Engine Radio avrà l’esclusiva radiofonica della 24 Ore di Le Mans, la prossima settimana.
Roberto Zeccara (project manager): siamo una radio soprattutto outdoor, presente sui circuiti più importanti ed agli eventi di maggior rilievo del motorsport. Raccontiamo il mondo delle corse davvero a 360°: non solo Formula 1 e MotoGP, ma anche rally, endurance, corse in salita e ogni altra disciplina trova posto nel nostro palinsesto.
Sintesi
La radio compilation si avvia al tramonto? Forse non necessariamente, ma gli analisti sono coerenti sulla necessità che la radiofonia valorizzi la propria diversità con le piattaforme di streaming audio on demand, facendo percepire il sentimento dietro la selezione musicale, ma anche la conduzione. Ma, ci si perdoni il banale gioco di parole, ad una condizione: bandire la mediocrità e l’ovvietà.
La radio deve tornare a fare la radio
La radio non è nata per essere una sequenza di brani musicali: farlo, oggi, significa regalare il mercato agli OTT, come Spotify e YouTube. La musica in radio è una componente (quasi sempre) essenziale; ma è un ingrediente della ricetta, che, come tale, non si può comporre di un solo elemento.
Parliamone
Abbiamo numerose volte discusso, negli ultimi tempi, dell’importanza del parlato in radio, in un momento in cui la competizione con le piattaforme di streaming audio on demand si fa più accesa, con proiezioni di sviluppo di fatturato che vedono le seconde aumentare con una proporzione notevolmente superiore alla prima.
La differenza
Ovviamente è il parlato che fa la differenza, non sono certo le risatine ed i riempitivi di spazi costituiti essenzialmente da ricicli di curiosità dai social. Parliamo di contenuti di spessore, di informazione qualificata.
Non solo news & talk
Anche se fare informazione non significa solo news & talk sull’attualità politica, economica, sociale. E farlo non significa abbracciare completamente la parola scartando la musica.
Il caso Engine Radio
Un caso interessante è sicuramente quello della milanese Engine Radio, edita da BVMedia, il più importante distributore italiano di prodotti broadcast che ha lanciato l’emittente con la doppia finalità di coprire un’area di mercato inespressa (quella dei motori alla radio) ma anche di testare e dimostrare ogni nuova tecnologia e tipologia di servizio innovativa per il mondo radiofonico.
Le firme
Engine Radio è una radio digitale distribuita in DAB+ in Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia, Campania e su tutte le piattaforme streaming. “Oltre all’aumento dei collaboratori e delle firme presenti in palinsesto (De Adamich, Ciccarone, Petrini, ecc…) Engine Radio avrà l’esclusiva radiofonica della 24 Ore di Le Mans, la prossima settimana”, spiega a NL Roberto Zeccara (primo da sinistra nella foto sopra), project manager di BVMedia, già station manager a Match Music e vicedirettore di Radio Monte Carlo.
Il palinsesto
“Da lunedì inizierà la marcia di avvicinamento all’evento. Ogni giorno alle 11,00, alle 16,00 e alle 20,00 (in replica) avremo speciali ed ospiti, curiosità sul circuito ed interviste ai piloti partecipanti, in collaborazione con la scuderia Ferrari.
Antonio Giovinazzi, Yfeie Ye, Antonio Fuoco, Antonio Coletta, Alex Martini, Ferdinando Cannizzo
Lunedì avremo in onda Antonio Giovinazzi, partecipante alla gara di quest’anno sulla Ferrari 499p, per poi ospitare, durante tutto l’arco della settimana Yfeie Ye, Antonio Fuoco, Antonio Coletta, Alex Martini, Ferdinando Cannizzo e tanti altri”, spiega Zeccara.
La genesi di Engine Radio
Ma quale è la genesi del progetto?
Ne parliamo col direttore editoriale Nicola Villani, tra i più conosciuti commentatori sportivi in Italia (Eurosport, RAI, Mediaset, Radio 101, R.I.N. Radio Italia Network)
“Engine Radio è una stazione music & info dedicata a chi ama i motori e il motorsport, a due e quattro ruote. Chi mi ha coinvolto in questa nuova avventura, tempo fa, mi fece giustamente notare che nel nostro Paese, per noi appassionati di motori, non esisteva niente del genere. E allora perché non creare una radio tematica, legata proprio a una passione tipicamente italiana?
Passione immensa per i motori
La passione per i motori nel nostro paese è immensa, qui si costruiscono le automobili e le moto più belle, vantiamo grandi campioni e autodromi tra i più conosciuti al mondo. L’Italia vanta anche eccellenze di assoluto rilievo nel settore automotive, così come in quello delle due ruote: abbiamo decisamente la credibilità necessaria.
Respiro internazionale
E poi confesso che siamo ambiziosi e stiamo già pensando di dare all’iniziativa un respiro più internazionale. Ma ogni cosa al momento giusto.
L’architettura
Ma quale è l’architettura contenutistica del progetto Engine Radio?
“Engine Radio racconta il passato, spiega il presente ed anticipa il futuro del mondo dei motori. La mobilità sta affrontando una profonda trasformazione: Engine Radio guida il proprio pubblico in questa transizione, per scoprire i vantaggi e le sfide di questo passaggio epocale.
Fare chiarezza
Oggi c’è ancora molta confusione in merito alle nuove tecnologie, a ciò che sta cambiando: la gente ha bisogno di più chiarezza, di più informazioni, per non temere i cambiamenti che saranno necessari.
Per questo offriamo alle case costruttrici, alle aziende del settore tecnologico, alle startup più interessanti e a tutti i più importanti player impegnati in questo ambito, un nuovo mezzo per fare informazione.
Outdoor
Un’altra singolarità del progetto è che Engine Radio è una radio soprattutto outdoor: sui circuiti più importanti e agli eventi di maggior rilievo del motorsport. Raccontiamo il mondo delle corse davvero a 360°: non solo Formula 1 e MotoGP, ma anche rally, endurance, corse in salita e ogni altra disciplina troverà posto nel suo palinsesto.
Spazio alle notizie
Vogliamo veramente che ogni appassionato, anche delle discipline più di nicchia, trovi su Engine Radio il proprio spazio, le notizie su ciò che ama di più.
La storia dei motori
Ma parlare di motori significa trattarne anche la storia, come sottolinea Villani, che richiama l’impegno di Engine Radio “a far scoprire il fascino della storia del motorsport, dai piloti, alle auto, dalle corse ai luoghi che hanno lasciato un segno indelebile. Su Engine Radio ci sono le storie delle auto e moto che hanno segnato un’epoca, lasciando un segno anche nella storia del costume e della cultura; quelle che, in alcuni casi, hanno saputo attraversare epoche, mode e decenni di storia.
Persone oltre ai motori
Vi sono anche le persone che, con la loro grande competenza tecnica unita all’estro e alla creatività, hanno segnato profondamente l’evoluzione dell’auto e delle corse.
Lasciare il segno
E poi ci sono i piloti che hanno lasciato un segno nella storia: non sempre sono diventati campioni del mondo o hanno vinto le gare più importanti, ma sono stati comunque protagonisti di storie straordinarie o episodi unici che li hanno fatti diventare delle leggende. Oggi si parla spesso di storytelling.
Storytelling
Ecco, noi cercheremo di raccontare tutto questo, nel modo giusto. Ci piace poter regalare qualche emozione e contagiare anche i più giovani, che certe auto le hanno viste solo nei videogames e di certi campioni hanno visto giusto qualche video su YouTube.
Motor influencer
Vogliamo diventare un nuovo riferimento per chi ama i motori, una guida utile ma anche lo spazio ideale per chi ama semplicemente sognare. Ciò a cui teniamo molto è anche l’autorevolezza, la competenza di chi farà parte della nostra squadra.
Motivo in più
Perché questo possa offrire a tutti un motivo in più per ascoltare Engine Radio.
Empatia
E poi ci piace anche l’idea di poter riuscire a trasmettere la nostra grande passione. E’ quella che ci unirà al pubblico.
Musica…
E la musica? “Sicuramente: i nostri contenuti saranno accompagnati da un’accurata selezione musicale, pensata soprattutto per chi viaggia, chi si muove o semplicemente si sposta ascoltandoci con il proprio device personale.
… guai se non ci fosse
Guai se non ci fosse la musica: io sono il primo che macina molti chilometri in auto e non potrei mai farne a meno. Qui a Engine Radio c’è chi conosce molto bene la musica e le esigenze di chi ascolta la Radio“, conclude Villani. (M.R. per NL)