Radio. I produttori di smartphone interpretano l’obbligo di interfaccia per la radio digitale contro i broadcaster. Tolta la radio FM dai telefoni per non renderli più ricevitori radio

interfaccia

Interfaccia sulla faccia. Non solo non ci sarà il DAB+ sugli smartphone, ma addirittura verrà tolta FM.
Con una astuta interpretazione della norma, Samsung ha risolto alla radice l’obbligo ex L. 205/2017 di munire gli smartphone di un ricevitore DAB+.
Alla fine è finita peggio di come avevamo previsto la vicenda dell’obbligo normativo previsto dall’art. 1 c. 1044 della L. 205/2017 di dotare gli apparecchi atti “alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale” di “almeno una interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale“.

Il quadro normativo della interfaccia digitale

Vediamo cosa è successo partendo proprio da una disamina normativa.
La L. 55/2019 (pubblicata in G.U. il 17/06/2019) ha convertito in legge il D.L. n. 32/2019 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” (G.U. il 18/04/2019).

Apparati atti alla ricezione radio integrati da interfaccia per digitale

Tale novella, all’art. 28 c. 5 aveva previsto che “Nelle more del recepimento della direttiva (UE) 2018/1972, del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, ai fini dell’attuazione dell’articolo 1, comma 1044, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, per “apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora” si intendono i ricevitori autoradio venduti singolarmente o integrati in un veicolo nuovo della categoria M e N nonché i ricevitori con sintonizzatore radio che operino nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione secondo il Piano nazionale di ripartizione delle frequenze di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 5 ottobre 2018, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 19 ottobre 2018 ad esclusione delle apparecchiature utilizzate dai radioamatori e dei prodotti nei quali il ricevitore radio e’ puramente accessorio.

Obbligo per smartphone dal 31/12/2020

Per gli apparati di telefonia mobile e per i veicoli nuovi di categoria N gli obblighi di commercializzazione al consumatore, di cui all’articolo 1, comma 1044, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, decorrono dal 31 dicembre 2020. Per i veicoli nuovi della categoria M sono fatti salvi i veicoli prodotti in data antecedente al 1° gennaio 2020 e messi in circolazione sul mercato fino al 21 dicembre 2020, entro il limite del 10 per cento dei veicoli messi in circolazione nel 2019 per ciascun costruttore”.

Dal 01/01/2021 radio digitale sugli smartphone? Campa cavallo…

Quindi, in sostanza, secondo i possibilisti, dal 01/01/2021 ogni (nuovo) smartphone avrebbe dovuto essere dotato di una interfaccia per la ricezione della radio digitale.
Sul punto, cattedrale nel deserto, avevamo su queste pagine evidenziato come difficilmente sarebbe stata integrata una interfaccia per la ricezione DAB+ sui nuovi smartphone, per una serie di motivi.

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Linee di produzione ed antenne

Primo fra questi la necessità di una linea di produzione differente rispetto a quella mondiale. Secondo, la necessità di un’antenna specifica per la ricezione che non avrebbe potuto essere costituita dal cavo delle cuffie, vista la diffusione prevalente di quelle Bluetooth.

Il senso lato della interfaccia

Il buon senso ci aveva suggerito che con ogni probabilità i produttori avrebbero considerato quale interfaccia digitale una semplice app per la ricezione dei programmi in streaming. Rimaneva però il problema che secondo una (peraltro controversa) interpretazione, ogni ricevitore radio integrato su smartphone commercializzati dal 01/01/2021 avrebbe dovuto essere equipaggiato con sintonizzatore DAB+.

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L’idea di Samsung

Samsung (che detiene quasi il 40% del mercato nel 2020) ha ribaltato la questione, disabilitando il ricevitore FM integrato, qualora presente, nello smartphone. Che quindi non può più essere considerato un ricevitore radio vincolato dalla L. 205/2017 e successive modifiche ed integrazioni.

La beffa dietro il danno

Oltre al danno, la beffa per i radiofonici che non solo non dispongono del DAB+ sugli smartphone Samsung, ma nemmeno delle radio FM. Inutile dire che, con ogni probabilità, il percorso sarà seguito dagli altri produttori.
Insomma, come nel braccio di ferro tra Apple ed il regolatore delle comunicazioni americano FCC per l’obbligo di dotazione del ricevitore FM sugli iPhone, anche questa volta i produttori di smartphone hanno voluto dimostrare chi decide veramente. (E.G. per NL)

 

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