Il management del colosso radiofonico USA Audacy, ex Entercom, che nel 2010 aveva acquisito Radio.com e CBS Radio (230 stazioni radio in 46 mercati, secondo solo al gruppo iHeart Media), si dichiara fortemente preoccupato che nei prossimi mesi le entrate pubblicitarie possano diminuire ancor di più del 9% del primo trimestre (che ha totalizzato 159 milioni di dollari per il compato radio).
La progressiva perdita del target giovanile (in particolare degli adolescenti) riduce la raccolta della pubblicità nazionale. Tiene (ma scende comunque) la pubblicità locale, rivolta ad un pubblico più adulto.
Analisti: “Far finta che la radio sia ancora un mezzo per i giovani non fa bene al mercato. Si prendono in giro inserzionisti ed investitori. Ma, soprattutto, ci si scava la fossa da sé”.
Il report preoccupante del primo trimestre 2023 di Audacy
Nel suo ultimo report finanziario, Audacy ha infatti dichiarato entrate nette per 260 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023.
-5,7% vs 2022, che già era negativo
Un volume che equivale a -5,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando i conti erano già preoccupanti.
Male soprattutto il mezzo radio in sé
Nel dettaglio, le entrate spot per la radio sono state di 159 milioni di dollari, in calo del 9%, mentre il digital audio ha totalizzato 56,9 milioni, in calo del 2% (grazie al trend opposto dei podcast, che hanno prodotto un +14%).
Rischio delisting
Le perfomance negative hanno indotto una perdita netta di 35,9 milioni di collari sul primo trimestre 2023, tanto che Audacy, che rimane fortemente indebitata (2 miliardi di dollari), spera di effettuare un frazionamento azionario per evitare il delisting dalla Borsa di New York.
Pubblicità nazionale in forte calo a causa dell’assenza del target degli adolescenti
Analizzando più a fondo la questione, si scopre che la pubblicità locale continua a sovraperformare in modo significativo su quella nazionale. Mentre le vendite di annunci locali sono infatti diminuite di circa il 5% nel primo trimestre, gli spot nazionali sono scesi drasticamente su base annua.
Target giovanile in allontanamento
Soprattutto a causa dell’allontamento dal mezzo radiofonico dei più giovani.
Field (AD Audacy): venti contrari del mercato pubblicitario
David Field, AD di Audacy ha parlato di “venti contrari del mercato pubblicitario che hanno un impatto sulle aziende di tutto il panorama dei media” durante la conferenza trimestrale con gli analisti finanziari.
Detowering
La società, che ha visto la recente uscita di diversi dirigenti in ruoli chiave, oltre ai massicci licenziamenti di personale non apicale in corso, ha completato la vendita di torri di trasmissione per 17 milioni di dollari nel primo trimestre.
Disimpegno immobiliare
Si prevede di concludere presto ulteriori vendite immobiliari (si dice per 25 mln di dollari), afferma Field.
Ridurre gli spazi fisici
“Stiamo cercando opportunità significative per ridurre le spese nel tempo, mentre, al contempo, agire in modo rilevante sull’esigenza di occupazione immobiliare e capitalizzare le nuove tecnologie”.
Piattaforme digitali proprietarie
Il riferimento dell’AD di Audacy è alle installazioni di app multifunzionali (live streaming, catch up radio, visual radio, podcast), aumentate del 23% rispetto all’anno precedente e delle sessioni audio mensili cresciute dell’11%.
Prospettive cupe
Nel rapporto trimestrale, Audacy afferma che “la domanda pubblicitaria dal primo trimestre continua a diminuire e l’azienda teme che possa peggiorare prima di riprendersi”. “Il ritmo di decrescita nel secondo trimestre è infatti del 7%”, afferma Field, sebbene la società stia registrando un miglioramento nel settore automotive, la più grande categoria di annunci dell’azienda.
Il nodo della ristrutturazione del debito
Diversi analisti finanziari ritengono che Audacy debba ristrutturare il proprio debito o addirittura affrontare l’insolvenza sui prestiti entro la fine dell’anno.
Rischio solvibilità
Il CFO Rich Schmaeling ha ulteriormente affrontato la questione della solvibilità durante la difficile riunione con gli investitori: “Le attuali prospettive (del mercato pubblicitario) aumentano il rischio che potremmo non essere in grado di sostenere il rispetto dei patti di mantenimento nei prossimi 12 mesi e questa incertezza ha portato l’azienda a includere una divulgazione sulla sua capacità di continuare come un’azienda in funzionamento nelle note a piè di pagina del suo bilancio nel nostro primo trimestre 10Q che sarà depositato più tardi oggi”.
Negoziazioni con istituti di credito
Audacy si dichiara “pronta ad avviare discussioni con gli istituti di credito per esplorare il rifinanziamento e la strategia per gestire le proprie passività”. Schmaeling ha gelidamente concluso il suo intervento così: “Gli istituti di riferimento sono storicamente stati disponibili a modificare gli accordi per alleviare la sofferenza durante i periodi di recessione; ma non può esserci alcuna garanzia che siano disposti a fornirlo in futuro”.
Prendersi in giro
Diversi analisti finanziari puntato il dito sulla cattiva gestione finanziaria del superplayer americano, evidenziando l’incapacità di gestire la riduzione dei costi fissi nel tempo e sulla tendenza (tipica non solo dell’ambiente radiofonico USA) di sottovalutare il cambiamento della fruizione del medium. “Far finta che la radio sia ancora un mezzo per i giovani e che il periodo delle vacche grasse non si sia concluso ani fa, non fa bene al mercato. Si prendono in giro inserzionisti ed investitori. Ma, soprattutto, ci si scava la fossa da sé. Il Covid ha solo accentuato fenomeni in progressione da tempo. Scambiare un segnale di crisi per la crisi stessa è un errore imperdonabile”. (E.G. per NL)