Il termine per le FAQ relative ai bandi DAB è scaduto ieri, cioè dopo 7 giorni dalla pubblicazione da parte del Ministero delle imprese e del made in Italy del primo avviso sulla G.U. Serie Generale n.129 del 05/06/2023 di avvio della procedura per l’assegnazione ad operatori di rete di diritti d’uso di frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale o scade oggi, cioè 7 giorni dalla pubblicazione del contenuto integrale del documento sul sito del Ministero, avvenuta il giorno dopo?
Principio di cautela
“Prudenzialmente, abbiamo suggerito ai nostri assistiti di considerare il termine più breve per rivolgere i quesiti che formeranno le FAQ, quindi decorrente dalla pubblicazione dell’avviso in GU“, spiega a NL l’avvocato Stefano Cionini di Consultmedia, struttura di competenze a più livelli in ambito radiotelevisivo che, come di consueto, ha predisposto un service di assistenza integrale per la procedura rivolto agli operatori di rete ed ai singoli fornitori di contenuti, cioè le emittenti socie dei consorzi.
FAQ indispensabili per inquadrare la complessa procedura
“A prescindere da ciò, come avvenuto coi bandi per il refarming della banda 700 MHz, che abbiamo seguito in tutte le aree tecniche, la fase delle FAQ è determinante per il perfetto inquadramento di numerose fattispecie sottese alla procedura.
Procedure non competitive e beauty contest
Numerosi, infatti, sono i dubbi che riguardano sia la fase di manifestazione di interesse per le frequenze pianificate per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale che quella competitiva che si attiverà nelle aree ove i diritti d’uso risulteranno inferiori ai richiedenti, ovvero dove non vi è accordo sulla suddivisione degli stessi e quindi sarà necessario procedere col cd. beauty contest.
I quesiti
Tra i tanti quesiti formulati di cui NL ha già avuto conoscenza, segnaliamo quelli relativi alle deleghe, quelli afferenti al piano tecnico/economico da produrre in sede di manifestazione d’interesse, alla durata effettiva dei diritti d’uso, al caso di impossibilità oggettiva di raggiungere il numero minimo di 12 emittenti, a quello delle imprese che abbiano acquisito titoli da meno di 3 anni.
FM ed attestazioni
Ma, tra gli altri quesiti, rilevanti sono anche quelli dell’aspetto relativo alla dismissione degli impianti analogici, l’attestazione del fatturato resa da professionista iscritto nell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, i trasferimenti di proprietà di impianti radiofonici e/o le variazioni di assetto reti di soggetti pluriconcessionari intervenute in data successiva alla pubblicazione del bando, ecc. (M.R. per NL)