Maurizio Gugliotta (Xdevel): nessuno di noi acquisterebbe facilmente un’auto se non offrisse una dashboard all’altezza degli smartphone che utilizziamo. Questa, per la radio, è una grande opportunità da cogliere per mettersi al pari dei competitor.
Ben vengano DAB, FM, IP e radio ibrida, ma ricordiamoci che gli utenti desiderano semplicità d’uso: CarPlay e Android Auto sono tecnologie che estendono gli smartphone che tutti gli utenti di tutte le fasce d’età posseggono.
Content is king, technology is queen esprime perfettamente l’importanza del contenuto ed il ruolo fondamentale della tecnologia nel potenziarlo.
Prominence: la filiera deve collaborare per trovare protocolli che soddisfino tutti, senza dimenticare che nel frattempo la tecnologia cambia ed impone continui aggiornamenti, con il rischio che le norme diventino obsolete prima di essere attuate.
L’app sugli smartphone è uno dei modi che le radio hanno per essere costantemente in contatto con i propri ascoltatori: l’integrazione con Android Auto ed Apple CarPlay permette alle emittenti di rafforzare il legame e di ritrovarsi in un ecosistema digitale ancora più ampio, che garantisce accesso.
I codici PI e più in generale i metadati sono diventati cruciali per offrire all’utente finale la migliore user experience: il loro valore però non è ancora stato percepito.
Xdevel
A distanza di quasi un anno, in seguito alle numerose evoluzioni tecnico-normative succedutesi, torniamo a parlare con Maurizio Gugliotta, ceo di Xdevel, azienda italiana che propone soluzioni radiotelevisive per lo streaming, l’automazione, la programmazione, la reportistica ed il monitoraggio musicale (con EarOne) che in una estesa intervista affronta i nodi cruciali del presente e del futuro della radiofonia italiana (e non solo).
L’intervista
(Newslinet) – L’integrazione dei sistemi Android Auto ed Apple CarPlay sulle nuove auto è pressoché assoluta, a prescindere da marchi e modelli. Ciò sta determinando – di fatto – una disintermediazione dell’autoradio o quantomeno una progressiva tendenza ad attuarla. Un problema (grave), ma anche una (grande) opportunità per i radiofonici?
(Maurizio Gugliotta) – Credo che oggi nessuno di noi acquisterebbe facilmente un’auto se non offrisse una dashboard all’altezza degli smartphone che utilizziamo costantemente.
Grande opportunità da cogliere
E, questa, per la radio, è una grande opportunità da cogliere per mettersi al pari dei suoi rivali nativi digitali.
Semplicità prima di tutto
Ben vengano DAB, FM, IP e radio ibrida, ma ricordiamoci che gli utenti desiderano semplicità d’uso e devono essere coinvolti nella migliore esperienza d’ascolto. CarPlay e Android Auto sono tecnologie che estendono gli smartphone che tutti gli utenti di tutte le fasce d’età posseggono.
Android Auto ed Apple CarPlay allineati agli usi quotidiani con gli smartphone
Le dashboard che integrano queste tecnologie sono arricchite da metadati visivi e testuali, offrono colori, immagini, e soprattutto facilitano l’esperienza degli utenti ormai abituati a fare un “tap” o addirittura ad usare la voce per ascoltare musica. La radio che le adotta ha l’opportunità di catturare l’attenzione di un pubblico iper-connesso.
Addio alle 6 radio preferite coi pulsanti di preselezione
Ma c’è dall’altro: le dashboard adesso offrono spazio a tutti, il limite fisico dei pulsanti dell’autoradio che sintonizzavano le nostre sei radio preferite è un bel ricordo. E’ imprescindibile per la radio non solo essere presente, ma imparare ad utilizzare al meglio i nuovi spazi in cui si ritrova e presentarsi nel miglior modo alla sua audience, senza dimenticarsi però del contenuto.
Content is king, technology is queen
Mi piace citare una frase che dice: “content is king, technology is queen” perchè esprime perfettamente l’importanza del contenuto e il ruolo fondamentale della tecnologia nel potenziarlo.
Prominence
(NL) – Agcom, con la delibera 390/24/CONS sulla prominence, sta cercando di arginare il fenomeno della emarginazione dai dispositivi smart dei fornitori di servizi di interesse generale. Molti osservatori sono però scettici sulla effettiva possibilità di conseguire risultati in tempi relativamente brevi…
(Maurizio Gugliotta) – Anzitutto, ritengo che il riconoscimento del problema della “prominence” e l’iniziativa del legislatore, rappresentino un passo significativo verso l’equità nell’accesso ai contenuti di interesse pubblico, a tutela del pluralismo e della libertà di espressione.
Le linee guida
Le linee guida stabiliscono, tra i tanti aspetti, che i dispositivi come smart TV, decoder, sistemi in-car infotainment, ma anche le piattaforme digitali che offrono accesso ai SIG, devono assicurare adeguata visibilità ai servizi identificati come di interesse generale.
SIG
Le interfacce utente dovranno a loro volta dedicare uno spazio ben visibile ai SIG, senza la complessità di logiche algoritmiche.
Difficoltà tecniche ed organizzative
E’ evidente che, per quanto riguarda le tempistiche, ci sono difficoltà tecniche ed organizzative legate all’introduzione delle misure, perchè gli attori coinvolti sono tanti e le logiche non sono, solo e soltanto, determinate da un algoritmo. Basti pensare agli aggiornamenti hardware e software dei dispositivi già in commercio che richiedono tempo e risorse.
Collaborazione della filiera
I produttori dei dispositivi, i fornitori di contenuti, le associazioni e le istituzioni devono collaborare per trovare protocolli che soddisfino tutti e, soprattutto, devono far convergere le loro opinioni sugli aspetti fondamentali delle modalità di prominence.
Tempus fugit
Senza dimenticare che nel frattempo la tecnologia cambia e impone continui aggiornamenti, con il rischio che le norme diventino obsolete prima ancora di essere attuate.
La posta in palio
La posta in palio è però molto alta e sono convinto che questo possa contribuire a far trovare soluzioni efficaci che garantiscano ai contenuti di interesse generale di trovare spazio adeguato nell’ecosistema digitale e a beneficio della collettività.
Le app proprietarie
(NL) – Quel che è certo è che – per le radio – diventa sempre più importante disporre di un’applicazione che sia compatibile con le più recenti features di questi sistemi….
(Maurizio Gugliotta) – L’app sugli smartphone è uno dei modi che le radio hanno per essere costantemente in contatto con i propri ascoltatori, per raggiungerli, per informarli, anche quando non stanno ascoltando. Basti pensare alla potenza delle notifiche push.
Integrazione con Android Auto ed Apple CarPlay
L’integrazione con Android Auto e Apple CarPlay permette alle emittenti di rafforzare il legame e di ritrovarsi in un ecosistema digitale ancora più ampio, che garantisce accesso (quasi) ovunque e comunque.
Utenti in viaggio
Pensiamo agli utenti in viaggio… anche mentre si percorre una galleria, grazie al buffering e con audio di alta qualità, è possibile continuare a godersi la propria radio preferita.
Non più opzione, ma necessità
Un’app compatibile con CarPlay e Android Auto non è più un’opzione, ma una necessità per rimanere competitivi e rilevanti.
Innovazioni
(NL) – Quali sono le più recenti innovazioni che avete introdotto per le vostre app radiofoniche?
(Maurizio Gugliotta) – Le emittenti radio possono contare su app personalizzate e completamente integrate con le ultime tecnologie per dispositivi mobili, veicoli connessi e anche dispositivi smart come Apple Watch.
Applicazioni
Il nostro team sviluppa applicazioni native per iOS e Android, con supporto completo per Apple CarPlay, Android Auto e persino smart speaker come Amazon Echo.
Monetizzazione
Notifiche personalizzate, podcast, canali audio e video, anche multipli, per gli editori che hanno bouquet di radio tematiche, sono alcuni delle funzionalità ormai sempre più richieste. Abbiamo integrato i principali SDK per la monetizzazione e il digital Adv, oltre a quelli classici come Firebase e Facebook per analisi dati e campagne.
Riproduzione audio in altissima qualità
Abbiamo introdotto il supporto della riproduzione di audio in altissima qualità FLAC e anche elementi di gamification per consentire agli utenti di interagire ulteriormente con l’emittente.
Hybrid Radio
(NL) – Parliamo di hybrid radio: abbiamo dedicato ampio risalto al problema dei codici PI e dei metadati….
(Maurizio Gugliotta) – I metadati sono dati che arricchiscono altri dati, ma se i dati originari sono errati, i secondi peggioreranno ulteriormente la situazione.
Codici PI e metadati
I codici PI e più in generale i metadati sono diventati cruciali per offrire all’utente finale la migliore esperienza nella fruizione del mezzo radio. Il loro valore non è ancora stato percepito.
Presenti e diffusi ovunque
Generalizzando l’argomento, logo di stazione, titolo, artista e cover del brano in onda, claim della stazione, ma anche informazioni sul palinsesto, devono essere presenti e, soprattutto, devono essere rappresentate in modo omogeneo e con qualità su tutti gli oggetti dotati di uno schermo e di un altoparlante: siano essi dashboard di auto, dispositivi mobili, smart, siti web o aggregatori.
Omogeneità
Sono poche le emittenti che inviano metadati e, tra queste, pochissime quelle che lo fanno in modo omogeneo su tutti i target device.
Intervenire presto su codici PI
Tornando alla radio ibrida, l’adozione di un codice PI corretto ed univoco è la condizione per andare tutti d’accordo. E’ importante intervenire al più presto perchè in un mondo altamente competitivo non si può rischiare di perdere visibilità.
RadioDNS
Certamente con le auto sempre più connesse si semplificherà la gestione degli aggiornamenti dei dati statici, ma questo solo se l’emittente adotterà protocolli condivisi come Radio DNS che potrebbero aiutare a risolvere la questione o, meglio ancora, come Radioplayer che può essere un alleato importante per affrontare molte delle problematiche in questione.
Radioplayer
Radioplayer collabora attivamente con produttori di auto e fornitori di sistemi infotainment, facilitando l’integrazione delle emittenti nei cruscotti digitali.
Unica fonte
Di fatto Radioplayer aggrega i contenuti delle radio garantendo ai produttori di dispositivi e costruttori di auto, metadati accurati provenienti da un’unica fonte. Cosa non da meno, è progettato per sfruttare protocolli come RadioDNS. (E.G. per NL)