Iniziano a delinearsi le necessarie misure di austerità per l’emittente francese guidata da Mathieu Gallet: urge tenere nelle tasche 50 milioni entro il 2019, per poter continuare a operare con un budget annuale di 664 mln di euro.
Secondo un documento citato da Sud, un sindacato dei lavoratori della radio pubblica, e confermato dai vertici del gruppo, qualora Radio France non prendesse provvedimenti, arriverebbe a una perdita di 54 mln di euro da qui a quattro anni, a cui vanno sommati debiti per 288 milioni di euro. Per risollevare le sorti della radio d’oltralpe, Sud ha reso noto che una decina di milioni di euro dovrebbero essere garantiti dall’aumento delle risorse interne, mentre alla voce spese, 15 mln verranno trovati attraverso la razionalizzazione dei costi di diffusione, che oggi si possono quantificare in 60 mln di euro. I restanti 25 milioni di euro, come riporta ItaliaOggi, verranno liberati dal taglio della massa salariale, che pesa per il 60% sul budget totale (secondo il quotidiano Le Figaro, le dimissioni volontarie potranno oscillare dai 100 ai 250 dipendenti). Da non sottovalutare è anche il problema delle orchestre di Radio France, che generano costi dell’ordine di 60 mln di euro, a fonte dei 2 mln incassati dalla vendita dei biglietti dei concerti. “Bisogna lavorare a un piano per tornare in equilibrio. Le misure sono ancora da calcolare e non c’è nulla di confermato sull’ammontare dei tagli” ha precisato l’azienda. Intanto Sud ha puntato il dito e accusato l’Eliseo a causa del mancato interesse nel campo del settore radiofonico e in particolare delle vicissitudini interne all’emittente di stato. (V.R. per NL)