Il nuovo rapporto The State of Sports Media 2024 di Crowd React Media conferma il forte legame tra sport ed audio tradizionale, con oltre metà degli appassionati che scelgono la radio per seguire le discipline sportive preferite, la resilienza della radio on air emerge chiaramente.
Il report sottolinea l’opportunità per i broadcaster di attrarre giovani appassionati tramite contenuti di betting sportivo. Le risultanze di The State of Sports Media 2024 confermano quelle dell’analoga rilevazione Sports Audio Report di Edison Research.
Sintesi
The State of Sports Media 2024, l’ultima edizione di uno studio di ricerca annuale di Crowd React Media, società di consulenza americana specializzata in ricerca per i media sportivi, le scommesse e la politica (parte del colosso delle ricerche di mercato USA Harker Bos Group), ha ribadito l’importanza della radio e dei mezzi audio in generale, nel suo rapporto pubblicato nei giorni scorsi.
Il campione di riferimento
Il sondaggio nazionale condotto su oltre 500 appassionati di sport statunitensi di età pari o superiore a 18 anni rileva che più della metà (56%) si sintonizza sulla radio via etere per i contenuti sportivi, contro il 35% che ascolta podcast correlati alle discipline sportive.
The State of Sports Media 2024: consumo OTA dominante per discipline sportive
“Dimostrando la resilienza dei tradizionali media over the air (OTA), gli appassionati di sport consumano principalmente programmi sulle loro discipline preferite tramite radio on air“, afferma il rapporto. “La radio rimane un mezzo cruciale, [con] la radio via etere che detiene ancora una quota considerevole dell’attenzione degli appassionati di sport, poiché il pubblico si sintonizza regolarmente”.
Analisi a spettro allargato
Allargando la portata dell’analisi a tutto lo spettro audio, The State of Sports Media 2024 rivela che il 59% del campione ascolta programmi sportivi audio (tra cui commenti e analisi, telecronache e talk show sportivi), mentre il 67% dei tifosi tra i 18 ed i 39 anni lo fa con estrema regolarità. “Ciò è coerente con le tendenze di ascolto nazionali tra i gruppi demografici più giovani: sono ossessionati dall’audio e presentano alle stazioni radio un’opportunità unica per attingere a questa fascia demografica altamente coinvolta”, afferma il rapporto.
Il business del betting
La tendenza è la stessa per i contenuti audio correlati alle scommesse sportive: mentre un terzo degli sportivi ascolta trasmissioni sportive alla radio o podcast incentrati sulle scommesse sportive e sulle quote, quasi la metà (46%) dei 18-39enni si sintonizza stabilmente sulle stazioni over the air, con più della metà (55%) che scommette attivamente sugli eventi sportivi.
Opportunità per i broadcaster
“Le stazioni radio hanno la possibilità di catturare questo pubblico in crescita incorporando contenuti correlati alle scommesse nella loro programmazione”, afferma il rapporto. “Si può tranquillamente affermare che integrare contenuti sulle scommesse sportive in qualsiasi piattaforma di media sportivi è una strategia solida”.
Social ancora importanti
Altri risultati del terzo “State of Sports Media” annuale sottolineano come i social media continuino ad essere importanti per i tifosi, con il 90% che usa YouTube e il 71% che interagisce su Facebook per fruire di contenuti sportivi, mentre per la maggior parte, il fandom è un impegno 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Oltre le giornate di gioco
“I fan dello sport non sono più confinati ai giorni in cui avvengono gli eventi sportivi, molti consumano attivamente anche notizie sportive, analisi e commenti tutto l’anno”, afferma il rapporto (qui per la consultazione). “I media che forniscono contenuti continui e coinvolgenti possono catturare l’interesse dei fan anche fuori stagione”.
Sports Audio Report
Una posizione condivisa anche da un altro studio di settore, lo Sports Audio Report (qui per accedere) del noto istituto di ricerca americano Edison Research, radio e podcast occupano una posizione rilevante nel panorama americano dei tifosi delle varie specialità sportive, con il 64% degli appassionati che afferma di aver ascoltato frequentemente o occasionalmente contenuti audio sportivi nel corso dell’ultimo anno. Identificando nella radio lineare via etere il canale di consumo più popolare.
Appeal elevatissimo dell’audio sportivo
“Più della metà dei tifosi ha ascoltato frequentemente o occasionalmente contenuti sportivi alla radio via etere o online durante tutto l’anno”, ha spiegato Gabriel Soto, direttore senior della ricerca presso Edison Research, sottolineando come un terzo del campione affermi lo stesso a riguardo del podcasting.
Screening audio del tifoso
“Gli ascoltatori di audio sportivo sono fruitori di contenuti di tipo differente da quelli musicali o di news & talk”, ha sottolineato il manager. “La nostra ricerca conferma ciò che molti di noi pensano da anni: è più probabile che gli ascoltatori di audio sportivo siano tifosi irriducibili, piuttosto che fruitori moderati”.
Duri e puri
In definitiva l’utente radiofonico di contenuti sportivi più assiduo cerca una conduzione ed un approfondimento sopra le righe piuttosto che uno stile ed un layout morbido. Linguaggio esplicito, spiccio determinano più engagement di un eloquio controllato ed impegnato.
Il panel team
Soto è stato affiancato nel panel di un recente webinar sul tema da Melissa Paris, vicepresidente della ricerca sulle vendite presso SiriusXM Media, e Jen Soch, Executive Director Channel Solutions presso il network di agenzie pubblicitarie GroupM US.
L’universo della tifoseria
Il webinar si è concentrato anche sul mondo della tifoseria, accertando come il 66% della popolazione statunitense di età superiore ai 13 anni – circa 186 milioni di americani – si consideri appassionato di sport. E per molti, quell’entusiasmo è radicato in un’esperienza condivisa: il 68% afferma che seguire lo sport “avvicina le loro famiglie”.
Senso di connessione…
Tra gli altri motivi per cui gli americani seguono una squadra sportiva o le vicende di uno specifico atleta, secondo la ricerca Sports Audio Report, vi è la formazione di un senso di comunità (66%) e la facilitazione dell’interagire con gli altri (64%).
… e soprattutto di comunità
“Il fattore comunità è un elemento chiave nell’audio sportivo: la stragrande maggioranza degli intervistati ha affermato di dedicare una parte del tempo ad ascoltare opinioni degli altri tifosi”, è stato illustrato nel seminario.
La fruizione dell’audio sportivo non è necessariamente solitaria
“Si ha una visione errata del fruitore di audio sportivo, cioè che una persona che ascolta l’audio in cuffia sia da sola”, ha detto Soto.
Ascolto passivo
“Così facendo dimentichiamo le particolarità degli ambienti chiusi come in macchina o a casa, dove i promotori della selezione espongono la fruizione dei contenuti audio preferiti anche alle persone vicine.
Ascolto prolungato
Peraltro, chi ascolta l’audio sportivo lo fa per più tempo, aumentando la possibilità di ascoltarlo in condivisione con gli altri.”
Il podcasting guadagna terreno nell’audio sportivo
Se la radio sportiva è in ottima salute, altrettanto lo si può dire del podcasting, che sta vivendo una costante ascesa nel mondo dell’audio: la sua quota è infatti quasi raddoppiata dal 2018, secondo Edison Research.
Tra i 13 ed i 34 anni i maggior fruitori di podcast sportivi
Come per la musica, la radio tende ad essere un mezzo privilegiato dal pubblico adulto: l’85% degli ascoltatori di contenuti sportivi via radio ha più di 55 anni (l’ascoltatore radiofonico, in generale, ha mediamente 57 anni), mentre i fruitori di audio sportivi on demand (podcast) è maggiormente compreso nella fascia 13-34 anni.
Punti di vista
Circa la metà dei fruitori di audio sportivo afferma di ascoltarlo per acquisire punti di vista unici sugli sport che non sono trattati in altri media. Tra coloro che ascoltano podcast sportivi, questa percentuale sale al 74%.
Commentatori prima del tempo
“E sono ormai lontani i giorni in cui gli attuali atleti dovevano aspettare la pensione per iniziare una carriera come commentatori sportivi”, ha detto Soch.
I protagonisti
“Quindi oggi abbiamo artisti del calibro di Jason Kelce, Travis Kelce e LeBron James che svolgono la loro carriera sportiva di giorno e poi trascorrono le notti davanti al microfono.
Prospettive ed opportunità
Questo ci offre prospettive davvero nuove direttamente dallo spogliatoio. E poi vediamo ex giocatori come Shannon Sharpe, Pat McAfee, Dale Earnhardt Jr. e persino giornalisti di spicco come Stephen A. Smith che stanno incontrando un grande successo attraverso i loro podcast”, ha concluso Soch.
Poca varietà di commenti
Tra le altre curiosità emerse durante il seminario, segnaliamo il fatto che “il 40% degli ascoltatori di audio sportivo afferma che non ci sono abbastanza programmi audio che coprano gli sport che amano o seguono, mentre una quota analoga (40%) afferma che non ce ne sono abbastanza che offrano prospettive diverse di esame”.
Ascoltatori reattivi all’adv…
Interessante per l’adv il fatto che “il 63% degli ascoltatori di audio sportivo ha deciso di acquisire maggiori informazioni su aziende o prodotti dopo aver ascoltato annunci in podcast sportivo o programmi radio (sportivi)”.
… e ad acquistare
Più della metà del campione, secondo Sports Audio Report, “ha acquistato un prodotto o un servizio dopo aver ascoltato un annuncio su un podcast sportivo o un programma radio. Gli ascoltatori di audio sportivo spendono in media 262 dollari all’anno in articoli sportivi, contro i 185 dollari degli spettatori di video sportivi”.
Intenzione di acquisto
Infine, il 68% dei fruitori di podcast sportivi ha dichiarato di aver maggiori probabilità di acquistare un prodotto o servizio se pubblicizzato da un atleta che amano o che seguono, rispetto al 48% degli spettatori di video sportivi. (M.R. per NL)