UPA (Utenti Pubblicità Associati) non ha gradito il suo coinvolgimento nella dichiarazione resa dal presidente del Tavolo Editori Radio s.r.l. (TER) Nicola Sinisi con la quale, a seguito dell’atteso cda, si confermava, pur non assegnando una data precisa, la pubblicazione dei dati del primo semestre 2017 dopo un lungo periodo di assenza di informazioni sul ritardo maturato.
L’associazione degli investitori pubblicitari contesta in particolare l’infondatezza della dichiarazione del TER in cui si afferma che “UPA vorrebbe essere cliente degli istituti di ricerca” e non committente”.
“UPA ha sempre rispettato il lavoro degli istituti nella esecuzione delle ricerche vagliando quanto da loro fornito come servizio a supporto di metodologie e obiettivi definititi dalle Jic (Joint Industry Committee) cioè da tutte le componenti il mercato dell’advertising (mezzi, aziende, centri media e agenzie). Questa impostazione è riconosciuta anche dalle Authority ed è lo strumento che ha reso possibile nel tempo la migliore evoluzione nelle ricerche. E’ quanto si sta facendo in Auditel, Audiweb, Audipress, Audioutdoor, Audimovie utilizzando tecnologie e metodologie sempre più avanzate per ottenere risultati certi, indipendenti, con cadenze predefinite e costanti in modo da fornire al mercato dati credibili e sempre aggiornati. Risulta quindi incomprensibile e fuorviante l’affermazione di cui sopra rispetto al ruolo che Upa ha nel sistema delle Audi”, spiega nella nota l’UPA.
Un comunicato che marca la presenza di una situazione di scarso dialogo tra i due enti e, in qualche modo, di un velato scetticismo a riguardo della roboante affermazione di Sinisi: “Stiamo mettendo in piedi una rilevazione così accurata e precisa che può competere con la cosiddetta misurabilità del web”.
Intanto più fonti hanno riportato l’indiscrezione riguardante la nomina da parte del TER di un advisor, di fatto un revisore (forse un professore in statistica), per la validazione della correttezza dei dati fin qui raccolti ai fini della prossima pubblicazione degli ascolti dei due trimestri del 2017 (che, secondo alcuni, potrebbero anche essere “mobili”). (E.G. per NL)