Secondo un report pubblicato oggi sul portale della Commissione Europea, Eurostat, nel 2017 vi erano 5.017 imprese che operavano come emittenti radiofoniche via etere in tutta l’Unione europea (UE).
Si tratta di 300 in meno rispetto all’anno precedente e l’11% in meno rispetto alle 5.641 del 2013 (cfr. report).
Flessione ricavi del 29% in 4 anni
Il report di Eurostat attesta che nel 2017 le imprese di radiodiffusione hanno generato 2.652 milioni di euro di valore aggiunto, pari al 29% in meno rispetto al 2013, mentre hanno registrato un fatturato di 5.192 milioni di euro, in calo rispetto ai 6.979 milioni di euro del 2013.
Spagna (963), Italia (720) e Grecia (622) gli Stati col maggior numero di imprese attive
Secondo Eurostat, il maggior numero di imprese di radiodiffusione attive nel 2017 erano collocato in Spagna, Italia e Grecia (cfr. report).
Nello stesso anno, tra gli Stati membri dell’UE, il numero di imprese di radiodiffusione variava notevolmente: 963 in Spagna, 720 in Italia, 622 (dati provvisori) in Grecia, 310 in Ungheria, 293 in Portogallo (293), rispetto alle 6 in Lussemburgo, 10 in Estonia, 16 in Slovacchia, 23 in Lituania e 37 a Cipro.
Rapporto numero stazioni/per milioni di abitanti: in testa Slovenia e Grecia. Più basse Germania e Polonia
Tenendo conto delle dimensioni della popolazione degli Stati membri, anche il numero di imprese di radiodiffusione per milioni di abitanti differisce notevolmente tra gli Stati membri dell’UE.
I rapporti più alti sono stati registrati in Slovenia (76 imprese di radiodiffusione per milione di abitanti), seguiti da Grecia (58), Cipro (43), Croazia (38), Ungheria (32) e Portogallo (28), mentre sono state osservate le più basse in Germania, Polonia e Slovacchia con 3 imprese di radiodiffusione per milione di abitanti.
Flessione occupazione del 14%
Nel 2017, le imprese di radiodiffusione hanno impiegato 48.345 persone nell’UE, il 14% in meno rispetto al 2013.
Anche il numero di persone occupate in questo settore variava notevolmente tra gli Stati membri dell’UE. La Germania ha impiegato 8.727 persone nel settore delle trasmissioni radiofoniche, mentre in Slovacchia solo 63 persone erano occupate nello stesso settore nel 2017.
Il numero di persone attive in percentuale sull’occupazione totale è risultato particolarmente basso in tutti gli Stati membri dell’UE: dallo 0,10% in Grecia e Svezia a quasi zero nella Repubblica Ceca ed in Slovacchia. (E.G. per NL)