Alla fine non servirà l’intervento del legislatore o improbabili accordi tra editori. A far diminuire la potenza degli impianti FM saranno le bollette dell’energia elettrica. Lo scenario che avevamo anticipato a settembre, si sta infatti già realizzando.
Listini prezzi aumentati
Diverse emittenti stanno inviando comunicazioni a venditori, agenzie e concessionarie di pubblicità avvertendoli della necessità di ritoccare i listini per far fronte ai rilevanti rincari dei costi per l’alimentazione degli energivori impianti di diffusione FM.
Sì, campa cavallo….
“Ma sappiamo tutti che non funzionerà – confida a NL un importante editore sotto la garanzia dell’anominato -. Siamo sotto attacco di altri mezzi come Facebook, Google e ora Spotify. Nemmeno da pensare di aumentare i prezzi.
Potenza dei rincari
Quindi l’unica soluzione sarà, per chi non l’ha già fatto, sostituire le macchine con apparati che consumano meno . Ma anche diminuire le potenze degli impianti particolarmente costosi e di quelli non produttivi, in aree che non portano ascolti. Lo faremo a malincuore, ma non ci sarà altra strada. Lo Stato non ci aiuta e dopo un 2020 disastroso ed un 2021 che non ha consentito di recuperare quanto perso, ci mancava questo rincaro.
Riduzione generalizzata della potenza? Magari!
Certo, se tutti insieme riducessimo del 50% la potenza non cambierebbe nulla per gli ascoltatori e il problema sarebbe risolto. Ma sappiamo benissimo che è un obiettivo impossibile da raggiungere perché in Italia, noi editori, non siamo riusciti mai a metterci d’accordo su nulla. Figurarsi su un tema così delicato”.
Impianti energivori
Patata bollente per i network provider DTT
Sul fronte televisivo la patata bollente, a seguito del refarming della banda 700 MHz con l’attribuzione dei diritti d’uso a pochi operatori di rete locali (nella stragrande parte dei casi EI Towers e Raiway), è stata passata ai network provider.
Vittime dei listini
Che in alcuni casi sono stati colti alla sprovvista dagli aumenti, avendo nel frattempo già predisposto i listini allegati ai bandi per operatori di rete, divenuti vincolanti. Ma, per la radio, il rincaro grava completamente sugli editori. (E.G. per NL)