Radio. Instagram: il mondo delle immagini in favore delle emittenti. 5 consigli per crearsi un pubblico

Instagram - Radio. Instagram: il mondo delle immagini in favore delle emittenti. 5 consigli per crearsi un pubblico

Se diversi anni fa la musica, il jingle e la tipologia dei talk erano alcune caratteristiche principali per l’identità di una radio, oggi dobbiamo includere i diversi social network che ramificano il nostro presente.
Queste cerchie sociali online non possono essere ritenute solo braccia allungate di una stazione radiofonica, ma attualmente contraddistinguono il concetto di brand, inteso come promozione e riconoscibilità della propria azienda nei confronti dell’utente (prima che ascoltatore).
Curare il proprio vestito social non richiede solo attenzione, ma una significativa strategia comunicativa. Capire e conoscere quale sia la migliore strategia da adottare richiede tempo, prove, fatica e un pizzico di fantasia. Perché non basta semplicemente voler riversare i propri contenuti online con il pretesto di credersi unici, ma ci vuole anche un po’ di sregolatezza, che permetta un ampio raggio di condivisione online.Instagram 2 300x200 - Radio. Instagram: il mondo delle immagini in favore delle emittenti. 5 consigli per crearsi un pubblico
Il discorso fatto finora è generalizzato ai diversi tipi di social network: Facebook, Twitter, Linkedin, ecc. Oggi, però, vogliamo focalizzarci su Instagram, in quanto il ‘figlio acquisito’ di Zuckerberg è uno strumento in controtendenza con l’essenza della radio in sé: da una parte la valorizzazione dell’immagine, dall’altra quella della voce. E sappiamo che immagine + voce crea la televisione, non la radio. È comunque possibile sviluppare il mezzo radiofonico utilizzando uno ‘arnese’ che ottimizza l’immagine prima ancora che la voce (basti pensare che all’inizio Instagram non permetteva di caricare i video e non aveva le Stories, ma era pura condivisione di scatti fotografici). Predichiamo attenzione su come declinare la propria identità in questo network online, poiché il rischio principale è creare un mondo non incline al proprio progetto.
Mettiamo subito le cose in chiaro: i seguenti 5 consigli per creare un pubblico su Instagram sono da considerarsi come una base da cui partire, poiché ogni emittente deve saper padroneggiare l’insta-dentity a seconda dei propri obiettivi editoriali. Inoltre, ogni “flusso social” radiofonico deve tener in considerazione se la propria identità sia adatta al pubblico di Instagram.

1 Piano editoriale – Non abbiamo scoperto l’acqua calda, ma Instagram è uno strumento di comunicazione, dove si fa comunicazione e si creano strategie di marketing volte alla promozione della propria azienda. Per questo motivo, serve un piano editoriale dedicato e preciso, con schede guida, obiettivi, pianificazioni e budget. Una radio che vuole sapersi promuovere attraverso Instagram deve considerare come utilizzare i vari tool disponibili (come le Stories, le dirette, i Boomerang) e su come valorizzare il proprio marchio, al fine di renderlo riconoscibile. Successivamente, si potrà pensare a strategie ancora più mirate.
2  Cosa pubblicare – Una regola generale da fissare è diversificare i propri contenuti dagli altri social network. Se ‘Radio X’ ha un account Facebook e uno Instagram, non dovrà mai riproporre gli stessi contenuti, nello stesso giorno e nella stessa ora in entrambe le piattaforme. Postare lo stesso contenuto su due social diversi, potrebbe far decidere all’utente di seguire uno solo tra i due account, e non entrambi come in realtà si vorrebbe. A questo si lega il concetto di sregolatezza: la possibilità di creare o utilizzare meme a seconda del topic del momento (esempio eclatante, onoranze funebri Taffo), divulgare citazioni con effetti grafici simpatici e identificativi, creare video e boomerang con adesivi particolari e così via. Ma da dove cominciare? Una radio potrebbe pensare alla pubblicazione di foto degli ospiti che intervengono ai microfoni, degli addetti ai lavori e del backstage. Il resto dipende da ciò che una radio vuole comunicare al pubblico.

3 Stile – In questo caso, lo stile è inteso in termini grafici. Esistere su Instagram significa anche avere un buon gusto nella scelta dell’immagine, avere pic di buona qualità e mostrare contenuti gradevoli e non troppo invasivi o sfocati. Per questo, è bene scegliere uno stile ‘esterno’ alle opzioni suggerite dal social network. Come sappiamo, IG ha una serie di effetti che possiamo utilizzare per poter modificare il colore, la nitidezza e la luminosità di una foto. Si trattano di sfumature standard, su cui noi non possiamo decidere più di tanto. Per questo, è bene utilizzare tool online esterni (ad esempio, Canva) grazie ai quali scegliere un proprio stile. Con il tempo, questa scelta brandizzerà la radio stessa.

4 Come rivolgersi al pubblico – Anche se la prima caratteristica di Instagram è l’immagine, c’è spazio anche per i copy (le didascalie presenti sul fondo dell’immagine). Anche se il testo viene messo in secondo piano, e viene letto molto sporadicamente (alle volte, quasi mai), bisogna saper scegliere una comunicazione tale da renderla d’impatto al primo colpo. Per fare un esempio, una radio deve chiedersi come vuole rivolgersi ai propri utenti, se usare il “tu” o il “voi”. E ancora, determinare di quante righe deve essere lungo un testo, al fine di non creare un copy troppo lungo: il rischio, è di risultare ‘noiosi’ e prolissi.
5 Utilizzo degli hashtag –  Qui gli hashtag servono, e anche molto (anche se ne possiamo utilizzare per un limite di 30 a post). Non dobbiamo però farci prendere troppo dall’ansia. Trattandosi di account aziendali, prima di tutto la radio deve saper creare i propri hashtag: ad esempio, ‘Radio X’ creerà l’hashtag #radiox, o ne creerà uno in funzione del proprio claim (#radioxsisente). Ovviamente, è possibile inserire hashtag più comuni e versatili (come #picoftheday, #photoofthemonth, #instaradio) per arrivare a un pubblico ancora più vasto (a cui potrebbe interessare il nostro progetto radiofonico), almeno nelle fasi iniziali. Quanto ci raccomandiamo, però, è di brandizzare anche gli hashtag, in modo tale da creare una vera e propria categoria attorno ad essi. (a cura di Consulenza Radiofonica nella persona di Angelo Andrea Vegliante)

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