I volumi dell’indagine TER 2018, pur confermando una sempre maggiore ingerenza sull’ascolto complessivo delle stazioni nazionali, premiamo nel Lazio una storica emittente oldies, RTR 99, che performa molto bene al mattino con una notevole fidelizzazione dell’utenza.
RTR è peraltro una delle radio locali più impegnate sulla multipiattaforma, altro fenomeno esaltato dai dati TER, nello specifico per quanto attiene alla visual radio. Ne parliamo con Carlo Bonarrigo, editore della stazione per comprendere le ragioni dell’ottimo risultato.
(Newslinet) – Secondo il TER 2018 RTR 99 è tra le emittenti laziali più fidelizzanti….
(Carlo Bonarrigo) – Sì. RTR 99 canzoni e parole fuori dal coro inizia ad essere tra le radio più seguite. Non siamo i più sintonizzati, ma sicuramente molto ascoltati. Mi riferisco al fatto che i nostri ascoltatori sentono veramente la radio con attenzione e non in sottofondo. Siamo in assoluto la prima radio con enorme distacco per tempo di permanenza all’ascolto.
(NL) – La metodologia di rilevazione del TER è però basata su un modello, quello delle interviste telefoniche CATI, piuttosto datato, che secondo alcuni premia più la notorietà del marchio che il reale ascolto, senza considerare che i dati pervengono a mesi di distanza, quando è troppo tardi per correggere il tiro ma anche per sfruttare scelte rivelatesi vincenti. Non sarebbe ora di introdurre il meter?
(CB) – Bisogna essere sinceri. Se è vero che siamo primi nella permanenza e siamo a ridosso di top radio con alcune trasmissioni, è anche vero che nel giorno medio dobbiamo ancora migliorare e tanto. La percezione è che ci siano più ascolti di quelli certificati. Ricevendo anche una media di 650 wapp al giorno che è un numero credo superiore a radio nazionali. Ci sentiamo penalizzati in effetti e credo che sia ora di passare e introdurre il meter. Cosi i discorsi saranno quasi a zero e ci avvicineremo alle verità onde evitare le polemiche.
(NL) – L’ultima indagine ha premiato indubbiamente la multipiattaforma, con una crescita consistente dei device tv (visual radio) ed IP (tablet/pc/smartphone), piattaforme su cui RTR 99 ha scommesso da tempo….
(CB) – Stiamo lavorando sul nostro canale 680 sul mux di Gold tv. Veramente una bella copertura. Ci siamo avvicinati alla tv con qualche scetticismo. Dopo un anno abbiamo capito molte cose e le tante ancora da fare. Ora abbiamo una ottima qualità video. Senza quella l’idea sarebbe rimasta di un vorrei ma non posso. Diciamo che ci stiamo iniziando a togliere qualche soddisfazione anche sulla televisione.
(NL) – Quindi svilupperete la visual radio?
(CB) – Come ho detto prima ci stiamo lavorando. C’è diffidenza per gli investimenti in tv ma questo accade perché ancora non c’è la giusta mentalità. Ancora un po’ di pazienza.
(NL) – Progetti di sviluppo?
(CB) – Provare ad allargare la copertura su qualche provincia importante ancora in FM visto che la tv già copre quasi tutto. I passi si faranno e poi chissà, forse su Sky. Ma amo fare i passi lunghi come la mia gamba. Se sarà possibile si farà.
(NL) – Ogni editore radiofonico ha un sogno nel cassetto: il tuo qual è?
(CB) – Dopo aver visto negli studi i più grandi artisti da Baglioni, Ranieri, Pooh, Renato Zero e altri devo dire che tante soddisfazioni sono arrivate. Mi piacerebbe più rispetto da parte dell’industria musica o quel che ne rimane, nei confronti delle radio che non dovrebbero essere solo chiamate per chiedere passaggi ma coinvolte in tutto. (E.G. per NL)