Come precedentemente annunciato, la Tavolo Editori Radio, la società partecipata da editori radiofonici pubblici e privati, ha pubblicato oggi tutti i dati dell’ascolto radiofonico relativi al secondo semestre 2019 e all’intero anno 2019 dell’indagine Radioter 2019.
Uno degli aspetti più rilevanti è l’ascolto per device, da cui si evidenzia l’ennesimo balzo in avanti della fruizione radiofonica attraverso piattaforme diverse dalla modulazione di frequenza, in particolare la tv, con la cd. visual radio DTT.
Dettaglio dei volumi
I volumi contengono i seguenti dati di ascolto del secondo semestre 2019 e dell’intero anno 2019:
– Ascoltatori nel giorno medio;
– Ascoltatori per fasce orarie di tre ore;
– Ascoltatori per fascia di un’ora;
– Ascoltatori nei 7 giorni;
– Durata media di ascolto;
– Ascoltatori per luoghi e device;
– Ascoltatori per quarto d’ora.
Multipiattaforma continua propria affermazione
Grande attenzione è ovviamente riservata in Radioter 2019 all’ascolto per device, da si evidenzia l’ennesimo balzo in avanti della fruizione radiofonica attraverso piattaforme diverse dalla modulazione di frequenza, in particolare la tv, con la cd. visual radio DTT.
Nel dettaglio del dato annuale, sale l’ascolto via pc/tablet (1.088.000 rispetto ai 936.000 del 2018) insieme a quello con smartphone (2.956.000 contro 2.287.000), mentre si compensano tra loro gli ascolti coi mezzi tradizionali. Il ricevitore radio, infatti, in Radioter 2019 sale da 9.931.000 a 11.003.000 (ricordiamo però che la ricezione anche in questo caso può riguardare tre piattaforme: FM, DAB+, IP), mentre l’autoradio scende da 25.134.000 a 25.056.000, fatto di per sè piuttosto curioso, posto che l’auto è il luogo per definizione dove la radio ha il maggiore ascolto.
Ma a crescere sensibilmente, come dicevamo, è soprattutto la visual radio DTT: 3.999.000 contro i 3.353.000 del 2018, cui si aggiungono le emissioni solo audio che salgono a loro volta da 940.000 ascolti a 1.170.000, per un totale di ben 5.169.000 utenti su un complesso di 34.849.000. Da annotare, infine, la crescita del dato “altro” (che dovrebbe consistere negli smart speaker), che cresce da 93.000 a 146.000. (E.G. per NL)