Radio. Giornata mondiale della radio 2025, WorldDAB: 150 mln ricevitori DAB+. Crescono Australia, Spagna e Francia, che guarda alla Svizzera

giornata mondiale della radio 2025

Giornata mondiale della radio 2025: 150 mln di ricevitori DAB+; Australia, Spagna e Francia recuperano velocemente il terreno sulla diffusione digitale via etere.
E proprio la Francia guarda agli effetti dello switch-off FM/DAB+IP della SSR in Svizzera per pianificare la propria transizione dall’analogico al digitale, che si concluderà nel 2033.
Valutazione in corso su ipotesi di switch-off anche in UK, dove il digitale radiofonico eterogeneo (DAB+ e IP nelle varie declinazioni) è ampiamente consolidato.
Al centro del dibattito il loss point, cioè quando l’ascolto FM (che, insieme alla AM, in Gran Bretagna totalizza ormai solo il 21% dell’ascolto) non giustificherà più le spese d’esercizio e l’accessibilità della radio sul dashboard delle nuove automobili.

Sintesi

In occasione della Giornata mondiale della radio 2025, oggi 13 febbraio, WorldDAB ha pubblicato, in una nuova infografica, i dati dello sviluppo nel mondo della tecnologia DAB+, che ha raggiunto la soglia di 150 milioni di ricevitori.
La diffusione del DAB+, in particolare, ha avuto una spinta notevole negli ultimi tempi nei mercati di Australia, Spagna e Francia.
Il DAB+ ha consolidato non solo un significativo ampliamento della distribuzione, ma anche dell’offerta contenutistica, con oltre 60 stazioni nazionali (ora su DAB) nel Regno Unito, contro le cinque in analogico. Crescita consistente anche in Belgio, Repubblica Ceca ed Italia, dove gli utenti possono godere di oltre 50 stazioni DAB+ nazionali.
Notevole la copertura raggiunta in DAB+ da Croazia (98,4%); Slovenia (92%), Polonia (87,9%); Serbia (80%) e Slovacchia (72%).
Il tutto mentre la Francia guarda con estremo interesse alle vicende della SSR, la radio pubblica elvetica che ha effettuato lo switch-off FM/DAB+IP al 31/12/2024 (ed i cui primi effetti saranno valutati la prossima estate), per pianificare il processo di transizione digitale avviato nel 2024 e che si concluderà nel 2033.
Ma l’ipotesi di uno switch-off è oggetto di valutazione anche in UK, dove le piattaforme analogiche AM/FM pesano ormai solo per il 21% sull’ascolto complessivo radiofonico. Una percentuale che fa riflettere i broadcaster sull’avvicinamento del loss point (ossia, quando i costi d’esercizio non giustificheranno i risultati di audience).

Giornata mondiale della radio 2025

Proclamato nel 2011 dagli Stati membri dell’UNESCO e adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (A/RES/67/124) nel 2012 come Giornata internazionale, il 13 febbraio è diventato la Giornata mondiale della radio (WRD).

La Radio

La ​​radio – si spiega nel preambolo della Giornata mondiale della radio 2025 – è un potente mezzo per celebrare l’umanità in tutta la sua diversità e costituisce una piattaforma per il confronto democratico. A livello globale, la radio rimane il mezzo maggiormente consumato.

Mezzo democratico

Questa capacità unica di raggiungere il pubblico più vasto significa che la radio può plasmare l’esperienza delle diversità di una società, costituire un’arena in cui tutte le voci possono esprimersi, essere rappresentate e ascoltate.

Varietà contenutistica

Le stazioni radio dovrebbero servire comunità diverse, offrendo un’ampia varietà di programmi, punti di vista e contenuti e riflettere sulla la diversità del pubblico nella sua organizzazione e nelle attività”.

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Mezzo a basso costo

“La radio – si legge nel proclama sulla Giornata mondiale della radio 2025è un mezzo a basso costo specificamente adatto a raggiungere comunità remote e persone vulnerabili, offrendo una piattaforma per partecipare ed intervenire nel dibattito pubblico, indipendentemente dal livello di istruzione delle persone. Svolge anche un ruolo cruciale nelle comunicazioni di emergenza e nei soccorsi in caso di calamità.

Dialogo per il cambiamento

La radio è in una posizione unica per unire le comunità e promuovere un dialogo positivo per il cambiamento. Ascoltando il proprio pubblico e rispondendo alle sue esigenze, i servizi radiofonici offrono la pluralità di opinioni e voci necessaria per sostenere le sfide che tutti ci troviamo ad affrontare”.

WorldDAB e Giornata mondiale della radio 2025

WorldDAB, l’ente portatore di interessi diffusi per la definizione e la promozione della radio digitale DAB+ che riunisce 1500 esperti provenienti da 118 organizzazioni membri in 40 paesi in tutto il mondo (includendo emittenti pubbliche e commerciali, regolatori, operatori di rete e produttori di ricevitori, chip, apparecchiature professionali ed aziende dell’automotive), per parte propria, in occasione della Giornale mondiale della radio 2025, ha fornito una serie di dati interessanti sullo stato di sviluppo della tecnologia DAB+.

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150 mln di ricevitori DAB+ al mondo

Il primo dato significativo offerto dall’ente in occasione del WRD 2025, riguarda il numero di dispositivi DAB+ diffusi al mondo, che ha raggiunto la ragguardevole cifra di quasi 150 mln di unità.

Francia ed Australia in rapida crescita

Ad aver contributo allo sviluppo del mercato della ricezione DAB+ ci sono in particolare Francia e Australia, con vendite di ricevitori che hanno superato i 10 milioni di unità in ognuno dei due paesi, insieme al consolidato mercato automobilistico DAB+.

145.195.000 ricevitori DAB+ (comprensivi delle autoradio)

Le vendite dei ricevitori negli undici mercati principali ora ammontano a 145.195.000, a fronte della quasi totalità delle auto vendute in Europa dotate di ricevitori DAB+ di serie.

La rapida diffusione del DAB Oltralpe ed in Spagna

Tra i Paesi in corsa sul digitale radiofonico via etere troviamo, oltre alla Francia, che ha superato il 60% della popolazione, la Spagna, con l’emittente pubblica RTVE, che sta raggiungendo l’obiettivo del 50% di copertura con la recente aggiunta di impianti che coprono le aree metropolitane di Valladolid e Saragozza.

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La Francia valuta lo switch-over e lo switch-off come in Svizzera

E proprio in Francia si guarda con interesse agli effetti dello switch-off FM/DAB+IP della Svizzera, avvenuto il 31/12/2024 per la SSR (la radio pubblica elvetica) ed esteso a tutte le emittenti private (quindi all’intera radiofonia svizzera) entro due anni. Per questo, come si spiega nel libro bianco della radio (Livre blanc de la radio, consultabile nella sua sintesi qui), Arcom ha proposto una migrazione tecnologica (cioè uno switch-off) in due fasi.

Fase 1 di “preparazione” (2024-2027)

Il processo studiato da Arcom (ente regolatore nato nel 2022 dalla fusione dei preesistenti Conseil Supérieur de l’Audiovisuel e Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet), già in corso, prevede “la creazione di un ecosistema radiofonico equilibrato, in un ambiente legislativo e tecnologico che ci permetterà di continuare in buone condizioni per la sua digitalizzazione”.

Fase 2 della “migrazione” (2028-2033)

La prima fase prevede il completamento del passaggio ad un modello di trasmissione digitale, sei anni dopo la fase di preparazione e 9 dopo la pubblicazione del Libro Bianco nel 2024.

Arcom: radio facciano attenzione agli aggregatori

Ma la stessa Arcom, primo ente regolatore europeo ad averlo fatto, pone anche l’attenzione sul ruolo sempre più rilevante che stanno assumendo gli “aggregatori di contenuti i quali competono con le stazioni radio sulla distribuzione e accessibilità dei loro servizi”. Tema estremamente sottovalutato dal comparto, nonostante le forti correlazioni con l’ambiente dell’automotive.

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L’infografica di WorldDAB

Tornando ai dati forniti da WorldDAB, l’infografica che riportiamo (qui per scaricare il file completo) è stata pubblicata dal forum globale del settore per la radio digitale DAB+ in occasione dei festeggiamenti previsti per oggi 13 febbraio, della Giornata mondiale della radio 2025 dell’UNESCO, che riflette “il ruolo fondamentale della radiodiffusione come rete di sicurezza pubblica relativamente libera e facilmente accessibile durante le emergenze, nonché il suo valore democratico come collegamento tra gruppi svantaggiati e la compagnia che può offrire conforto quando necessario”.

Radio e cambiamento climatico

Il tema di quest’anno è “Radio e cambiamento climatico”. La presidente di WorldDAB Jacqueline Bierhorst ha affermato: “Il 13 febbraio è un giorno importante nel calendario globale per chiunque sia appassionato di radiodiffusione come me e i membri della famiglia WorldDAB.

Il DAB+ cresce

Oggi possiamo condividere nuovi dati che mostrano come DAB+ continui a crescere sia nei mercati nuovi che in quelli consolidati in tutto il mondo. Questo, insieme ai nostri nuovi avvisi di sicurezza automatici DAB+, che possono fornire avvisi salvavita di emergenze ambientali come tempeste e inondazioni, dimostra il ruolo fondamentale della radiodiffusione”.

Croazia, Slovenia, Polonia, Serbia, Slovacchia

WorldDAB ha anche rilevato la copertura raggiunta in DAB+ da Croazia (98,4%); Slovenia (92%), Polonia (87,9%); Serbia (80%) e Slovacchia (72%).

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I mercati di UK, Belgio, Repubblica Ceca ed Italia

Tra gli altri punti salienti portati in evidenza da WorldDAB (basati sui dati pubblicati nel 2024) c’è il significativo ampliamento della scelta per gli ascoltatori “con oltre 60 stazioni nazionali (ora su DAB) nel Regno Unito, contro le cinque in analogico e la crescita anche in Belgio, Repubblica Ceca ed Italia, dove gli utenti possono godere di oltre 50 stazioni DAB+ nazionali”.

UK: discussioni sul loss point FM/DAB+IP

E, a proposito di UK, la questione dello switch-off FM/DAB+IP è sotto osservazione anche lì, in particolare a riguardo del cd. loss point, il contrario del break-even point, cioè la situazione in cui il ritorno di un investimento non è in grado di coprire i costi sopportati per il suo raggiungimento, generando una perdita.

MIDAS

La ricerca MIDAS Summer 2024 di RAJAR (Radio Joint Audience Research, l’istituto che cura la rilevazione dell’ascolto radiofonico nel Regno Unito) ha evidenziato come e dove gli utenti britannici consumano contenuti audio, tra radio, podcast e musica on demand, in un panorama digitale sempre più connesso, aveva accertato una distribuzione dell’ascolto radiofonico per vettori per quasi l’80% digitale.

Ascolto AM/FM in Gran Bretagna solo al 21%

Nel merito, 45% DAB, 34% sulle piattaforme IP eterogenee (quindi con matrice comune lo streaming) e solo 21% la AM/FM.

Bene audio connesso

Un dato particolarmente interessante emerso dall’indagine inglese è l’espansione dell’audio connesso, che include tutte le forme di ascolto tramite dispositivi connessi a Internet come smart speaker, smartphone computer.

70% della popolazione UK nel 2024 ha fruito di audio connesso (+6%)

Questa modalità d’ascolto ha raggiunto il 70% della popolazione UK nel 2024, in aumento del 6% rispetto al dato rilevato nella primavera dello stesso anno.

17 ore a settimana di consumo digitale in Gran Bretagna

L’indagine ha evidenziato infine che gli ascoltatori di audio connesso inglesi trascorrono in media 17 ore a settimana consumando contenuti su piattaforme digitali.

Le spine con le rose

Ma, se non v’è dubbio che il digitale radiofonico sia già una realtà consolidata, va anche detto, con franchezza, che DAB+ (e la radio via etere in generale) non è sempre immediatamente accessibile come dovrebbe essere sulle nuove automobili. Infatti, un test presentato lo scorso anno (al WorldDAB Automotive 2024) aveva evidenziato criticità importanti da correggere immediatamente.

Question click

In 4 auto su 10 erano stati necessari più di un click per attivare la radio via etere. Ed i comandi vocali avevano fallito nel 50% dei casi la sintonizzazione della medesima stazione su auto diverse. In compenso Google Assistant aveva suggerito di ascoltare in streaming… 

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Il tema dell’intervento

Il tema era stato, in quell’occasione, affrontato da Laurence Harrison, director of Automotive partnerships in UK Radioplayer Ltd, partnership senza scopo di lucro tra la BBC e le radio commerciali, col proposito di rendere facilmente accessibile l’ascolto della radio, in particolare su dispositivi connessi, come pc, smartphone, smart speaker e tablet.

Sempre questione di prominence

Il suo intervento intitolato “The fight for radio’s prominence in-car: where are we now and can we win?” durante la conferenza WorldDAB Automotive 2024, ha, ancora una volta, interessato il complesso problema della prominence della radio sull’automobile.

Automotive 2024: test di Radioplayer in UK

Per cercare di misurare la prominence della radio DAB+ sulle nuove auto, Harrison aveva condotto una ricerca nel Regno Unito sull’accessibilità della radio su un campione di vetture di nuova generazione.

Non del tutto rappresentativa, ma certamente indiziaria

Non posso affermare che la nostra ricerca sia del tutto rappresentativa; tuttavia abbiamo esaminato 10 nuovi modelli dei principali marchi OEM (acronimo di Original Equipment Manufacturer, ndr), valutando due aspetti”, aveva introdotto Harrison.

Visibilità sul dashboard e precisione dei comandi vocali

“Parliamo della visibilità del pulsante radio DAB+ sul cruscotto e la completa percezione dei comandi vocali per sintonizzarsi sulle stazioni digitali via etere”, aveva spiegato il manager.

Solo 6 auto su 10 hanno il tasto DAB+ in condizione di prominence

Dalla ricerca era emerso che sei delle dieci auto analizzate dal team di Radioplayer UK avevano pulsanti DAB+ immediatamente individuabili sui display touchscreen. Le altre quattro auto richiedevano, invece, fino a quattro click per accedere alla radio DAB+.Quattro click sono tanti (troppi, ndr) se stai cercando una stazione”, aveva osservato Harrison.

Alcune case automobilistiche non ci considerano importanti

“Questa non è una positiva considerazione dell’importanza della radio via etere, direi”, aveva stigmatizzato l’esponente di Radioplayer.

Peggio ancora per i comandi vocali

I risultati utilizzando l’accesso vocale al DAB+ erano stati ancora più sconcertanti. “Abbiamo chiesto ai sistemi delle auto di sintonizzare la medesima stazione disponibile su DAB+ (presente con buona copertura nell’area).

50% di errore

Solo cinque auto su dieci (quindi solamente la metà) hanno eseguito correttamente la ricerca e riprodotto la stazione DAB+ richiesta”, aveva spiegato nell’occasione Harrison.

Google Assistant suggerisce di bypassare l’etere

Il fatto più sorprendente era però avvenuto con un’auto dotata di Google Assistant (normalmente integrato in Android Auto, ndr): “Quando abbiamo chiesto la stazione disponibile su DAB+, ci è stato suggerito di scaricare un’app per ascoltarla”, ha denunciato l’esponente di Radioplayer.

Display sempre più grandi (ed affollati)

“I display dei dashboard stanno diventando sempre più grandi e con una risoluzione sempre più elevata”, aveva avvertito Harrison: “I dispositivi devono però essere riempiti con contenuti di pregio e la radio deve essere visivamente attraente, oltre a suonare bene”.

Le autoradio soppresse da Citroen e Dacia

Ovviamente non potevano mancare i riferimenti all’allarmante decisione dello scorso anno di Citroen (gruppo Stellantis) e Dacia (gruppo Renault) di eliminare l’autoradio da alcuni modelli di auto elettriche, bypassando l’obbligo normativo di dotazione sulle nuove vetture di un ricevitore DAB+, considerato che esso si integra al ricevitore, che però, se non c’è, vanifica l’imposizione regolamentare.

Prominence da guadagnare

“Ma per mantenere la prominence della radiodiffusione DAB+, dobbiamo guadagnarcene il diritto. E possiamo farlo in diversi modi”, aveva precisato Harrison.

Ricchezza di contenuti e dati, facilità di impiego ed accessibilità sono le chiavi per la presenza della radio sulle auto

“Anzitutto, dobbiamo sorprendere gli ascoltatori con un’esperienza personalizzata e ricca di metadati, In secondo luogo, il DAB+ deve essere facile da usare e fruibile immediatamente.

Semplicità la chiave della complessità

La semplicità è la chiave, perché solo l’accessibilità in maniera semplice vincerà in un ambiente sempre più complesso”, aveva avvertito il relatore al WorldDAB Automotive 2024.

Alleanze e partnership

Il DAB+ deve costruire partnership migliori al di fuori del settore radiofonico. Questo vale per gli OEM automobilistici e per i fornitori di assistenti vocali. Si tratta di collaborare sulla prossima generazione di user experience radio“, aveva continuato Harrison.

Sollecitazione alla collocazione del DAB+ al primo posto nelle selezioni del car entertainment

Che aveva concluso: “Gli ascoltatori devono essere motivati a configurare i propri sistemi on board affinché il DAB+ sia collocato prioritariamente”. (M.R. per NL)

 

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