

Nuove risorse all’orizzonte?

E ciò “in quanto si tratta del primo piano nazionale di assegnazione organico ed esteso a tutto il territorio nazionale a seguito della totale liberazione della banda VHF-III dai precedenti usi televisivi nonché dell’acquisita maggiore disponibilità di risorse spettrali derivante dai nuovi accordi internazionali di coordinamento sottoscritti dell’Italia negli ultimi anni”.

Modifiche PNAF-DAB

L’Autorità, pertanto, “monitorerà il processo di implementazione del PNAF-DAB da parte del MIMIT, e potrà eventualmente modificarlo alla luce di eventuali cambiamenti derivanti dalla sottoscrizione di nuovi accordi in materia di coordinamento internazionale dell’uso dello spettro.

FM/DAB sull’adriatico

Con specifico riferimento alle attività del tavolo multilaterale adriatico finalizzate alla sottoscrizione di un nuovo accordo sulla ripartizione delle frequenze in banda VHF-III, l’Autorità continuerà a fornire il proprio supporto tecnico”.

Gruppo di lavoro Banda FM

“Sempre in tema di radiodiffusione sonora analogica proseguirà, inoltre, la partecipazione dell’Autorità alle attività del gruppo di lavoro Banda FM istituito presso il MIMIT per le attività di cui all’art. 50, comma 10, del decreto legislativo n. 208/2021”, rimarca l’Autorità in un passaggio sfuggito a molti operatori nella veloce disamina della relazione.

Il Piano FM

Quest’ultima norma, lo ricordiamo, prevede che “l’Autorità adotta il piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica analogica, tenendo conto del grado di sviluppo della radiodiffusione sonora in tecnica digitale.

Quadro in evoluzione

Nelle more di una effettiva diffusione della radiodiffusione sonora in tecnica digitale e dello sviluppo del relativo mercato, il Ministero, in coordinamento con l’Autorità, può procedere ad attività di ricognizione e progressiva razionalizzazione dell’uso delle risorse frequenziali in tecnica analogica in particolare al fine di eliminare o minimizzare situazioni interferenziali con i paesi radio-elettricamente confinanti ed incoraggiare l’efficiente uso e gestione delle radiofrequenze, tutelando gli investimenti e promuovendo l’innovazione”.

Ulteriori interventi

“Da ultimo, sulla base dell’evoluzione della normativa tecnica e regolamentare europea, di eventuali nuove disposizioni legislative in tema di spettro e della consueta collaborazione istituzionale con il MIMIT, potranno eventualmente rendersi necessari in materia ulteriori interventi, sia in termini di regolazione che di pareristica”, conclude sull’argomento Agcom. (M.R. per NL)

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