Nata – come era tipico dei tempi più creativi della radiotelevisione privata italiana – un po’ per caso, Radio Fenomeni, la trasmissione radio via web che ospita settimanalmente i personaggi che “hanno fatto (e che spesso fanno ancora) la radio”, è diventata un appuntamento costante e strutturato che, di settimana in settimana (è arrivata a 50 puntate), si sviluppa, sia quanto ad ascolto che obiettivi.
Condotta da Franco Lazzari, mostro sacro della radiofonia milanese degli anni ’80 (Radio Studio 105, Radio Music 100, Radio Peter Flowers per citare alcuni dei brand più noti per cui ha lavorato) e da Simona Marazzi, storica e bravissima conduttrice radiofonica (esordi a Radio Caroline, poi Radio Giemme e quindi il grande salto verso Radio Montestella, Top Italia Radio, Peter Flowers, Milano International e Radio Capital) con l’abile regia di Mauro Magni Tosi presso gli studi di Radio Atlanta a Milano (Via Londonio 18), Radio Fenomeni va in onda il venerdì, rigorosamente in diretta dalle 22.00 alle 24.00 (ma gli sforamenti sono ormai consolidati).“Ci credo molto: è un progetto coinvolgente, che ci appassiona, ma che è solo all’inizio: abbiamo tante idee per svilupparlo e farlo crescere. Gli ascolti contemporanei di Radio Fenomeni in streaming sono diventati importanti (quasi da radio nazionale, è stato osservato da qualcuno, ndr) ed anche il podcast ha moltissimi download”, spiega a NL Franco Lazzari. “In queste serate inevitabilmente goliardiche, sembra che il tempo non si sia mai fermato: i “ragazzi” di allora hanno magari i capelli bianchi, qualche ruga, ma lo spirito e la voglia di parlare dietro ad un microfono, raccontando e raccontandosi, sono rimasti immutati. Tutto ciò è meraviglioso”, fa eco Simona Marazzi con la sua bella voce modulata con la maestria affinata in tanti anni di radio, che ormai contraddistingue Radio Fenomeni insieme a quella di Lazzari, evocatrice dei più bei periodi di Radio Studio 105 (“I primi della classe”, “Pomeriggio B.O.P.S. – Best of Pop & Soul”, programmi mitici per i ragazzi della Milano tra la fine dei ’70 ed i primi ’80, quella non ancora del tutto “da bere”).“Radio Fenomeni dimostra che dietro la passione per la Radio, che non muore mai – anche se la vita ha portato magari verso direzioni molto lontane dall’ambito mediatico – ci sono sempre dinamismi comuni, che vanno oltre le scatole delle uova sulle pareti, i mixer della Semprini ed i giradischi Lenco: la voglia di trasmettere qualcosa, nel verso senso della parola, di condividere, di inventare”, commenta Massimo Lualdi, direttore di questo periodico ed ospite della puntata del 25/05/2018 insieme al team fondatore di Radio GiEmme di Garbagnate Milanese, storica stazione che operò in una vasta area della Lombardia tra il 1976 ed il 1982.Radio Fenomeni ha ospitato tanti “fenomeni” dell’emittenza privata italiana: da nomi notissimi del microfono (Gerry Bruno, Fausto Terenzi, Guido Monti, Marco Garavelli, Ronnie Jones, Jody Passatutto, Nino Rosà, Alberto Davoli, Lucia Schillaci, Patrizia Zani, per citarne alcuni) a station manager di spicco (Valerio Gallorini, Luca Viscardi, Patrizia Cavallin), da tecnici (Antonio Guido, Canio Caprarella, Enzo Gibbin) ad editori storici ritornati on air con la Radio 4.0. (Marco Cantarella), non trascurando anche personaggi dello spettacolo di derivazione radiofonica (Mago Forest, Fabio Treves, Atelier Folie) ed approcci di natura sociologica (Giorgio Ghiozzi) in una trasmissione con una preparazione quasi maniacale. “C’è un intenso lavoro di preparazione: realizzare la scaletta, elaborare le schede degli intervistati, raccogliere foto e materiale sonoro”, annota Simona Marazzi. “E’ un lavoro molto impegnativo: per realizzare le due ore settimanali di trasmissione ci sono diverse settimane precedenti di contatti e preparazione”, sottolinea Lazzari.
“Radio Fenomeni è la dimostrazione dell’attualità del passato, della potenza dei contenuti originali ed è l’esternazione di quella voglia di comunicare che, esplosa da noi dopo la prima metà degli anni ’70, non ha ancora esaurito la propria carica propulsiva”, commenta Lualdi, che nella 50° puntata di Radio Fenomeni del 25/05/2018 ha tracciato un parallelismo con Storia della Radiotelevisione Italiana, la rubrica di NL che da 10 anni ricostruisce la genesi delle emittenti radiofoniche scomparse dall’etere italiano, “con l’obiettivo di impedire che tracce così importanti del nostro passato vadano perdute per sempre“. Esattamente come fa Radio Fenomeni. (E.G. per NL)