Alla fine TuneIn, il più grande aggregatore di flussi streaming del mondo (120.000 stazioni), ha eseguito il comando della sentenza del novembre 2019 della High Court della Gran Bretagna che l’aveva vista soccombente nella causa intentata dalle case discografiche Warner e Sony per violazione di diritto d’autore.
La sentenza della High Court
La sentenza, come detto, è del novembre scorso, ma TuneIn ha eseguito il provvedimento solo nelle ultime settimane. Il risultato è che agli ascoltatori del Regno Unito è ora inibito l’accesso alla maggior parte delle stazioni radio con sede fuori dal paese (cfr. immagine d’apertura). La questione non è di poco conto, in quanto, potenzialmente, potrebbe essere estesa anche gli altri aggregatori che hanno funzionalità simili a quelle di TuneIn. O, peggio, alle emittenti stesse che non dispongono di licenze per lo sfruttamento del diritto d’autore e dei diritti connessi in UK.
Mera interfaccia
Ricordiamo che la High Court aveva stabilito che l’app di TuneIn violava le disposizioni in materia di diritto d’autore nella misura in cui consentiva la fruizione di stazioni prive di licenze ad hoc per l’UK.
Per parte propria, TuneIn si era difeso sostenendo di svolgere solo un ruolo di interfaccia tra l’utente e l’emittente, non gestendo direttamente i flussi streaming. Flussi che – aveva sottolineato TuneIn – erano comunque ricevibili a prescindere dalla presenza nella sua app. In sostanza, secondo la tesi difensiva dell’aggregatore, TuneIn svolgeva solo un ruolo di facilitatore.
Ruolo attivo nel rimaneggiamento musicale con fini di lucro
Il giudice inglese non aveva accettato la prospettazione di un ruolo passivo di TuneIn, ridotto ad un mero motore di ricerca simile a Google, rimarcando che i suoi utenti potevano fare molto di più che cercare la stazione (come, per esempio, registrarne contenuti).
Off line la maggior parte delle stazioni estere, soprattutto sugli smart speaker
Il risultato dell’attuazione della sentenza inglese è stata una ridda di proteste sui social da parte degli ascoltatori inglesi che, soprattutto attraverso gli smart speaker (molto diffusi in UK), sui quali TuneIn è app preferenziale per la fruizione radiofonica, non sono più in grado di ascoltare le emittenti estere.
Accesso limitato
Il TuneIn Support sta risponendo alle lamentele degli ascoltatori affermando che “A seguito di una sentenza del Tribunale UK, limiteremo l’ascolto delle stazioni internazionali nel Regno Unito, con eccezioni limitate. Ci scusiamo per il disagio”.
Sony Music: attività di TuneIn illegale
Per parte propria, Sony Music ha commentato: “TuneIn ridistribuisce e commercializza illegalmente contenuti musicali senza licenza su vasta scala”. (M.L. per NL)