Questo periodico, nelle scorse settimane, ha sensibilizzato gli operatori sulla pericolosa operazione di riesumazione della defunta Audiradio, l’istituto per le indagini sugli ascolti radiofonici naugrafato 5 anni fa in un mare di polemiche.
La domanda da noi posta era retorica: ha senso ora che il settore si è consolidato su una nuova indagine (Radio Monitor di Eurisko) introdurre un altro rilevatore col rischio di duplicazioni, confusioni ed impasse connessa al nuovo start-up? Non sarebbe meglio perfezionare il modello vigente, peraltro ricalcato su quello delle rilevazioni telefoniche di Audiradio (certamente pressapochista, scarsamente dinamico e decisamente anacronistico nell’epoca delle profilazioni estreme dall’utente)? L’invito di NL è stato raccolto dall’associazione CNRT, che ha inviato un’email agli editori radiofonici del seguente tenore: "Anche se il tema in oggetto potrebbe essere per te di scarso interesse, i risultati, legittimi o illegittimi, giusti o sbagliati che siano, si ripercuotono anche sulle emittenti radiofoniche locali che, per svariati motivi, non vi prendono parte. Non è una novità che anche le più piccole aziende, prima di stipulare un contratto, chiedano di sapere quanti ascoltatori abbia la radio. E’ opportuno ricordare che Audiradio implose nel 2011 per poi fallire lasciando per qualche anno, prima dell’avvento di Eurisko che ne “colmò” il vuoto, la radiofonia allo sbando. La situazione, oggi non è molto diversa. Il tema è tornato all’attenzione dell’Agcom che sarebbe intenzionata a dare il proprio benestare ad una Audiradio bis, che “opporrà” i propri dati a quelli di Eurisko, al cui interno sembrano aver già trovato posto la Rai, alcune Radio nazionali ed i rappresentanti di alcune associazioni di categoria (RNA, FRT, Aeranti-Corallo) mentre altre associazioni, debolmente, si oppongono o non si esprimono. CNRT – Terzo Polo Digitale intende conoscere quale sia la visione dell’Editore radiofonico i cui interessi non sempre sono correttamente rappresentati da certe associazioni. Per questo motivo ti saremmo grati se in modo sintetico ma esaustivo ci facessi pervenire a strettissimo giro un tuo personale punto di vista ed una concreta proposta in merito ad una possibile metologia da utilizzare per la rilevazione degli ascolti della radio locale in Italia. In attesa di un tuo tangibile contributo ci permettiamo di ricordare che un grande della musica italiana diceva: “la democrazia è partecipazione” (G. Gaber)". (M.L. per NL)