I titolari di concessioni radiotelevisive, pubbliche e private, e, comunque, i soggetti che eserciscono legittimamente l’attività di radiodiffusione, pubblica e privata, sonora e televisiva, in ambito nazionale e locale sono tenuti, secondo le modalità attuative di cui al decreto interministeriale 23/10/2000, e secondo quanto stabilito dalla deliberazione Agcom 613/06/CONS, al pagamento del canone di concessione per l’anno 2016, da corrispondersi entro il 31/10/2016.
La citata delibera Agcom difatti stabilisce che: “I titolari di concessioni radiotelevisive, pubbliche e private e, comunque, i soggetti che eserciscono legittimamente l’attività di radiodiffusione, pubblica e privata, sonora e televisiva, in ambito nazionale e locale, sono tenuti, per il triennio 2006 – 2008 e secondo le modalità attuative di cui al decreto ministeriale 23 ottobre 2000 citato nelle premesse, al pagamento di un canone annuo di concessione: a) pari all’1% del fatturato se emittente televisiva, pubblica o privata, in ambito nazionale; b) pari all’1% del fatturato fino ad un massimo di: €. 82.952,00 se emittente radiofonica nazionale; €. 17.776,00 se emittente televisiva locale; €. 11.850,00 se emittente radiofonica locale”. A seguito della migrazione alla tecnologia digitale terrestre da parte delle emittenti televisive, tale norma si applica esclusivamente alle emittenti radiofoniche. Si evidenzia che, a tutt’oggi, l’Agcom non ha ancora provveduto a ri-determinare i tetti massimi, nonché la percentuale di calcolo del canone di concessione per i periodi successivi a quello sopra detto (attualmente, nella misura dell’1% del fatturato rilevante realizzato nell’anno precedente a quello di riferimento) e pertanto, nelle more dell’emanazione di una nuova deliberazione in materia, si ritiene applicabile quanto stabilito dalla delibera 613/06/CONS. Le somme dovranno essere versate direttamente allo sportello della sezione della Tesoreria provinciale dello Stato, secondo il domicilio fiscale dei soggetti interessati, previa compilazione dell’ordinaria distinta di versamento modello 124T, ovvero per mezzo del servizio dei conti correnti postali, previa compilazione del bollettino di conto corrente postale già intestato alla medesima tesoreria. Il versamento può anche essere effettuato tramite IBAN bancario delle competenti tesorerie. Nei moduli di versamento occorre riportare, tra l’altro, il codice fiscale del soggetto tenuto al versamento e l’anno per il quale si versa il canone (2016). Il versamento deve affluire al capitolo 2569, art. 1 , del capo XVIII dell’entrata del bilancio dello Stato. A dimostrazione dell’avvenuto versamento del canone, i soggetti interessati sono tenuti a trasmettere, entro dieci giorni dalla data dello stesso , agli enti interessati, copia dell’attestazione di versamento. Unitamente a detta attestazione, dovranno essere inviati, attraverso apposita nota sottoscritta dal titolare dell’impresa e controfirmata dal presidente del collegio sindacale, ove esistente, i dati relativi al fatturato cui il canone si riferisce, eventualmente ripartito tra le emittenti esercite, se trattasi di pluriconcessionario, nonché copia del bilancio di esercizio approvato. Le emittenti interessate ad usufruire del consueto service predisposto dalla struttura di competenze a più livelli Consultmedia (collegata a questo periodico) dovranno darne conferma al partner di riferimento (dr. Giovanni Madaro tel. 0331/452183 email studiomadaroòplanetmedia.it) entro e non oltre il 24/10/2016 e trasmettere entro il 31/10/2016 copia dell’attestazione di versamento da inoltrare – nei termini di cui all’art. 4 del D.M. 23/10/2000 – ai sensi dell’art. 4 della delibera Agcom 235/16/CONS, il quale così recita: “I soggetti di cui al comma 1 trasmettono, attraverso i servizi telematici del ROC esposti nel portale www.impresainungiorno.gov.it, in formato elettronico, copia della attestazione di versamento, unitamente ad un’apposita nota, sottoscritta dal titolare dell’impresa e controfirmata dal presidente del collegio sindacale ove esistente, contenente i dati relativi al fatturato cui il canone si riferisce nonché copia del bilancio di esercizio approvato”, unitamente alla copia del quadro VE della dichiarazione ai fini IVA 2016 con evidenza della parte riguardante esclusivamente il fatturato radiofonico. (E.G. per NL)