Slovenia a RSPG: “La giustizia italiana ignora i regolamenti radiofonici dell’ITU e di conseguenza gli operatori sloveni che utilizzano frequenze coordinate sono obbligati dai tribunali italiani a ridurre significativamente i loro parametri di emissione come mezzo per proteggere le stazioni italiane non coordinate”.
Italia: “Gruppo di lavoro istituito ai sensi del decreto legislativo 207/2021 sta lavorando per completare la relazione d’intervento prima della riunione WRC-23″ (il World Radiocommunication Conference che si terrà a Dubai dal 20/11/2023 al 15/12/2023).
Stallo
Nessun progresso sulle questioni interferenziali DAB+ e FM emerge dal rapporto della 62a riunione plenaria del 25/10/2023 al Radio Spectrum Policy Group (RSPG), gruppo consultivo fondato nel 2002 per la Commissione Europea su questioni relative allo spettro radio e composto da rappresentanti della commissione e degli Stati membri.
Novità in arrivo entro novembre
Tuttavia, a riguardo delle interferenze FM “L’Italia ha dichiarato che il gruppo di lavoro istituito ai sensi del decreto legislativo 207/2021 sta lavorando per completare la relazione d’intervento prima della riunione WRC-23″, cioè il World Radiocommunication Conference che si terrà a Dubai dal 20/11/2023 al 15/12/2023.
Coordinamento transfrontaliero
Gli incontri si sono svolti il 13/07/2023 ed il 25/09/2023, con discussioni che “hanno cercato di progredire sulle varie questioni di coordinamento transfrontaliero”.
Adriatico e Ionio al centro del DAB e della FM
Il Segretario generale del RSPG ha ribadito “l’importanza di concludere l’accordo sull’Adriatico e sullo Ionio per il DAB poiché ciò contribuirà a risolvere anche alcuni casi di problemi di interferenza FM”.
Questioni irrisolte
Tuttavia, dall’esito del consesso “restano irrisolte le questioni sollevate dalla Slovenia riguardo al raggiungimento di un’intesa comune con l’Italia sull’applicazione delle norme ITU“.
Soluzioni al vaglio dell’Italia
Per questo, “il 10 ottobre si è tenuto un incontro bilaterale moderato dai copresidenti del RSPG e con il sostegno della Commissione europea, durante il quale sono state individuate potenziali soluzioni per risolvere queste questioni bilaterali”, attualmente “al vaglio dell’Italia”.
Croazia e Slovenia vs DAB italiano
Dalla relazione del RSGP emerge la persistenza dei problemi di interferenza DAB segnalati da Croazia e Slovenia. “L’Italia continua a ritenere che le segnalazioni di interferenze DAB possano essere risolte attuando una soluzione temporanea basata sull’uso dei blocchi di frequenze 7C e 7D poiché questi blocchi non sono utilizzati nei paesi vicini. Soluzione potrà essere implementata in tempi brevi”.
Italia utilizzi altri blocchi di frequenza
Tuttavia, Croazia e Slovenia “si oppongono ancora alla soluzione temporanea proposta dall’Italia e hanno suggerito di utilizzare altri blocchi di frequenze registrati che attualmente non sono in uso. Nonostante queste obiezioni, l’Italia sta utilizzando queste risorse di frequenza”.
Slovenia: Italia utilizzi blocchi 7C e 7D durante transizione
Nello specifico, la Slovenia ha espresso “la necessità di utilizzare gli stessi blocchi di frequenze 7C e 7D durante il periodo di transizione” ed ha assicurato “accordi di coordinamento delle frequenze con tutti i paesi tranne l’Italia”.
Italia produca relazione su come intende allinearsi ad accordo DAB per regione adriatica e ionica
All’Italia è stato chiesto di fornire una relazione che “illustri in dettaglio come intende allinearsi all’accordo DAB per la regione adriatica e ionica una volta firmato” e chiarisca “chiaramente il processo che porta all’utilizzo di 7C e 7D, anche nel caso in cui tale accordo non sia finalizzato”.
Dettagli della relazione
La relazione richiesta all’Italia, nello specifico, dovrà:
a) indicare chiaramente come intende allinearsi all’accordo DAB per la regione Adriatico-Ionica una volta concluso e indicare quali blocchi di frequenze intende utilizzare in luogo di 7C e 7D;
b) chiarire il processo che porta all’utilizzo di 7C e 7D;
c) definire la durata prevista dei diritti d’uso per 7C e 7D;
d) indicare la linea che intende adottare per quanto riguarda 7C e 7D nel caso in cui non venga perfezionato l’accordo DAB per la regione Adriatico-Ionica.
La posizione italiana
Per parte propria, l’Italia ha anticipato che “l’unica soluzione per risolvere tempestivamente le interferenze segnalate da Croazia e Slovenia è l’utilizzo dei blocchi di frequenze 7C e 7D. Ciò si basa sul fatto che queste risorse di frequenza non vengono utilizzate nei paesi vicini”. È stato chiarito che questa soluzione “sarà temporanea fino alla firma dell’accordo DAB per la regione adriatico-ionica. Di conseguenza, a seguito della firma, il piano DAB nazionale italiano verrà modificato per porre fine al diritto d’uso di 7C e 7D e per allineare lo stesso piano a quello adottato per la regione Adriatico e Ionica”.
Riserve
Sul punto, Croazia e la Slovenia hanno confermato le proprie riserve sull’attuazione di questa soluzione ed espresso preoccupazione per il fatto che, nonostante le loro forti obiezioni, “i blocchi di frequenze 7C e 7D vengono utilizzati in Italia senza i necessari accordi di coordinamento. Tale utilizzo dello spettro radio costituisce una violazione delle norme ITU e del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche”.
Impedimenti
A riguardo, l’Italia ha ribadito che “non è possibile utilizzare blocchi di frequenze alternative, comprese quelle attualmente inutilizzate, poiché tali risorse di frequenza saranno utilizzate a tempo debito, in conformità con il piano nazionale DAB italiano”.
Rimpallo
Il ping pong è proseguito con l’annotazione che “Anche la Slovenia ha la necessità di utilizzare gli stessi blocchi di frequenze 7C e 7D il prima possibile e durante il periodo di transizione per il DAB. La Slovenia ha già coordinato con successo 7C e 7D con otto paesi, ma l’accordo con l’Italia è ancora in sospeso”.
San Marino d’accordo su modifiche GE06
A corollario, facendo seguito alle questioni esaminate nelle precedenti discussioni in seno al RSPG, l’Italia ha confermato “di aver ricevuto una lettera ufficiale da San Marino in cui si conferma che San Marino non si opporrà alle modifiche che verranno apportate al piano GE06″.
Slovenia e Italia: disaccordo ampio su FM
Circa la modulazione di frequenza, secondo il rapporto RSPG, lo stallo creatosi consegue alla “posizione assunta dalla Slovenia a causa della mancanza di un’interpretazione comune delle regole ITU definite dal Regolamento Radio“, nonché dalle “obiezioni dell’Italia alla richiesta della Slovenia di registrare ulteriori stazioni nel piano GE84” (l’Italia ha risposto ad una lettera inviata dalla Slovenia, ma le rispettive posizioni sono ancora divergenti).
Slovenia: Tribunali italiani ci ordinano di eliminare interferenze FM, ignorando regolamenti ITU
In particolare, la Slovenia ha ribadito che “anche la giustizia italiana ignora i regolamenti radiofonici dell’ITU e di conseguenza gli operatori sloveni che utilizzano frequenze coordinate sono obbligati dai tribunali italiani a ridurre significativamente i loro parametri di emissione come mezzo per proteggere le stazioni italiane non coordinate”.
La risposta italiana
Il piano d’azione richiesto dall’RSPG per risolvere i problemi di interferenza FM causati dall’Italia alla Croazia e alla Slovenia, secondo i rappresentanti italiani “non è stato sviluppato poiché il lavoro del gruppo di lavoro italiano che si occupa delle questioni FM non è ancora terminato. Il gruppo di lavoro italiano prevede di finalizzare la sua bozza di rapporto prima della WRC-23. Il contenuto di tale rapporto sarà comunicato al RSPG solo quando il rapporto sarà stato valutato dal Consiglio dei Ministri“.
Croazia e Slovenia: Italia ci mette troppo
Croazia e Slovenia hanno espresso il loro disappunto per il fatto che “il processo italiano stia richiedendo più tempo del previsto. Eventuali ritardi nell’ottenimento della necessaria autorizzazione sulle raccomandazioni di natura politica sono motivo di preoccupazione poiché ciò prolungherà l’attuazione delle misure per risolvere i problemi di interferenza. Sia la Croazia che la Slovenia hanno fatto appello all’Italia affinché acceleri il processo”.
Piano realistico e attuabile
È stato riconosciuto che il piano d’azione che il RSPG dovrà sviluppare “dovrà essere realistico e attuabile. Date le circostanze, tale piano d’azione potrà essere sviluppato solo una volta che il RSPG avrà ricevuto conferme sulle azioni che potrebbero essere intraprese dall’Italia per risolvere i problemi di interferenze dannose sulla base della relazione del gruppo di lavoro“.
Macedonia e Italia: revisione canalizzazione DAB
Relativamente alle questioni pendenti con la Macedonia del Nord, l’Italia ha dichiarato di aver “effettuato una revisione del piano di canalizzazione del progetto di accordo regionale DAB”. I risultati di questo processo, si legge nel rapporto, “sono stati condivisi con il gruppo Adriatico e Ionico il 12 luglio 2023 e discussi a lungo nella riunione di luglio. Il piano rivisto è stato ritenuto infattibile poiché la revisione non ha considerato le esigenze dei paesi confinanti con i paesi dell’Adriatico e dello Ionio”.
Malta e Italia: progressi su DAB
Nella relazione si annota come siano stati “compiuti progressi riguardo al caso di interferenza DAB segnalato da Malta sul blocco di frequenze 12C”. Tuttavia, “nonostante la situazione delle interferenze sia migliorata, verrà effettuata un’attività di misurazione congiunta con l’obiettivo di identificare la posizione del trasmettitore DAB che interessa Malta”. (M.R. per NL)
Documentazione
Qui la documentazione della 62a riunione plenaria dell’RSPG – 25 ottobre 2023
Parte 1
RSPG23-031 – Ordine del giorno dell’incontro RSPG #62
RSPG23-032 – Stato dei lavori relativo all’assegnazione delle bande pioniere del 5G
RSPG23-033 – Relazione sullo stato di avanzamento del sottogruppo sulla revisione tra pari e sulla cooperazione degli Stati membri in materia di autorizzazioni e riconoscimenti
RSPG23-034 – Rapporto sullo stato di avanzamento del sottogruppo sul futuro della banda UHF oltre il 2030
RSPG23-035 – Parere RSPG sulla strategia sull’uso futuro della banda di frequenza 470-694 MHz oltre il 2030 nell’UE
Parte 2
RSPG23-036 – Rapporto sullo stato di avanzamento del sottogruppo sui Good offices per assistere nei negoziati bilaterali tra gli Stati membri
RSPG23-037 – Rapporto sullo stato di avanzamento del sottogruppo RSPG sui cambiamenti climatici
RSPG23-038 – Rapporto RSPG sul ruolo della politica sullo spettro radio per contribuire a combattere il cambiamento climatico
RSPG23-039 – Relazione sullo stato di avanzamento del lavoro sullo sviluppo del 6G e possibili implicazioni per le esigenze di spettro e orientamenti sull’implementazione delle future reti a banda larga wireless
Parte 3
RSPG23-040 – Parere dell’RSPG sugli sviluppi del 5G e possibili implicazioni per le esigenze dello spettro 6G e indicazioni sull’implementazione delle future reti wireless a banda larga
RSPG23-043 – Rapporto sullo stato di avanzamento del sottogruppo RSPG sul decennio digitale
RSPG23-044 – Addendum sulle autorizzazioni satellitari al Parere RSPG sul futuro del settore delle comunicazioni elettroniche e delle sue infrastrutture
RSPG23-045 – Programma di lavoro RSPG 2024 e oltre