Radio. Interferenze FM: croati chiedono parola a NL. Ma poi spariscono. Tomaello (E-Sphera): sono loro che ci disturbano con antenne difformi

antenne direzionate verso l'italia tomaello

Tomaello: (E-Sphera): Accuse di disturbi a sloveni e croati prive di fondamento, lo ha stabilito anche il Ministero.  Questi signori hanno modificato i parametri tecnici dei loro impianti, con antenne direzionate verso l’Italia.
A Tinjan dovrebbero utilizzare un solo dipolo con 200 W ERP, ma operano con 13 pannelli in polarizzazione mista per 2KW.
L”attività ricognitiva del Ministero deve essere svolta su tutti, non solo sulle emittenti italiane.
Intanto NL, dopo il primo articolo, riceve una richiesta di replica da un player croato. Che, tuttavia, dopo ripetuti contatti, sparisce.

Paolo Tomaello intervistato da Newslinet

Dopo l’intervista a Claudio Tozzo, che ci aveva spiegato come in base alle sue rilevazioni la gran parte delle segnalazioni d’interferenze da parte di croati e sloveni non corrispondessero alla verità, abbiamo ricevuto in redazione un messaggio da parte di D.T.  di Radiocomm.

Wrong information?

La email, avente oggetto “Wrong Information in article” (informazioni erronee nell’articolo) proponeva di condividere con noi “real data“, i dati reali da loro rilevati. Venivamo anche invitati personalmente a effettuare insieme le misurazioni.

Disponibilità. Da una parte sola: quella italiana

Coerentemente con la linea editoriale di NL (e con i canoni deontologici giornalistici), abbiamo proposto un’intervista per chiarire la loro posizione e richiesto gli studi cui avevano accennato.
Risultato: silenzio radio (senza interferenze). In altre parole non ci hanno più risposto (nonostante i nostri solleciti, che ci riserviamo di pubblicare all’evenienza).

Noi andiamo avanti

Non ci rimane, quindi, che continuare ad approfondire la questione con chi è sul campo e (veramente) disponibile.
Lo facciamo oggi con Paolo Tomaello  procuratore delle società del Gruppo E-Sphera e responsabile tecnico delle emittenti Radio Company, Radio 80, Radio Padova, Radio Wow , Easy Network e Radio Valbelluna.

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Paolo Tomaello

L’intervista

(NL) – Ci hai detto che, più che causare interferenze, voi ne siete vittime…
(Paolo Tomaello) – Esatto. Eppure, nel passato, eravamo stati accusati di creare disturbi ed erano partite una serie di segnalazioni da parte delle emittenti slovene e croate. Fortunatamente non hanno avuto alcun seguito, in quanto prive di fondamento. Così, molte di queste, sono state archiviate dal Ministero. Invero, si trattava di misure di parte; tutte senza il previsto contraddittorio e, spesso, a dir poco fantasiose: realizzate in orari serali, in località poste a centinaia di Km dall’impianto italiano, non a vista con i loro impianti (ad esempio dietro a delle colline o chiese).

Tozzo+

Confermo tutto quello che vi ha raccontato Tozzo: abbiamo scoperto addirittura che l’antenna di misura da loro utilizzata era in tutt’altra direzione rispetto a quelle degli impianti interferenti.

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Frequenze incriminate

(NL) – Di che frequenze stiamo parlando?
(Paolo Tomaello) – Beh, le frequenze sono diverse: calcola che le segnalazioni sono state fatte non solo per il nostro gruppo, ma anche per altre emittenti venete, friulane, emiliane e nazionali. Decine e decine di segnalazioni. Interferenze principalmente slovene, ma anche croate.

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Autorizzato vs rilevato, Tinjan (SLO)

Dipolo più, dipolo meno…

A un certo punto questi signori hanno modificato i parametri tecnici dei loro impianti, utilizzando caratteristiche difformi. Cosa, tra l’altro, emersa anche a seguito delle denunce che abbiamo depositato e per le quali sono pendenti diverse cause presso i tribunali di Treviso e Trieste. Ad esempio, Monte Nanos (SLO) ha le antenne direzionate verso l’Italia: un impianto difforme rispetto a quanto dichiarato… Anzi, iscritto al piano di Ginevra.

Metro più, metro meno…

In certi casi hanno dichiarato impianti a 600 metri di quota, come Monte Kuk (SLO), mentre in realtà sono a 1200 metri, con le antenne verso l’Italia e con potenze sovradimensionate. A Tinjan (SLO) dovrebbero utilizzare un’antenna yagi in polarizzazione orizzontale 200 watt ERP (84 watt), ma stanno operando con 13 pannelli in polarizzazione mista e 2 KW (vedi foto).

Antenne direzionate verso l’Italia

Sul loro sito internet https://www.rtvslo.si/oz/oddajanje puoi vedere le loro postazioni trasmittenti: quasi tutte sono al confine italo-sloveno. E molti di questi impianti hanno sistemi radianti direzionati verso l’Italia. 

 

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La sentenza

Nella sentenza relativa alla causa R.G. 2880/2017 (E-Sphera S.r.L. vs Radiotelevizija Slovenija), si legge effettivamente quanto segue (giudice Dott.ssa Filomena Piccirillo): “Il Tribunale di Trieste (…) Inibisce, quindi, alla convenuta Radio Televizija Slovenija di interferire nell’area di Trieste e provincia le trasmissioni irradiate dall’attrice medesima tramite l’impianto in Conconello – Trieste sulla frequenza 99.100, e a tal fine ordina alla stessa di adottare le misure riduttive previste dal CTU alle pag. 41 e 42 della relazione depositata in data 25.06.2018 (“riduzione di 25 dB della potenza di irradiazione verso il versante italiano (angolazione circa 295°÷30° da Tinjan), limitato alla polarizzazione H, così da ricondurre la potenza di irradiazione in detta fascia angolare al valore di cui alla configurazione GE84 (-17dBk)”)“.

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Ma torniamo alla nostra intervista.

Verifiche

(Paolo Tomaello) –  Poi dobbiamo dire che le dichiarazioni fatte per il piano di Ginevra non sono mai state verificate da nessuno. ERP, quote, ecc.: nessuna verifica. Ora il ministero ha annunciato attività ricognitive. Queste attività dovranno essere anche a carico delle stazioni estere, non solo per le italiane.

Chi controlla chi?

(NL) – E’ un vostro auspicio o una certezza?
(Paolo Tomaello) – Eh, no: se si chiama attività ricognitiva la cosa e’ chiara: devono fare attività ricognitiva su tutti, non solo su di noi. Altrimenti si presume che loro, sloveni e croati, siano conformi. Senza prove.

Impianti conformi

Ricordo che le frequenze da noi utilizzate (in alcuni casi da oltre 40 anni) sono tutte con caratteristiche tecniche conformi e sopratutto autorizzate. Emissioni per le quali vengono pagati canoni di concessione, su cui sono applicati dipendenti e sulle quali si fondano aziende. Elementi che il Consiglio di Stato ha tenuto conto nel proprio parere e che il Ministero invece sembra voler ignorare.

Interessi nazionali

La coalizione che ha vinto le elezioni ha dichiarato di voler considerare prioritari gli interessi nazionali. Da NL sorveglieremo se nei fatti il futuro nuovo dicastero vorrà applicare anche alla vicenda interferenze questo teoricamente lodevole principio. (M.H.B. per NL)

 

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