Flavio Mucciante (Radio RAI): non è più rinviabile, per la radio, una nuova rilevazione con tutti i protagonisti del mercato: editori, pubblicitari, inserzionisti. Questa indagine sta toccando i suoi livelli più bassi di credibilità per impianto metodologico, tempistiche di elaborazione dei dati, incapacità di adeguarsi alle nuove fruizioni multipiattaforma.
Roberto Sergio lancia e Flavio Mucciante prosegue
La dichiarazione del neo AD RAI Roberto Sergio circa la volontà di Radio RAI di uscire dal Tavolo Editori Radio (TER) – la società che cura la rilevazione degli ascolti radiofonici italiani – dal 1° gennaio 2024, creando scenari imprevedibili, sta generando uno tsunami.
Immediatamente dopo la pubblicazione della stessa, è giunta quella, speculare (anzi, rafforzata) di Flavio Mucciante, Vice Direttore di Radio Rai, già direttore di Radio1 e Radio2, che, a sua volta, attacca frontalmente l’indagine TER sugli ascolti radiofonici.
Indagine con credibilità ai minimi storici
Ribadendo quanto aveva annunciato su NL, Mucciante ha dichiarato: “Non è più rinviabile, per la radio, una nuova rilevazione con tutti i protagonisti del mercato: editori, pubblicitari, inserzionisti. Questa indagine sta toccando i suoi livelli più bassi di credibilità per impianto metodologico, tempistiche di elaborazione dei dati, incapacità di adeguarsi alle nuove fruizioni multipiattaforma”.
TER disattende indicazioni Agcom
Prendendo spunto da quanto dichiarato, questa mattina, dall’Amministratore delegato Roberto Sergio in Cda sull’uscita della RAI dal TER nel 2024, Mucciante ricorda come il Tavolo Editori Radio “continui a disattendere le indicazioni dell’ AgCom, che si è espressa più volte in modo netto sulla necessità di rivedere governance e indirizzi metodologici”.
Da MOC…
Oggi la governance della società Tavolo Editori Radio è un cosiddetto Moc (Media Owner Committees), nel quale sono rappresentate solo le radio iscritte e non il mercato nel suo complesso.
… a JIC
“L’obiettivo di Radio Rai – ribadisce Flavio Mucciante – è quello di adottare il modello “Joint Industry Committees”, che comprenda tutti i diversi protagonisti del settore: editoriali, tecnologici, pubblicitari”.
Aggiungi più posti al Tavolo
In sintesi, un modello che preveda che la ricerca “venga commissionata da tutte le parti interessate: editori, concessionarie e agenzie di pubblicità, inserzionisti con propri rappresentanti nel comitato tecnico”.
Occasioni di fruizione moltiplicata
“AgCom ha più volte evidenziato come la digitalizzazione dei sistemi produttivi influenzi i comportamenti di consumo dei contenuti multimediali, moltiplicando strumenti e occasioni di fruizione.
Rilevazione anacronistica
E’ perciò di tutta evidenza – sottolinea il Vice Direttore di Radio Rai – come l’attuale rilevazione, esclusivamente basata su interviste telefoniche e sulla ricostruzione di abitudini attraverso il ricordo, sia ormai anacronistica.
A mali estremi
Per questo – conclude Flavio Mucciante – se il confronto con gli editori nazionali radiofonici non dovesse dare i risultati sperati, o portasse solo a restyling di facciata, l’uscita di Radio Rai da TER sarà inevitabile”. (M.R. per NL)