Mentre il nostro Ministero dello sviluppo economico si prepara(va) a spegnere progressivamente gli impianti FM (incompatibili con emissioni estere coordinate) e (addirittura) a realizzare con 30 anni di ritardo il Piano FM, in UK il Governo elabora le linee guida per la sopravvivenza della Radio contro gli OTT.
Uno studio commissionato dal governo UK rivela, pur con una rassicurazione non assoluta, che non dovrebbe esserci uno switch-off FM-AM/DAB+ prima del 2030. Ma solo per tutelare “gli anziani, i vulnerabili e le persone nelle comunità remote affinché possano accedere a notizie e intrattenimento essenziali“. Ergo, non perché l’analogico sia fondamentale per i restanti target…
Tuttavia, il sistema necessita di misure protettive perché entro il 2035 tutto sarà cambiato.
AM ascoltata solo dal 3% della popolazione
D’altra parte, la radio AM in UK rappresenta già “meno del 3% di tutti gli ascolti” e alle emittenti viene raccomandato di “sviluppare un piano per dismettere” i servizi (AM) nazionali.
Smart speaker a crescita esponenziale
L’attenzione del Regolatore, piuttosto, è proiettata sugli smart speaker il cui 64% del consumo audio è costituito dalla radio in diretta. Lo Studio britannico stima che entro il 2035 il 50% dell’ascolto Radio in UK avverrà tramite tali dispositivi.
Digital Radio and Audio Review
Il Digital Radio and Audio Review, questa la denominazione della ricognizione disposta dal Governo UK sul sistema radiofonico, ha appurato che gli smart speaker Amazon Echo e Google Home sono utilizzati da un terzo di tutti gli adulti e svolgono un ruolo centrale in molte delle loro vite, nonostante siano disponibili solo da circa cinque anni.
Misure protettive per salvare la radio dagli OTT
Sul punto, il Rapporto raccomanda al Governo l’introduzione di misure protettive per garantire l’accessibilità delle stazioni radio britanniche in modo che i loro contenuti siano trasmessi su piattaforme tramite dispositivi connessi quali, appunto, smart speaker e sistemi di infotainment per auto.
Radio sempre più ascoltata senza radio
Ciò in quanto la radio è sempre più ascoltata tramite piattaforme tecnologiche piuttosto che con i tradizionali apparecchi radio.
Julia Lopez: cambiamento notevole in 10 anni dell’ascolto radio
Il ministro dei media Julia Lopez ha dichiarato a riguardo del report: “Le abitudini di ascolto della radio sono cambiate notevolmente negli ultimi dieci anni, con una scelta di ascoltatori più ampia che mai grazie alla crescente disponibilità di audio on-demand e al successo dello sviluppo della radio digitale DAB.
60% ascolto radio via DAB o piattaforme IP
Ora ci sono più di 570 stazioni disponibili su DAB in tutto il Regno Unito, oltre a migliaia di stazioni online e più di 300 stazioni analogiche. Circa il 60% di tutto l’ascolto radiofonico avviene tramite DAB o un’altra piattaforma digitale e lo Studio conclude che il DAB sosterrà l’ascolto almeno fino il 2030 (e forse oltre).
Amazon e Google controllano il 95% degli smart speaker
Amazon, Google e Apple attualmente forniscono oltre il 95% degli smart speaker e la ricognizione rileva che non c’è nulla nelle normative vigenti per impedire alle piattaforme tecnologiche di limitare l’accesso alle stazioni in UK (comprese – anzi, soprattutto – le piattaforme connected car, ndr).
Radio analogica residuale
Altre ricerche, inoltre, hanno rilevato che l’ascolto della radio analogica rappresenterà solo dal 12 al 14% di tutti gli ascolti radiofonici entro il 2030. Tuttavia, l’FM, in particolare, rimane molto apprezzata dal target più avanti con l’età, che guida auto più vecchie o vive in aree con copertura DAB limitata”. (E.G. per NL)