Audiradio S.r.l. approva il piano AudiRadio 2025 e rilancia la rilevazione d’ascolto radiofonico con un approccio ibrido. La nuova indagine, frutto della interazione tra GfK Italia, IPSOS ed Altlab, integra il metodo CATI con un’analisi censuaria tramite SDK per tracciare le abitudini d’ascolto digitale audio e video. In attesa di ulteriori dettagli sui costi di iscrizione, la divisione delle rilevazioni tra radio nazionali e locali mira a ridurre il carico sugli intervistati, mentre restano da definire eventuali strumenti di allineamento con i dati TER 2024. Ecco il quadro della situazione a meno di due mesi dalla chiusura dell’attuale indagine.
Sintesi
Audiradio S.r.l., riunitasi nel Consiglio di Amministrazione del 22/10/2024, ha deliberato di approvare la ricerca CATI AudiRadio 2025 nei termini proposti congiuntamente dagli istituti di ricerca GfK Italia S.r.l., IPSOS S.r.l. e Altlab S.r.l..
La Ricerca AudiRadio 2025, nella sua completezza e coerentemente con quanto previsto nella RFP, recepirà e integrerà la parte di indagine con metodo CATI con quella espletata con modalità censuaria SDK relativamente alla componente d’ascolto radio (audio e video) generata attraverso device digitali. Tuttavia non è ancora noto se i costi di iscrizione di Audiradio 2025 varieranno rispetto a TER 2024, curata dall’uscente ERA (Editori Radiofonici Associati, ex Tavolo Editori Radio), le modalità di divisione dei percorsi di rilevazione dell’AQH, della reach nel giorno medio e della reach settimanale tra le radio nazionali e locali (negli intenti, lo sdoppiamento dei percorsi tra radio nazionali e locali consentirà di ridurre il numero medio di radio sollecitate all’intervistato e la durata delle interviste) e se, ove necessario, saranno previsti strumenti di allineamento dei dati TER/Audiradio.
Il layout di AudiRadio 2025
Secondo il prospetto reso noto nell’estate scorsa dalla nuova società di rilevazione, la ricerca AudiRadio 2025 dovrà “assicurare un adeguato equilibrio tra la necessità di dare continuità e stabilità alla currency e l’opportunità di adottare metodologie di nuova generazione per rilevare i consumi delle forme d’offerta digitali, misurare le metriche principali di ascolto: Giorno Medio (GMI), Quarto d’Ora Medio (AQH) e 7/14/28 Giorni, assicurare una maggior frequenza e una maggiore tempestività dei rilasci periodici rispetto ai tempi della attuale ricerca”.
Sostenibilità
AudiRadio 2025 – nonostante le innovazioni, sarà aperta solo ai concessionari FM e non ai nativi digitali (anche se il presidente Martusciello aveva dichiarato a questo periodico la possibilità di una apertura che, a questo punto, non sarà prima del 2026) – dovrà inoltre “includere la nuova currency della radio nel “sistema integrato delle Audi”, auspicato da Agcom, per ottenere proficui vantaggi dalla mutua condivisione di asset strategici, essere economicamente sostenibile per le radio nazionali e locali che intendano iscriversi alla ricerca”, tenuto conto di un costo stimato in 2,6 mln di euro.
Caratteristiche di base della nuova indagine AudiRadio 2025
La Ricerca Audiradio 2025, si fonderà (come l’attuale TER 2024) su una rilevazione CATI (Day After Recall) mantenendo “un percorso comune a tutte le radio per la rilevazione delle coperture cumulate fino a 28 giorni e dividere i percorsi di rilevazione dell’AQH, della reach nel giorno medio e della reach settimanale tra le radio nazionali e locali.
Sdoppiamento
Lo sdoppiamento dei percorsi tra radio nazionali e locali consentirà di ridurre il numero medio di radio sollecitate all’intervistato e la durata delle interviste”.
SDK
La novità, che NL aveva per primo anticipato l’anno scorso, quando ancora si parlava di una modifica dell’indagine TER e non della costituzione di un nuovo soggetto, è l’introduzione di una “metodologia censuaria passiva – tramite SDK – per la componente d’ascolto radio (audio e video) generata attraverso device digitali.
Uniformazione
Questo per uniformare la rilevazione della Radio Digitale alle rilevazioni digitali degli altri JIC”.
Universi di Riferimento
Per gli Universi di Riferimento verrà utilizzato il dato Istat e potrà essere utilizzata la Ricerca di Base unica di Auditel Audicom opportunamente integrata. “Per la profilazione e l’individualizzazione dei dati Digital on-demand si potrebbero impiegare il costituendo panel digital di Audicom (per i device personali) e il focal meter panel di Auditel (per le tv connesse), purché con la dovuta attenzione ai profili di rappresentatività del fenomeno radio”, si legge nell’illustrazione del progetto AudiRadio 2025.
Monitoraggio del sistema
“Si continuerà comunque a guardare con attenzione all’evoluzione tecnica e alle esperienze europee di applicazione di nuove metodologie di rilevazione dell’ascolto della radio, in particolare in riferimento al DAB+, valutando la possibilità di introdurre diverse fonti di dati censuari di ascolto e, al contempo, la sostenibilità economica per tutto il comparto”, annotava Audiradio nella sua illustrazione estiva.
Ascolto digitale
La nuova indagine analizzerà il dettaglio della fruizione digitale (ascolto da sito, da app, da smart speaker, smart tv, ecc.) e prevedrà una sezione facoltativa che presume domande relative a quanto chi ascolta la radio è anche ingaggiato dalle attività digital e social delle emittenti e alle abitudini di utilizzo dei diversi device e domande relative alla Digital Radio (DAB+).
Device digitali
Nel dettaglio, si indentificherà l’ascolto via PC/tablet, telefono cellulare/smartphone, apparecchio radio, autoradio, canale televisivo della radio (con immagini in movimento); tv solo audio (senza immagini in movimento), via smart speaker/assistente vocale (es. Google Home, Alexa), “altro”, “non ricorda”.
Piattaforme
Relativamente alle piattaforme utilizzate, sarà sondato l’ascolto con sito internet della radio (player), dall’app della radio, da altro sito web, da altra app (es. aggregatori), canali social e “non ricorda”.
Dettaglio della metodologia
Come detto, la tecnica di rilevazione di AudiRadio 2025 si fonderà su interviste telefoniche (metodo CATI) su un campione rappresentativo della popolazione di riferimento, raggiunto sia su telefono fisso sia mobile.
Universo di riferimento
L’universo di riferimento sarà la popolazione italiana di 14 anni e oltre, presente sul suolo italiano identificato da un campione di almeno 80.000 casi annuali lungo 4 trimestri.
Classi
Le classi di età saranno 14-17 anni; 18-24 anni; 25-34 anni; 35-44 anni; 45-54 anni; 55-64 anni; 65 anni e oltre. L’ampiezza demografica dei Comuni viene campionata in base alle seguenti classi: fino a 10.000 abitanti; da 10.000 a 30.000 abitanti; da 30.000 a 100.000 abitanti; da 100.000 a 250.000 abitanti; oltre 250.000 abitanti. Qui per approfondimenti. (M.R. per NL)