Questa mattina il periodico Il Giornale d’Italia ha pubblicato una notizia esclusiva secondo cui Radio Rai, dopo l’uscita dal Tavolo Editori Radio s.r.l., la società (partecipata solo da editori radiofonici) che cura l’unica indagine condivisa sull’ascolto della radio in Italia, avrebbe “intenzione di utilizzare un metodo di rilevazione innovativo, simile all’auditel della TV, in possesso della società Noto Sondaggi che negli anni ha già sperimentato il servizio con ottimi risultati”.
Noto Sondaggi
Il Giornale d’Italia ha poi rincarato la dose, aggiungendo che “viale Mazzini si è messa a chiedere a tutti i maggiori editori che il sistema di rilevazione dell’ascolto si uniformi alle nuove tecnologie. Ovvero al sistema di Noto Sondaggi”.
Suggestiva, credibile
La notizia de Il Giornale d’Italia è suggestiva e credibile, visto lo stato dei rapporti tra RAI e TER, degradati a lotta giudiziaria (e non solo).
… e destituita di fondamento
Peccato, però, che sia destituita di fondamento, come Newslinet ha potuto immediatamente verificare con affidabili fonti interne RAI.
Ma qualcosa sta succedendo
Ciò non significa che non stia succedendo qualcosa e che magari ci siano stati dei contatti anche con Noto Sondaggi, anche se ciò non ci è stato confermato dalla nostra fonte.
Agcom conferma che così non va
Certamente la dura presa di posizione di Agcom su TER nella sua relazione annuale 2023 lascia presagire sviluppi in più direzioni sulla controversa vicenda.
I silenzi confermativi
Come le bocche cucite di tanti player radiofonici, normalmente loquaci, interpellati da NL, fanno intendere. (M.L. per NL)